Anche Hakkinen scuote la Ferrari: questa la sua “ricetta” per il titolo

Il due volte iridato Hakkinen mette sull’avviso la Ferrari. Se continuerà di questo passo dovrà dire addio ai sogni iridati anche per il 2022.

Aveva posto tutte le basi per raccogliere un bel po’ di punti in quel di Baku, ed invece la Ferrari, è tornata a casa con un doppio zero. Un nulla di fatto deludente e allarmante in quanto figlio di una rottura su entrambe le macchine. Ma non solo. Ad aggravare la situazione ci sono stati i ritiri delle cliente Haas con Kevin Magnussen e Alfa Romeo con Guanyu Zhou.

Charles Leclerc, Ferrari (Ansa Foto)
Charles Leclerc, Ferrari (Ansa Foto)

Ecco perché a Maranello devono rimboccarsi le maniche. In un campionato tanto lungo e serrato è fondamentale rispondere immediatamente alle sconfitte e trovare soluzioni immediate alle problematiche.

Storicamente il Cavallino non ha grande prontezza di riflessi, motivo per cui l’attuale gap di 80 lunghezze dalla Red Bull potrebbe essere già incolmabile. E non va meglio tra i piloti dato che Leclerc è già a 34 punti da Verstappen e Sainz addirittura a 67.

Hakkinen lancia il monito alla Ferrari

A questo proposito nella rubrica personale che cura per Unibet Mika Hakkinen ha sollecitato il team italiano a fare qualcosa per non far scappare gli austriaci.

La scuderia sa che le ultime tre corse sono state davvero brutte per i problemi di motore e per la strategia sbagliata che hanno impedito a Charles di vincere potenzialmente in Spagna, a Monaco e nello stesso Azerbaijan“, l’analisi del finlandese.

Passi il ko delle due monoposto, ma vedere la principale uscire dall’ultimo appuntamento con una doppietta e la leadership estesa è un vero disastro“, ha proseguito stupito per questo progressivo passo del gambero dopo un avvio di 2022 piuttosto promettente, e interessato a capire il motivo della défaillance delle altre vetture. “Se ci dovesse essere una ragione specifica, allora la Rossa dovrà risolvere con urgenza“.

Sebbene il Mondiale sia composto da 22 round, per il campione 1998 e 1999 il tempo stringe. “Siamo a tre GP dalla metà annata e la squadra italiana deve assolutamente trovare la strada per rafforzarsi a livello di tenuta della F1-75 e di messa in opera di decisioni strategiche solide per la corsa. Ogni errore sarà punti dalla Red Bull e la conferma si è avuta nel recente gran premio azero“, ha concluso sollecitando il boss Mattia Binotto e soci ad una sveglia per non dover rimandare, ancora una volta, l’ora della corona, almeno in una delle due classifiche.

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