Sul circuito alle porte di Roma, Barrichello e Fisichella sono scesi in pista con una Ferrari 488 GT. Ma forse non è stata solo una semplice prova.
Una giornata calda e afosa quella di martedì 21 giugno nella Capitale. Tanto sole, gente che è andata a lavorare e altri al mare. ma c’è chi, nonostante tutto, ne ha approfittato per fare un giro in macchina, su uno dei tracciati italiani più famosi e belli, per di più su una Ferrari. Parliamo di due piloti che hanno fatto la storia a cavallo degli anni Novanta e Duemila della F1, che con la Rossa sono ancora legati da un amore che, come succede in questi casi, non se ne va mai. Parliamo di Giancarlo Fisichella e Rubens Barrichello.
I due si sono incontrati sul circuito di Vallelunga, a pochi passi da Roma, per una giornata da vivere insieme su una Ferrari 488 GT della Scuderia Baldini&Co., che corre nel Campionato GT Italiano. Ed è stata l’occasione per rivivere certe emozioni vissute insieme nel paddock del Mondiale e far tornare alla mente i ricordi di un passato ancora vivo.
Barrichello e Fisichella, che spettacolo sulla Ferrari
Una vera e propria giornata da passione Ferrari quella vissuta all’Autodromo di Vallelunga, con Barrichello che è giunto in pista in mattinata per poi sedersi sulla Ferrari e provare un po’ le sensazioni alla guida. Una grande emozione per il brasiliano, che non si sedeva su una Rossa da corsa da 17 anni, da quel 2005 che fu la sua ultima stagione con la casa di Maranello in F1.
Rubinho ha vissuto un amore importante con la Ferrari, sbocciato nel 2000 quando giunse a Maranello per sostituire Eddie Irvine, che nella sua ultima stagione in Rosso sfiorò clamorosamente il titolo iridato dopo l’infortunio a Silverstone di Michael Schumacher e i diversi GP non corsi dal tedesco. Il brasiliano doveva essere la spalla perfetta per il Kaiser, quella su cui fare sempre affidamento nella corsa al Mondiale che mancava da troppi anni in Ferrari. L’uomo che, in caso di bisogno, poteva sfruttare la sua occasione. E lo ha fatto con grande professionalità e passione.
Con lui in sei anni sono arrivati cinque titoli costruttori, per non parlare dei 4 piloti con Schumacher. Per Barrichello poi nove vittorie, con le quattro nel 2002 che gli valsero il titolo di vicecampione (che bissò nel 2004). Poi la prima in assoluto, quella ad Hockenheim nel 2000, indimenticabile per come maturò, con un pianto a dirotto sul podio che ancora oggi rimane uno dei momenti più iconici di quegli anni.
Sedersi di nuovo su una Ferrari da corsa a Vallelunga è stato sicuramente un momento da ricordare per Rubinho, che in questa avventura è stato affiancato da una sua vecchia conoscenza come Fisichella, con cui ha corso contro per anni in F1 ma che dal 2009 si è legato ai colori della Rossa e non li ha più lasciati. Una sola esperienza di cinque GP per il romano, che però poi ha continuato con la Ferrari a correre con le GT e ancora oggi è impegnato nel campionato del mondo endurance. Un incontro non solo di cortesia, ma che sotto sotto nasconde un progetto ambizioso per i due, che potrebbe in futuro tornare a correre insieme proprio per la Ferrari.
“Vediamo per il futuro. C’è tanto da parlare”, ha detto alla fine del test Barrichello, lasciando presagire che forse qualcosa bolle in pentola. Gli ha fatto eco Fisichella: “Dividere la macchina con Rubens Barrichello è un altro sogno che realizzo. Abbiamo avuto sempre un grande rapporto di amicizia e di stima reciproca. Speriamo di far bene quando sarà il momento giusto”. Che si riformi a breve un duo spettacolare che fa tanto amarcord Ferrari?