Horner si scalda con la FIA: una richiesta Mercedes non gli va giù

Unica tra le big a non patire il porpoising, la Red Bull teme che la Federazione ritocchi la normativa per aiutare Ferrari e Mercedes.

Che il saltellamento sia un problema evidente un po’ per tutti i team di F1 è assodato. Tuttavia, in Azerbaijan è parsa chiara una realtà. La Mercedes lo patisce più degli altri. In particolare Hamilton che, complice forse l’età, non riesce a mascherare i forti dolori alla schiena da esso provocati.

Il team principal della Red Bull Christian Horner contro Mercedes (Ansa Foto)
Il team principal della Red Bull Christian Horner (Ansa Foto)

Così, dal paddock di Baku, il boss Mercedes Toto Wolff si è appellato alla FIA chiedendo un incontro per cercare una soluzione ad un fastidio comune che rischia di danneggiare e non poco i corridori e la loro salute, dato che i telai delle vetture rimarranno uguali per quattro anni.

La Red Bull non ci sta: ecco la sua volontà sulla proposta Mercedes

Per il suo carattere cittadino, il tracciato azero ha messo in evidenza il porposing, specialmente al termine del lungo rettilineo di inizio e fine. Eppure qualcuno non ha subito l’impatto degli avvallamenti come la concorrenza.

Stiamo parlando della RB18, uscita dall’ottavo round stagione con una splendida doppietta in tasca e una leadership sempre più consolidata nelle due classifiche.

Consapevole di avere un vantaggio sulle altre scuderie il team principal Christian Horner, quasi a rispondere alla richiesta di aiuto dell’omologo austriaco, ha sollecitato la Federazione Internazionale ad andare avanti per la propria strada, facendo orecchie da mercante davanti a chi lamenta criticità. Tra questi Pierre Gasly il quale ha reclamato il dovere di intervenire per evitare che loro driver finiscano “con il bastone già a 30 anni“.

Per il dirigente inglese, invece di piangersi addosso, le altre squadre dovrebbero aumentare l’altezza da terra dell’auto, o eventualmente costruire un fondo più spesso.

Certamente se una monoposto non è sicura non dovrebbe essere messa in pista, tuttavia, non tutte le equipe ne soffrono, per cui sarebbe ingiusto penalizzare chi ha fatto un buon lavoro“, ha asserito convinto che il gruppo non dovrebbe pagare per le difficoltà di qualcuno (chiara la frecciata alle Frecce d’Argento, rivali degli energetici nel 2021).

Durante il recente weekend di gara è emerso che i team avrebbero rigettato l’idea di incrementare lo stacco da terra del veicolo, per questo il tema verrà riproposto in Canada fra pochi giorni. Per il 48enne comunque non può esserci azzeramento della problematica, senza una riduzione della prestazione del mezzo. Per questo la lamentela sarebbe diventata un must.

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