Il Gran Premio dell’Azerbaijan di F1 ha visto trionfare Max Verstappen che ipoteca il mondiale. Fuori entrambe le Ferrari.
Max Verstappen ha messo una seria ipoteca sul secondo titolo mondiale in F1 della sua carriera. L’olandese della Red Bull ha approfittato di un passo gara superiore rispetto a Sergio Perez, che ha comunque completato la doppietta superando nel campionato Charles Leclerc, vittima dell’ennesimo disastro della Ferrari.
Il monegasco, dopo una brutta partenza che aveva visto passare in testa Perez, aveva approfittato di una strategia finalmente decente da parte del box, e prima di metà gara conduceva la corsa con un buon margine sulle RB18. Dulcis in fundo, è arrivato l’ennesimo cedimento della power unit, che lo costringe a dire addio ai sogni mondiali.
Ad inizio gara si era fermato anche Carlos Sainz per un problema idraulico, con il titolo costruttori che è ormai fuori ogni discussione. Una figuraccia, non c’è nient’altro da dire, di una squadra che, come abbiamo già detto decine di volte, non può e non vincerà mai il mondiale.
Il disastro Ferrari si è completato con il cedimento delle power unit anche sull’Alfa Romeo Racing di Guanyu Zhou e sulla Haas di Kevin Magnussen. Una domenica devastante per le ambizioni mondiali ed anche per la credibilità di questo gruppo di lavoro, che nonostante un progetto partito due anni fa si ritrova in mano con l’ennesimo mondiale finito quasi prima ancora di cominciare.
Ottimo il terzo posto di George Russell, che riporta sul podio la Mercedes dando l’ennesima mazzata a Lewis Hamilton, che non ne ha minimamente per tenere il passo del compagno di squadra. Il sette volte campione del mondo ha superato a pochi giri dalla fine l’AlphaTauri di Pierre Gasly, chiudendo quarto e permettendo al team di Brackley di avvicinarsi notevolmente alla Ferrari nel mondiale costruttori.
Ottimo comunque il quinto posto del francese, che conferma la crescita del team di Faenza. Da lodare anche la prova di Sebastian Vettel, fantastico sesto con l’Aston Martin. Il tedesco è stato molto veloce per tutto il fine settimana, su una pista dove aveva chiuso secondo lo scorso anno, dove poteva contare su una vettura molto più competitiva.
Settimo Fernando Alonso a bordo dell’Alpine, che grazie alla grande velocità di punta della sua monoposto è riuscito a difendersi alla grandissima nel finale tenendo dietro le McLaren di Daniel Ricciardo e Lando Norris. Bella risposta dell’australiano che ha finalmente battuto il compagno di squadra, mentre Esteban Ocon ha completato la top ten.
Per la Red Bull si è trattato di un’ipoteca su questa prima stagione della nuova era della F1, confermando che questa è la miglior squadra che ha tutte le carte in regola per aprire un ciclo. La Mercedes è troppo lontana e la Ferrari è, attualmente, una vera e propria barzelletta. Il mondiale è segnato.
F1, Leclerc e Sainz costretti al ritiro
Il mondiale di F1 fa tappa a Baku, con Charles Leclerc e la Ferrari che hanno ottenuto in qualifica la sesta pole position stagionale, la quarta consecutiva su otto sessioni di prove. Le Red Bull di Sergio Perez e Max Verstappen hanno preceduto Carlos Sainz, autore di un errore nel suo tentativo decisivo, con la Mercedes di George Russell quinto.
Alla partenza scatta male Leclerc che si addormenta cedendo il passo a Perez, sin troppo arrendevole il via del monegasco che ha praticamente spalancato la porta. Nei primi giri il messicano fa subito il vuoto, approfittando di un passo nettamente superiore alla Ferrari. Verstappen si mette subito a caccia del monegasco, iniziando a spalancare il DRS dopo pochi giri.
Il ritmo delle Red Bull sembra di un’altra categoria, anche facendo uso di una velocità di punta nettamente superiore. Problema per Sainz che dopo nove giri parcheggia la propria monoposto a causa di un possibile guasto al Brake by Wire. Ennesimo disastro di affidabilità per la Ferrari, che probabilmente dice addio al mondiale costruttori.
La Virtual Safety Car viene deliberata ed il Cavallino richiama Leclerc per la gomma Dura, ma il pit-stop di Charles è lunghissimo a causa di un problema al carrello. Tuttavia, il poleman riesce a perdere poco tempo con le Red Bull che decidono invece di proseguire, senza cambiare gomme in condizioni di gara “congelata”.
Le RB18 si ritrovano così davanti a tutti, mentre in Ferrari c’è davvero da riflettere su un altro guasto tecnico che ha rovinato la gara di Sainz, che comunque non aveva di certo il ritmo per giocarsi il podio. Il campione del mondo recupera terreno sul compagno di squadra, in chiara crisi con la gomma, superandolo e passando in testa.
Perez è il primo delle due Red Bull a montare la gomma bianca, seguito due giri dopo da Verstappen. L’olandese torna in pista con 13 secondi di ritardo ed una gomma più fresca di una decina di giri rispetto a Leclerc. Quarta posizione per Russell davanti alle McLaren di Lando Norris e Daniel Ricciardo, i quali ritardano notevolmente la prima fermata.
La Ferrari è stata umiliata, derisa per l’ennesima volta, e la testa di Mattia Binotto in un ambiente normale e privo di condizionamenti sarebbe saltata da un bel pezzo. Leclerc, che dice addio al suo primo mondiale di F1, si è presentato alle interviste con una faccia piuttosto scocciata, che predilige un futuro lontano da Maranello.
La Red Bull è il top assoluto, ma va detto che la Mercedes, nonostante le sue difficoltà, si limita a concludere le gare portando a casa punti, evitando momenti imbarazzanti come quelli che regala il Cavallino. Negli ultimi giri non succede nulla, con Verstappen che passeggia fino al traguardo ipotecando il mondiale, mentre Perez supera Leclerc nel mondiale. Tra i costruttori non c’è più storia, con un gap di quasi due gare tra il team di Milton Keynes e la Ferrari.
L’unica “emozione” la regala Lewis Hamilton che a pochi giri dalla fine si libera di Pierre Gasly, comunque bravo a concludere quinto con un’eccellente AlphaTauri, dotata della power unit Honda. Sesto Sebastian Vettel con l’Aston Martin, con il motore Ferrari che è l’unico a non finire in top ten, undicesimo con Valtteri Bottas e quindicesimo con Mick Schumacher. Prossimo appuntamento a Montreal domenica prossima.