Al termine del Gran Premio di Azerbaijan, il team principal della Mercedes Toto Wolff si è aperto via radio con Lewis Hamilton, sempre più sofferente sulla W13.
Il periodo nero di Lewis Hamilton è continuato anche in Azerbaijan. Il sette volte campione del mondo è arrivato quarto a più di 25 secondi dal suo compagno di squadra, soffrendo di dolori alla schiena per tutto l’arco del Gran Premio. La gara è stata vinta da Max Verstappen, davanti a Sergio Perez. La Mercedes, ancora una volta, è riuscito a salvare la faccia, grazie a George Russell. Il nativo di King’s Lynn ha sfruttato alla grande l’occasione del doppio ritiro dei piloti Ferrari.
A Brackley erano fiduciosi di risolvere i problemi del porpoising. Il progetto W13 è nato male e le soluzioni tecniche non hanno dato gli esiti sperati. A Baku i piloti hanno sofferto tantissimo sui lunghi rettilinei. Non è bastata nemmeno l’esperienza di Hamilton per uscire dal momentaccio. Il sette volte campione del mondo fa quel che può al volante della wing car teutonica, ma i continui saltellamenti gli procurano un dolore lancinante. Ha subito tante critiche LH44, anche da un nome noto della F1.
Il fondo dell’auto ad effetto suolo della Mercedes si avvicina al suolo a tal punto da non poter permettere il passaggio dell’aria. La vettura reagisce come una ventosa quando si distacca dalla superfice, determinando una perdita di carico aerodinamico. Il condotto Venturi risucchia l’auto al suolo e poi si solleva, causando i noti sobbalzi. Finché il pilota non riduce la velocità di punta, il movimento oscillatorio continua. Nonostante l’incredibile mole di dati raccolti, il guaio non è ancora stato risolto.
Il problema non riguarda solo le vetture anglo-tedesche ma è, particolarmente, impattante. I tecnici sono convinti che il progetto abbia un potenziale enorme, ma sia limitato solo dal fenomeno del porpoising. L’auto senza pance non si è dimostrata una vettura all’altezza del talento dei driver britannici. L’atmosfera si è fatta molto tesa, anche perché Lewis Hamilton si aspettava ben altro inizio di stagione. La sua squadra ha fallito in un anno di transizione, palesando dei limiti non preventivabili alla vigilia.
Il team radio del TP della Mercedes a Lewis Hamilton
L’anglocaraibico aveva dichiarato che avrebbe dato spettacolo nel 2022, mostrando la migliore parte di sé. I suoi fan non hanno potuto ammirare neanche il solito Lewis. Il campione è scivolato in sesta posizione in classifica a quota 62 punti, mentre il suo teammate è già a 99 punti, a soli diciassette lunghezze da Charles Leclerc. Il giovane inglese sta facendo una annata a dir poco sensazionale, l’unico sempre in top 5 nelle prime otto gare della stagione.
L’ex Williams ha stretto i denti ed è riuscito a portare a casa già tre podi. La Mercedes, sin qui, non si è mai ritirata in nessun Gran Premio della stagione, pur non lottando mai per un successo. La vettura quantomeno è affidabile. L’unica speranza per ottenere un podio, però, dipende dal ritiro di Carlos Sainz, Charles Leclerc, Max Verstappen o Sergio Perez. L’auto è di un gradino, decisamente, più basso rispetto ai due top team, sia sul piano telaistico che motoristico.
Nel Gran Premio del Bahrein, nella gara inaugurale della stagione, Lewis Hamilton è riuscito a precedere il compagno di squadra, conquistando il suo unico podio. In quel scaso si erano ritirare le RB. In tutti gli altri appuntamenti George Russell gli è stato davanti, anche con un pizzico di fortuna. L’ex driver della Williams ha beneficiato in diverse situazioni del regime di SC per effettuare i pit stop, guadagnando tempo e svariate posizioni.
La strategia per entrambi i piloti della Mercedes non è stata male, ma i problemi sono stati altri. Lewis Hamilton è uscito con la schiena a pezzi dopo il GP. Per tutto il weekend si è lamentato dei troppi sobbalzi e, dopo la bandiera a scacchi, ha fatto fatica a uscire dall’abitacolo della sua wing car. L’anglocaraibico si è aggrappato all’halo della W13, sollevandosi con uno sforzo. Toto Wolff in un team radio ha dichiarato: “Mi spiace che tu debba guidare una cassa di m***a”.
Il manager austriaco si è poi scusato anche per i dolori che ha dovuto subire il nativo di Stevenage. Lewis ha replicato, prontamente, con voce sofferta che andrà trovata una soluzione. A Baku la W13 è tornata ai distacchi precedenti, facendo dei passi indietro rispetto a Barcellona. Gli ingegneri non hanno ancora trovato il bandolo della matassa per far funzionare al meglio l’aerodinamica della vettura ad effetto suolo. In Azerbaijan i saltelli sono diventati una sofferenza atroce alle alte velocità sui lunghi rettifili del tracciato cittadino azero.
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