Ducati può puntare al titolo mondiale nella stagione 2022: Alvaro Bautista si sta rivelando una mossa azzeccata.
Ducati comanda il campionato del mondo di SBK con un Alvaro Bautista in stato di grazia dopo il ritorno in sella alla Panigale V4R. Sei vittorie e sei podi nei primi quattro round del 2022, un ritmo di marcia impressionante che nessuno riesce ad eguagliare in questo momento, neppure i due big Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea. La scelta di richiamare il pilota spagnolo si sta rivelando azzeccata e potrebbe segnare un anno storico per l’azienda emiliana.
Non può che esserci entusiasmo dopo il fine settimana di Misano, con Michael Rinaldi ritornato sul podio, a conferma che la Panigale ha tutte le carte in regola per poter battere la concorrenza delle Yamaha R1 e della Kawasaki ZX-10RR. I primi segnali positivi sono arrivati nei test invernali, la prima conferma nel primo appuntamento ad Aragon. Ma guai a cantare vittoria in anticipo: “Il Campionato sarà difficile fino alla fine della stagione, ma noi ci siamo e portiamo a casa grandi risultati – ha dichiarato Gigi Dall’Igna a WorldSBK.com -. Sono davvero contento che Alvaro sia tornato con noi”.
Bautista e Ducati candidati al titolo mondiale
Da qui alla fine mancano ancora otto week-end di gara per un totale di 24 gare, in cui non sarà solo importante essere veloci, ma anche costanti. “Sappiamo di avere tutto per lottare per il Mondiale, vedremo cosa succederà alla fine”, ha proseguito il direttore generale di Ducati Corse. A cominciare da un ottimo pilota che si è sint0onizzato sulla giusta frequenza con la Rossa. “Ha uno stile di guida davvero piacevole da guardare in tv, uno stile da classe 250”.
Nelle prossime settimane a Borgo Panigale dovranno affrontare anche il discorso contrattuale di Michael Rinaldi, un pupillo di Aruba, che ancora deve trovare la strada per essere più costante e sempre in lotta per il vertice. “L’anno scorso ha portato a casa dei buoni risultati ma a volte i suoi risultati non sono stati troppo buoni. Penso che Michael possa presto diventare un vero campione del mondo”.
Da parte sua l’ingegnere di origine veneta sta facendo il possibile per offrire il miglior pacchetto ai suoi piloti e ritornare finalmente a vincere un Mondiale. “Il mio lavoro non è quello di costruire una buona moto ma vincere i Campionati. Se non ci riesco – ha concluso Gigi Dall’Igna -, non posso essere felice”.