In queste settimane la Ducati definirà la line up per la prossima stagione. E spunta anche il nome di Luca Marini tra i papabili.
“Decideremo ad agosto il secondo pilota nel team ufficiale”. Così Davide Tardozzi al Sachsenring ha confermato alla stampa le tempistiche per l’ufficialità in Ducati del nuovo arrivo accanto a Pecco Bagnaia per la prossima stagione. Dopo l’addio a Jack Miller, che ha firmato per KTM, si è scatenato ovviamente l’interesse su chi andrà a prendere il posto dell’australiano nel team ufficiale di Borgo Panigale. Una decisione sicuramente non semplice per una squadra che vuole tornare a vincere il campionato piloti dopo averlo fatto lo scorso anno con quello costruttori. E nella disputa, spunta un nome a sorpresa, quello di Luca Marini.
I pensieri dopo il GP di Germania nel team italiano sono tanti. Dal perché si è arrivati a fine giugno con un Mondiale praticamente già andato al momento no di Pecco Bagnaia, il pilota su cui si è deciso di puntare fortemente ma che nelle ultime settimane, per errori suoi e problemi tecnici della GP22, non è riuscito a rendere come dovrebbe, perdendo inesorabilmente terreno da Fabio Quartararo, sempre più leader di un Mondiale che ormai può perdere solo lui. E quello del pilota del futuro è un altro tema che rimane sullo sfondo.
Ducati, tra i due litiganti spunta Marini?
Ad oggi i due indiziati per un passaggio in Ducati sono Enea Bastianini e Jorge Martin. Il primo è stato la vera sorpresa della prima parte di stagione, con tre vittorie incredibili, frutto di abilità tecnica (sa utilizzare la gomma posteriore come pochi) e tattica. Il secondo invece, per il suo talento, è stato già adocchiato lo scorso anno ed era il candidato ideale per quel posto.
Ma lo spagnolo, vuoi per problemi fisici e per risultati deludenti, ha mancato decisamente fino a qualche settimana fa. Dopo l’operazione, sembra essersi comunque ripreso dal momento difficile e lo si è rivisto subito davanti. Chi è mancato clamorosamente è il pilota di Rimini, che sembrava aver accumulato un vantaggio incolmabile sulla concorrenza. Ma il momento no sta incidendo su questo momento di riflessione della Ducati. Ed ecco allora che il nome di Luca Marini non è così campato in aria.
Il fratello di Valentino Rossi, al suo secondo anno in MotoGP, partiva con grandi speranze in questa stagione dopo l’apprendistato del 2021. L’inizio però non è stato di quelli sperati, con qualche buona prova ma comunque solo a ridosso della top-ten. Poi un momento di sbandamento tecnico, soluzioni che non arrivavano fino a Le Mans, quando qualcosa finalmente ha cominciato a girare nel verso giusto.
Marini è uno che fa del lavoro maniacale la sua peculiarità. Lavora su ogni particolare, fin nei dettagli. E proprio su questo costruisce il feeling giusto con la sua moto, in questo caso con la Ducati. Un lavoro che piace molto ai vertici di Borgo Panigale e gli ultimi GP sottolineano la crescita: 9° a Le Mans, sesto al Mugello e a Barcellona, quinto al Sachsenring. Insomma una crescita davvero importante che lo ha portato alla ribalta. Che sia dunque maturata anche la sua candidatura? Forse sì, visto che neanche gli altri due convincono ancora troppo.
Sarebbe sì un colpo di scena, ma non troppo. Perché la Ducati cerca un pilota che sappia lavorare nel team, che aiuti a sviluppare la moto ma che al tempo stesso renda in pista. Luca può farcela, e sarebbe un gran bel colpo.