MotoGP Germania, libere 3: Bagnaia domina, Bastianini finisce in Q1

Termina il terzo turno di prove libere della MotoGP al Sachsenring, con il miglior tempo ottenuto da Pecco Bagnaia. Male Bastianini.

Il terzo e penultimo turno di prove libere della MotoGP ha confermato lo strapotere di Ducati ed Aprilia, con Pecco Bagnaia ancora una volta davanti a tutti e grande favorito per la conquista della pole position. Il rider torinese ha piazzato la zampata in 1’19”765, precedendo un velocissimo Aleix Espargaró per soli 64 millesimi.

MotoGP Pecco Bagnaia (ANSA)
MotoGP Pecco Bagnaia (ANSA)

Terzo Jack Miller con l’altra Rossa ufficiale, subito davanti alle Pramac di Johann Zarco e Jorge Martin che confermano il grande stato di forma dopo il doppio podio di Barcellona. Sesto Fabio Quartararo con la Yamaha, che nel finale non ha potuto migliorare a causa di un curioso problema alla visiera, staccatasi durante il time attack.

Settima la Suzuki di Joan Mir, autore di un vero e proprio miracolo. Il campione del mondo della MotoGP 2020 ha fatto un’impresa per portare la moto giapponese direttamente al Q2, cosa riuscita anche a Luca Marini, Takaaki Nakagami e Maverick Vinales. Disastroso Enea Bastianini che con il diciottesimo tempo è ben lontano dalla top ten e dovrà passare dalla Q1.

MotoGP, Bastianini delude e dovrà passare dal Q1

Il Circus della MotoGP ha concluso la penultima sessione di prove libere valida per il Gran Premio di Germania. Il venerdì ha visto il dominio delle Ducati, con Pecco Bagnaia che girando in 1’20”018 ha piazzato il nuovo record della pista del Sachsenring. Com’è sempre avvenuto, i distacchi su questo tracciato sono sempre molto contenuti, visto che si tratta di uno dei più corti dell’intero calendario.

Come avviene di solito, nelle prime fasi del turno del sabato mattina i rider si dividono il lavoro in due fasi. Nella prima parte si prova il passo gara, con Enea Bastianini che scende in pista sin da subito per cercare di recuperare alle difficoltà viste ieri. Il “Bestia” è al momento escluso dall’accesso diretto al Q2, mentre Fabio Di Giannantonio era riuscito ad ottenere la nona posizione sull’altra Ducati del Gresini Racing.

Franco Morbidelli ha deciso di passare ad una configurazione aerodinamica molto carica così come Fabio Quartararo, per cercare di recuperare qualche decimo di secondo rispetto al campione del mondo della MotoGP. Il rider romano si concentra molto su alcune prove comparative, ma i risultati non sono quelli sperati a causa di un feeling mai realmente trovato con la sua M1 ufficiale.

Quartararo simula il passo gara dopo un venerdì piuttosto difficile. Alle interviste, l’iridato aveva sottolineato la mancanza di feeling all’anteriore, ma c’è da dire che il leader del campionato non è neanche al meglio della forma. Un malessere generale sta impedendo a “El Diablo” di performare come sa fare di solito, ma guai a darlo per morto per questo fine settimana.

Il primo a migliorare i propri tempi è Joan Mir con la Suzuki, che da undicesimo guadagna una posizione e riesce momentaneamente a rientrare in top ten. La casa giapponese è lettaralmente crollata da un mese e mezzo a questa parte, vale a dire da quanto è stato annunciato il ritiro dal Motomondiale che sarà effettivo dal prossimo anno.

Nell’ultimo quarto d’ora è tempo di time attack. Aleix Espargaró con l’Aprilia va davanti a tutti in 1’20”013 tirando via 5 millesimi al tempo di ieri di Bagnaia, siglando, ovviamente, il nuovo record della pista. Ottavo Maverick Vinales con l’altra RS-GP, ma sempre in netto ritardo rispetto al compagno di squadra.

Aleix ha fatto la differenza nel terzo e quarto settore, ma non contento continua a tirare giù decimi nel secondo giro lanciato. Lo spagnolo migliora di soli 6 millesimi dopo essere stato rallentato dalla Yamaha di Morbidelli nelle ultime due curve, perdendo quel qualcosina che potrebbe fare la differenza.

Quartararo si porta vicinissimo al tandem di testa, ponendosi terzo assoluto e mettendo in mostra qualche miglioramento rispetto a ieri. Bagnaia risponde e girando in 1’19”833 è il primo ad abbattere il muro dell’1’20” sulla pista del Sachsenring. Si accoda a lui Jorge Martin con la Ducati del team Pramac, mentre Bastianini sprofonda quindicesimo e non riesce a migliorarsi.

Pecco si migliora ulteriormente, girando in 1’19”765, portando a due i decimi di vantaggio su Martin. Le Ducati hanno tutte le carte in regola per fare una bella differenza, ma purtroppo il ritardo di Enea sale a quasi un secondo dal connazionale che comanda la classifica. Scivola anche il suo compagno di squadra Di Giannantonio, sceso intanto al tredicesimo posto.

Gran giro di Mir che porta in quinta piazza la Suzuki, sorprendendo tutti. I rider tornano ai box e montano un nuovo set di gomme. Jack Miller sale secondo ad un decimo da Bagnaia, ma tra le due Ducati si infila Aleix Espargaró, a soli 64 millesimi dal battistrada.

Cade intanto Alex Marquez, mentre Quartararo è protagonista di un curioso problema: durante un ottimo giro, il campione del mondo vede la sua visiera staccarsi, cosa che lo costringe a rallentare. Anche Takaaki Nakagami finisce per le terre con la Honda LCR, e le diverse bandiere gialle impediscono grandi miglioramenti. Alle 14:05 le qualifiche.

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