Il driver spagnolo della Ferrari sta attraversando un periodo di crisi, il primo da quando è in F1. L’anno non è iniziato nel migliore dei modi per Carlos Sainz.
L’unica buona notizia per Carlos Sainz è il rinnovo con la Scuderia sino al 2024. La stagione era iniziata con i migliori propositi. Nel corso dell’inverno il madrileno ha chiesto a gran voce un’auto in grado di segnare podi e successi ed è stato accontentato. È mancato l’ultimo step che tutti in Ferrari aspettavano. Lo spagnolo non ha ancora marcato la sua prima pole position e, soprattutto, non ha ancora sfatato il tabù della prima vittoria in carriera in F1.
Il pilota ha iniziato a soffrire il passo del teammate, sempre avanti in qualifica. Tutto ciò ha spinto lo spagnolo ad un nuovo livello di pressione mediatica e psicologica, non riuscendo più ad affrontare con serenità le battaglie più importanti. Ad Imola è stato sfortunato, colpito alla prima curva da Daniel Ricciardo, ma in Australia e Spagna ha commesso errori pesanti. È salito tre volte sul podio, non sfiorando mai la vittoria nel 2022. Dopo aver ricevuto grandi elogi nella passata stagione per una straordinaria costanza, in un anno decisivo per la Rossa, Sainz sta risultando troppo altalenante.
Tre ritiri in otto gare rappresentano un macigno ai fini della classifica. Il pilota è scivolato al quinto posto con soli 83 punti. George Russell su una wing car, nettamente, meno competitiva ha raggiunto i 99 punti, proprio grazie a quella regolarità che contraddistingueva lo spagnolo. Nel Gran Premio di Monaco è stato anche un pizzico sfortunato, altrimenti avrebbe potuto conquistare il suo primo successo iridato. Un out lap lento, alle spalle di una Williams, ha ritardato il #55. A Baku un problema idraulico ha segnato la sua corsa, dopo poche tornate. Mattia Binotto ha dispensato consigli: questi sono i prossimi passi da fare per la Rossa.
Carlos dovrà cercare di migliorare nelle prossime uscite per dare un grande apporto alla causa. In classifica costruttori la Ferrari è a quota 199 punti. Al momento incalzata dalla Mercedes a 161 punti. La Red Bull Racing, grazie alla terza doppietta stagionale, è scappata via a 279. Il rinnovo di contratto con la Ferrari avrebbe dovuto dare allo spagnolo serenità, ma da allora il #55 è inciampato in errori banali e partenze da incubo. Avrebbe desiderato festeggiare il prolungamento sino al 2024 con un successo, ma appare quanto mai lontano con il livello raggiunto dalle Red Bull Racing. Marko, infatti, gongola sulle sfortune Ferrari: ecco le sue parole su Leclerc.
F1, Carlos Sainz si confessa
In una intervista al quotidiano spagnolo MARCA, il madrileno ha riconosciuto di essere stato costretto a ristabilire nuovi obiettivi. Il feeling non è ancora scattato al volante della wing car di Maranello. Sainz ha dichiarato: “Quest’anno è come se fossi su tutti i circuiti con una macchina nuova, ma ciò vale per tutti i piloti. Monaco, ad esempio, è risultata completamente diversa per il modo in cui si comportava la macchina nuova, anche Barcellona. Sono tutte esperienze nuove a metà e la cosa migliore è che essendo la macchina competitiva, va bene su quasi tutti i circuiti”.
L’obiettivo è estrarre la massima performance possibile già dalle prime sessioni di prove libere. “Soprattutto nel breve termine, è fondamentale con le poche prove che ci sono, che si vada di gara in gara e si abbia appena un’ora con poco tempo per provare qualcosa, la prima sensazione che ottieni è molto importante. Ci sono sempre vetture che ti danno fiducia quando entri e sai che andrai molto forte con loro per come si comportano e si adattano al tuo stile di guida e poi ci sono macchine che dal momento in cui entri vedi che dovrai cambiare le cose o le farai cambiare alla macchina, ma penso che per un pilota professionista succeda molto nella sua carriera, e succede a qualsiasi pilota”, ha confessato lo spagnolo
Il driver spagnolo ha ammesso i suoi problemi al volante della F1-75. Sainz spera di trovare il giusto adattamento con la vettura, ma senza test in F1 è tutto più difficile per i piloti. “Un’auto piacerà sempre più di un’altra, una si adatta prima – ha raccontato Sainz – mi è sempre piaciuto adattarmi, di solito lo faccio abbastanza velocemente, ma è vero che quest’anno è diverso ed è una nuova esperienza. A me stesso del 2015 quando ho iniziato in F1 gli avrei detto di essere paziente, di seguire il suo istinto e il suo modo di fare le cose, come ora so, che per me andrà bene”.
In merito al mondiale, Sainz non ci crede più. “No, in quel senso il mio approccio è un po’ cambiato perché è vero che con gli zeri mi sono allontanato molto in Coppa del Mondo, facevano male, e da quel momento ho preferito non pensare al campionato. Anche perché ho visto che non ero abbastanza a mio agio con la macchina per puntare a pole e vittorie e forse la spinta a voler vincere e fare pole mi ha fatto anche commettere qualche errore di troppo. La mia forza è sempre stata la perseveranza e il saper aspettare i miei momenti, la mia fine dell’anno che è sempre stata molto buona, quindi penso che si tratta di essere un po’ più pazienti quest’anno e aspettare finché non mi sento un po’ più a mio agio con l’auto, poco più del cento per cento per andare all’attacco”, ha chiosato lo spagnolo.