Ducati ha cinque piloti su otto di nazionalità italiana: Paolo Ciabatti spiega come si è arrivati alla predominanza del made in Italy.
Ducati vanta il maggior numero di moto in griglia nella stagione 2022 e anche il prossimo anno la situazione non cambierà: sono otto le Desmosedici GP, cinque con specifiche ufficiali e tre GP21. Dopo l’uscita di Avintia il team Mooney VR46 ha assorbito le due selle disponibili e si è aggiunto anche il team Gresini Racing di Nadia Padovani, che ha preferito la partnership con la Casa emiliana piuttosto che con Aprilia.
Ducati è l’eccellenza delle due ruote made in Italy e a rimarcare il Dna tricolore ci pensano anche cinque piloti italiani su otto, con Johann Zarco, Jorge Martin e Jack Miller unici stranieri della formazione di Borgo Panigale. Dalla prossima stagione l’australiano Miller non farà più parte della famiglia Ducati per passare in KTM: al suo posto arriverà probabilmente un pilota di origine portoghese, Miguel Oliveira, che andrà ad affiancare Fabio Di Giannantonio.
Ducati punta sul made in Italy
Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse, in un’intervista a Speedweek.com racconta come si è arrivati ad avere questa predominanza di piloti italiani tra le file del marchio: “La nostra line up riflette semplicemente la situazione del mercato dei piloti. Quando ingaggiamo i nostri piloti per la classe MotoGP, guardiamo innanzitutto alle loro prestazioni, motivo per cui abbiamo ingaggiato piloti come Bagnaia, Bastianini, Miller, Martin e Zarco”.
Dalla stagione 2022 si è unito il team Mooney VR46 di Valentino Rossi, che sceglie in autonomia i suoi piloti che preleva dalla Academy, dove risiedono piloti di sola nazionalità italiana. Invece il team Gresini Racing, anch’esso all’esordio nel 2022, ha scelto Fabio Di Giannantonio perché era un pupillo di Fausto Gresini ed è cresciuto tra le mura del box emiliano. “Già prima della sua morte, il proprietario del team Fausto Gresini aveva un piano per portare Fabio Di Giannantonio dal suo team Moto2 alla MotoGP”.
Ricordiamo che l’unico titolo conquistato dalla Casa di Borgo Panigale in MotoGP risale al 2007 e porta la firma dell’australiano Casey Stoner. Negli ultimi anni Ducati ha investito su un campione spagnolo come Jorge Lorenzo, prima di cambiare filosofia e puntare sui giovani. In futuro, ha concluso Paolo Ciabatti, “saremmo felici di avere un pilota tedesco o inglese o un pilota di un altro paese. Ma se osserviamo i piloti più talentuosi, in Moto2 e anche in Moto3, molti di loro vengono dall’Italia o dalla Spagna. Nel mezzo potresti trovare un Jake Dixon, ma la maggior parte dei vincitori arriva dai paesi del Mediterraneo”.