Le notizie più curiose della settimana riguardano il recupero di Marc Marquez dopo l’ennesima operazione. Il racconto di Dani Pedrosa su VR46 e il render della nuova Fiat 126 Abarth.
Dopo la quarta operazione alla spalla destra, in famiglia Marquez filtra un cauto ottimismo. L’otto volte campione del mondo è stato costretto all’ennesimo intervento dopo un inizio di stagione travagliato. L’omero destro continuava a dargli problemi e non poteva guidare nello stile che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Il nativo di Cervera non era riuscito nemmeno una volta a salire sul podio. Un fatto eccezionale per un fenomeno delle sue qualità.
Lo scorso anno, al rientro dopo la terza operazione, aveva ottenuto tre vittorie. In Germania, Stati Uniti e Italia si erano visti sprazzi di vero Marquez, ma la diplopia e gli ulteriori fastidi alla spalla lo hanno, di nuovo, limitato. Il centauro della Honda, già fuori dai giochi per la corona iridata, ha deciso di sottoporsi ad una nuova operazione negli Stati Uniti. In molti nel Paddock hanno delle perplessità sul pieno recupero fisico del Cabroncito. In tanti pensano che non tornerà mai più quello del 2019.
Alex Marquez, fratello minore di Marc, ripone grande fiducia nel fratello maggiore. In una intervista a MARCA, il pilota del team Honda LCR, ha dichiarato: “La sua mentalità, il modo in cui si allena e come combatte contro le limitazioni, mi fanno essere ottimista. Inoltre ha affrontato l’operazione con grande forza, sperando che sia quella definitiva”. MM93 sta vivendo un vero calvario, per di più il feeling con la nuova Honda non è risultato dei migliori.
L’obiettivo del catalano è tornare in formissima per i test prestagionali della prossima stagione di MotoGP. Se il recupero dell’arto superiore destro traumatizzato nel 2020 in Spagna, dovesse risultare perfetto, il centauro potrebbe tornare a fare la differenza nel 2023. Alex Marquez ha parlato anche dei propri obiettivi stagionale. Cliccate qui per approfondire le dichiarazioni del campione del mondo della Moto3 nel 2014 e della Moto2 nel 2019.
Le dichiarazioni di Dani Pedrosa
L’ex alfiere della Honda, Dani Pedrosa, è tornato a parlare di MotoGP. Lo spagnolo si è ritirato quatto stagioni fa con il cruccio di non essere riuscito a diventare campione del mondo in top class. Dani è capitato in un’epoca di autentici fenomeni. Dopo aver vinto a ripetizione nelle classi inferiori, l’uomo simbolo della Honda ha dovuto sfidare centauri come Valentino Rossi, Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. Il pilota è rimasto nel cuore dei tifosi per la sua gentilezza e correttezza.
Il 29 settembre 2019 compirà 37 anni e la sua passione per i motori è rimasta intatta. Nella sua lunga carriera ha vinto tre titoli del motomondiale consecutivi, uno nella classe 125 (2003) e due nella classe 250 (2004 e 2005), diventando il più giovane pilota a vincere due mondiali consecutivi nella classe di mezzo. In ben 3 annate è arrivato al secondo posto della graduatoria piloti della MotoGP. Nelle ultime tre stagioni ha svolto il ruolo di collaudatore per il team KTM. Nella seguente intervista, Dani Pedrosa ha parlato dei suoi ex colleghi negli anni d’oro della classe regina.
“Uno dei migliori combattimenti è stato contro Casey Stoner. Era sempre pulito e si trattava di vedere chi era il più veloce e non il più furbo. Ad esempio, quando corri contro Marc (Marquez) o Valentino (Rossi), a volte sono molto più veloci, e questo è chiaro, ma altre volte, quando vai alla stessa velocità o più veloce, hanno modi per bloccarti e farti perdere tempo”, ha dichiarato il catalano. Quest’anno Pedrosa gareggerà qualche altra gara automobilistica con la wildcard, e farà dei test per la KTM, cercando di dare le giuste dritte alla squadra austriaca.
Fiat 126 Abarth, ecco come potrebbe essere
La 126 è stata un’auto importantissima per la Fiat e per gli italiani. Dopo il boom della 500 la Fabbrica Italiana Automobili Torino puntò su linee molto diverse, in rottura con il design tondeggiante della precedente city car. La carrozzeria squadrata della vettura regalava più spazio per i passeggeri nell’abitacolo. La versione pepata dello Scorpione, inoltre, garantiva una vivacità alla guida notevole, considerato anche il peso limitato. L’architetto e designer Tommaso D’amico ha pensato ad un restyling in chiave moderna della vettura anni ’70.
L’esperto di render ha elaborato un progetto molto accattivante che potrebbe essere sfruttato dal brand piemontese, facente parte oggi del Gruppo Stellantis. La Fiat ha già lanciato la versione elettrica della 500 e potrebbe riproporre una city car diversa, proprio come fece all’epoca con il lancio della 126. Il designer si è soffermato nel video che troverete, cliccando qui, nell’articolo sulla versione Abarth. L’auto potrebbe essere una valida alternativa ad una Mini Cooper S. Tommaso D’Amico specifica che “le dimensioni cresciute nel progetto fanno della versione oggetto del render un’auto molto più comoda delle vecchie versioni con componenti d’avanguardia tecnologicamente avanzati”.
L’auto sarebbe dotata di uno infotainment di ultima generazione. L’abitacolo, molto più spazioso rispetto alla 126 dell’epoca, curato nei minimi dettagli. Il designer prevede un motore benzina 1.0 turbo AT3 da 120 CV, con cambio manuale a trazione posteriore o in alternativa con un propulsore 100% elettrico. La vettura potrebbe essere sfruttata anche per farsi largo nel sempre più variegato mondo delle EV. Renault Zoè e Honda E hanno già avuto un discreto successo, anche nel nostro Paese. La casa italiana, nei prossimi anni, dovrebbe stravolgere il listino attuale, con nuovi modelli, sposando la tanto annunciata transizione green. Dopo tanti proclami, la Fiat dovrebbe presentare delle nuove vetture full electric, avvicinando il grande pubblico al mondo elettrico. Diversi brand stranieri hanno anticipato la casa del Lingotto, prendendosi già una fetta di mercato importante. Ora è il tempo di replicare.