La F1 arriva in Canada per il nono appuntamento stagionale. La FIA ha da poco emanato una direttiva per ridurre il porpoising.
Il Gran Premio del Canada torna ufficialmente in calendario dopo due anni di assenza, come era accaduto a quello d’Australia. L’epidemia di Covid-19 aveva costretto la F1 a rinunciare a Montreal, ma finalmente si è tornati nella bellissima provincia del Québec dove il Circus ha vissuto dei momenti esaltanti e che sono rimasti nella storia.
Da queste parti, negli ultimi anni, si è assistito al dominio di Lewis Hamilton e della Mercedes, con l’ultima edizione, quella del 2019, che è stata una delle più discusse di sempre. Impossibile dimenticare la beffa subita da Sebastian Vettel, che commise un errore finendo lungo poco dopo la metà gara in una curva del primo settore, rientrando in pista scodando e mantenendo la posizione sul britannico.
I commissari, tra cui un fischiatissimo Emanuele Pirro, decisero di sanzionarlo con 5 secondi di penalità, e questo lo portò a tagliare per primo il traguardo ma come secondo classificato. Da quel giorno sono cambiate tante cose, con il tedesco che è in forze all’Aston Martin, mentre Hamilton si ritrova a dover far fronte ai mille problemi della sua Mercedes.
La F1 W13 è la monoposto che maggiormente soffre del fenomeno del porpoising, ovvero quello stallo aerodinamico, causato dalla crescita costante del carico aerodinamico sull’alettone anteriore. Quando il mainplane si avvicina all’asfalto l’effetto suolo aumenta la sua efficacia, con l’aria che si incanala in modo molto rapido. Tra la superficie superiore e quella inferiore c’è grande differenza di pressione, che causa una perdita di carico aerodinamico piuttosto repentino. Tutto ciò è tipico delle vetture ad effetto suolo.
La Red Bull è la squadra che ha lavorato meglio di tutti, riuscendo ad arginare il problema sin dai primi appuntamenti, mentre il team di Brackley è ancora alla ricerca di un equilibrio. Le cose sembravano migliorate con le novità tecniche introdotte tra Miami e Barcellona, ma a Baku la situazione si è nuovamente capovolta. I piloti, anche delle altre squadre, hanno iniziato a protestare per motivi di salute, e la FIA ha ora risposto con una direttiva tecnica.
F1, ecco la direttiva tecnica della FIA sul porpoising
È stata emanata una Direttiva Tecnica per fornire indicazioni ai team sulle misure che la FIA intende adottare per affrontare il problema del porpoising, che da questo 2022 sta letteralmente attanagliando la F1, colpendo alcuni team in modo particolare e più degli altri.
Tra le novità ci sarà un controllo più approfondito delle plance e degli skid, sia in termini di design che di usura osservata e la definizione di una metrica, basata sull’accelerazione verticale dell’auto, che dia un limite quantitativo per il livello accettabile di oscillazioni verticali. L’esatta formula matematica per questa metrica è ancora in fase di analisi da parte della FIA e i team di F1 sono stati invitati a contribuire a questo processo.
Oltre a queste misure a breve termine, la FIA convocherà un incontro tecnico con i Team al fine di definire misure che riducano la propensione delle vetture a esibire tali fenomeni nel medio termine. Molto probabilmente, il meeting avverrà già a Montreal, e c’è chi nel paddock già parla di alcuni malumori.
La direttiva potrebbe portare la Red Bull a guadagnare ulteriormente su Ferrari e Mercedes, che avranno ora una finestra di set-up ancor più stretta di quanto accadeva prima. Ovviamente, per fare queste valutazioni è ancora presto, dal momento che le monoposto devono tornare in pista e controllare quanto è effettivamente cambiato. Nel frattempo, in Canada sta scendendo una pioggia torrenziale, ed è probabile che il venerdì di prove libere subisca dei ritardi o cancellazioni. Vi aggiorneremo nel corso della giornata.