Nell’11esima edizione del Yamaha VR46 Master Camp Valentino Rossi ha potuto abbracciare un giovane talento davvero speciale.
Al Ranch di Tavullia si è conclusa l’11esima edizione del VR46 Master Camp, tre giorni di lavoro realizzati ogni anno in collaborazione con Yamaha, con l’obiettivo di promuove giovani piloti. Quest’anno era presente un giovane talento davvero speciale, Maiki Abe, figlio di Norifumi Abe, che ha rappresentato un modello di ispirazione per Valentino Rossi nei suoi primi anni nel Motomondiale.
Abe ci ha lasciati prematuramente in seguito ad un incidente stradale verificatosi nel 2007. Ha esordito nel 1994 come wild card nel GP di Suzuka, in sella ad una Honda satellite con cui ha dato filo da torcere ai dell’epoca, come Mick Doohan, piazzandosi in testa alla gara. Peccato che a due giri dalla fine ha rimediato una caduta, ma il suo esordio divenne un modello per tanti piloti della sua generazione. Tanto che Valentino Rossi assunse il nomignolo di “Rossifumi”.
Valentino Rossi e l’appellativo ‘Rossifumi’
Nell’ultima giornata del Yamaha VR46 Master Camp c’è stato il tanto atteso incontro, immortalato con alcuni scatti che hanno fatto il giro del web, tra il nove volte campione del mondo e Maiki Abe: “L’incontro con Valentino Rossi è stato un momento che non dimenticherò mai”, ha dichiarato il giovane pilota giapponese. “Mentre mi trovavo di fronte a lui, ho capito che era davvero lui, il pilota che vedevo sempre in TV. Sembrava irreale”.
Dopo giornate di allenamenti sullo sterrato del Ranch di Tavullia, sessione di palestra e insegnamenti impartiti da Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi, Maiki Abe ha potuto allenarsi con il Dottore: “Durante l’allenamento di Valentino, ho notato la sua tecnica nei cambi di direzione: il perfetto angolo di piega, la percorrenza e le sue meravigliose linee”, ha raccontato Maiki, che ora sogna di correre un giorno per il team VR46. “Ecco perché devo rimanere motivato e fare del mio meglio per realizzarlo”.
Il 18enne Maiki può già vantare qualche interessante risultato sulle due ruote a livello nazionale, in attesa di compiere il grande salto verso il motociclismo europeo. Tra i momenti salienti della sua includono c’è un 13° posto nell’All Japan Road Race Championship nella classe Superstock 600 lo scorso anno a Motegi. Adesso attende che il sogno diventi realtà e queste giornate trascorse al Ranch avranno sicuramente un impatto positivo sulla sua crescita professionale.