Papà Verstappen, brutto guaio mentre Max vinceva: ecco cosa è successo

Nel weekend in cui il figlio Max ha allungato in classifica mondiale su Leclerc, Jos Verstappen ha affrontato un rally. Ma l’esito è stato differente.

A volte i figli riescono meglio dei papà, basterebbe chiedere a Jos Verstappen cosa ne pensa. Max è decisamente andato oltre quanto ottenuto in carriera in F1 da lui. Un titolo Mondiale è il sogno di una vita, quello che ha avuto anche Jos ma che ha realizzato solo tramite il figlio. Anche perché a ben vedere, lui in 107 presenze ha raccolto solo due podi e 17 punti iridati. Troppo poco per uno che comunque di talento ne aveva, ma è capitato anche nell’epoca sbagliata, dove i fenomeni erano all’ordine del giorno.

Jos Verstappen (ANSA)
Jos Verstappen (ANSA)

Dopo aver appeso il casco al chiodo, almeno in F1, Jos Verstappen ha corso anche nella serie A1 Grand Prix per il team olandese, riuscendo anche a vincere una gara e concludendo il campionato 2005-2006 al settimo posto. Ma soprattutto ha gareggiato in due edizioni della 24 ore di Le Mans, cogliendo un 10º posto nel 2008 con la Porsche e un 13º posto nel 2009 al volante della Aston Martin. Un ritorno però alle vetture con ruote coperte che c’è stato nel 2021, quando ha partecipato alla 24h di Dubai con una nuova Porsche 992 assieme a Thierry Vermeulen.

Max vince, papà Verstappen invece sbatte

Nonostante ora segua quasi a tempo pieno il figlio Max sulle piste di tutto il mondo, il vecchio Jos però ancora si diverte in auto. E lo scorso weekend, mentre il figlio vinceva a Baku e allungava in classifica iridata su Charles Leclerc, anche lui era impegnato, nel Rally di Wervik. Ma l’esito non è stato come quello del suo pargolo. “Fino alla quinta tappa è andata molto bene. Stavamo gareggiando per la vittoria. Purtroppo nella quinta tappa le cose sono andate male – ha raccontato a Crash -. Devi tagliare molto gli angoli durante un rally del genere. Ciò significa che nella maggior parte delle curve si finisce nell’erba con le due ruote e poi si torna sull’asfalto. Questa è stata la seconda volta che abbiamo corso lì e c’erano 140 partecipanti. E non è stata semplice”.

Poi Verstappen ha spiegato cosa è successo: “Avevo già passato la curva, ho dato il gas, ma una volta arrivato sull’asfalto la macchina si è un po’ sollevata. Poi ho sovrasterzato e sono finito in un fosso. Lì, abbiamo colpito un pezzo di tronco d’albero segato a 130 chilometri all’ora. È stato un grande impatto. Ci vorranno alcune settimane per riparare l’auto”. Dunque macchina danneggiata ma per fortuna la salute è salva. Ed è questo che conta, visto come è andato l’incidente.

Jos che poi ha voluto sdrammatizzare tutto dicendo: “A causa dell’incidente ho avuto il tempo di guardare la Formula 1 sabato pomeriggio, quindi è stato positivo”. Anche perché ha visto di nuovo trionfare il figlio che, dopo un inizio choc, ha recuperato passo dopo passo il terreno dalla Ferrari, prendendo ora il largo in classifica anche grazie alla poca affidabilità della F1-75. E’ vero, siamo ancora neanche a metà stagione, ma così Max Verstappen sembra già proiettato verso il secondo titolo di fila. E papà Jos avverte: “Max era molto motivato a Baku. Ciò aveva ovviamente a che fare con la gara precedente a Monaco, ma non si lascia davvero prendere da certe emozioni. Penso che sia molto bello, lo rende solo migliore una situazione del genere. Un Max in piena bagarre è un Max ancora migliore”.

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