Simon ha esaltato Quartararo, spiegando perché nel 2022 sia ancora più forte rispetto allo scorso Mondiale MotoGP: sarà difficile togliergli il titolo.
L’esito della gara al Sachsenring può essere un tassello molto importante per la corsa iridata di Fabio Quartararo, che ha vinto e ha allungato in classifica. Sono 34 i punti di vantaggio su Aleix Espargarò dell’Aprilia.
Nel prossimo fine settimana la MotoGP va in scena ad Assen, una pista dove lo scorso anno ha trionfato proprio il francese. Può essere un’altra occasione per aumentare il gap rispetto ai rivali. Il TT Circuit si sposa bene con le caratteristiche della Yamaha M1, dunque lui proverà sicuramente a vincere.
Dopo il Gran Premio d’Olanda ci sarà una lunga pausa estiva e si tornerà in pista solamente ad agosto. Nella seconda parte del campionato ci sono alcune piste nelle quali potrebbe andare un po’ in difficoltà a causa del motore e pertanto è fondamentale fare più punti possibili su quelle favorevoli. Come Assen.
MotoGP, Julian Simon elogia Fabio Quartararo
In Yamaha hanno fatto un grande colpo rinnovando il contratto di Quartararo fino al 2024. Ogni sforzo è giustificato, perché solamente lui fa volare la M1. Il team non poteva permettersi di perderlo e, oltre a offrigli uno stipendio importante, gli ha fornito anche garanzie tecniche. Nel 2023 la moto dovrebbe essere più veloce in rettilineo. Il reparto motoristico di Iwata è stato arricchito, c’è voglia di investire e migliorare.
Intanto Julian Simon, coach della squadra ufficiale Yamaha, ha speso parole di elogio per Fabio durante un’intervista ad AS: “Questo Quartararo è migliore rispetto a quello dello scorso anno perché la competizione è migliore. Guardate Aleix Espargarò e Ducati. Non è stato facile, visto che la sua moto è la stessa della passata stagione. È fantastico quello che sta facendo. Sta dimostrando una mentalità da campione totale”.
Simon da ex pilota conosce e capisce molte dinamiche. Di Quartararo esalta anche un’altra cosa: “Non cambia troppe cose sulla moto. Si concentra sul massimizzare ciò che ha. Ha un grande talento che va di pari passo con la grande stabilità che ha in questo momento”.
Il coach Yamaha vede nel francese un pilota straordinariamente dotato, capace di migliorarsi e di non adagiarsi dopo la conquista del suo primo titolo MotoGP. Un vero campione. Considerata la giovane età, ci sono ancora margini di miglioramento. Se davvero la M1 sarà un po’ più veloce sul dritto dal 2023 e non perderà le sue qualità in curva, allora Fabio sarà ancora più difficile da battere.
Intanto, in questo campionato deve cercare di non sbagliare. La costanza è fondamentale e, visto il vantaggio che ha in classifica, sa che non può buttare via un titolo che potrebbe essere nuovamente suo. È presto per pensare di aver vinto, però in questo momento sembra che il mondiale possa perderlo solo lui.