La Mercedes ha sofferto sino ad oggi con solo qualche podio conquistato, ma da Silverstone tutto può cambiare. Ecco le motivazioni.
In casa Mercedes c’è bisogno di salvare il salvabile, all’interno di una stagione sportivamente drammatica. Il team di Brackley era abituato a fare incetta di vittorie, sbaragliando la concorrenza, chiudendo, quasi sempre, i mondiali con largo anticipo. La Red Bull è stata l’unica in grado di sfidarla nel vecchio ciclo tecnico, con Max Verstappen che ha tolto a Lewis Hamilton la possibilità di superare Michael Schumacher con il raggiungimento dell’ottavo titolo mondiale.
Vista la situazione tecnica attuale, per l’asso nativo di Stevenage sarà praticamente impossibile raggiungere quel traguardo, a meno che nel 2023 la squadra diretta da Toto Wolff non si ripresenti con un’astronave. Scenario non da escludere viste le capacità che hanno mostrato dal 2014 in avanti, in cui hanno bastonato gli avversari a ripetizioni per 7-8 stagioni consecutive.
A vedere una Mercedes così in difficoltà non eravamo forse pronti, con uno scenario che ci ha riportato indietro di un decennio. A fare il vuoto ci hanno pensato Red Bull e Ferrari, anche se il Cavallino, come suo solito, non ha concretizzato nonostante la presenza di una vettura molto competitiva.
Guardando la classifica piloti, si evince come George Russell sia staccato di appena 15 lunghezze da Charles Leclerc, praticamente un terzo posto, dunque, un nulla. Il campionato di Hamilton è stato molto difficile, ma in Canada si sono visti segni di risveglio con la conquista di un ottimo terzo posto, il secondo podio stagionale del sette volte iridato dopo quello in Bahrain. L’ex Williams è comunque l’uomo di punta in questo 2022 tenendo a mente la graduatoria generale, e c’è da dire che per il futuro bisognerà tenerlo d’occhio.
Mercedes, più ore in galleria del vento da ora in poi
A causa delle loro prestazioni negative ottenute finora in questa stagione, la Mercedes avrà la possibilità di eseguire più test in galleria del vento nella seconda metà dell’anno. Ciò è dovuto alle restrizioni dei test aerodinamici [ATR] per la seconda metà dell’anno, in base alle posizioni nel Campionato Costruttori delle squadre dopo il Gran Premio del Canada.
L’ATR è stato introdotto l’anno scorso con la speranza di aiutare ad avvicinare il campo limitando la quantità di test aerodinamici e CFD [dinamica dei fluidi computazionali] con l’equivalente di una “penalità di successo”. In sostanza, più alto è il team nella classifica Costruttori, meno gli è consentito utilizzare la galleria del vento e testare gli oggetti CFD.
Inizialmente, alla Mercedes era stato assegnato il minor numero di ore in galleria del vento nella prima metà del 2022, avendo vinto quello che era il titolo dei costruttori dell’anno scorso, al 70% del limite concordato di 320 ore, il che significa che in passato potevano utilizzare la galleria del vento solo 224 volte in sei mesi, contro un limite di 368 per Haas, ultima in classifica.
Ma il calo del team di Brackley nel campionato di quest’anno aumenterà la loro indennità all’80%, il che darà loro 32 possibilità in più di valutare nuove parti aerodinamiche nella galleria del vento nella seconda metà dell’anno, oltre a 200 articoli CFD in più, come dichiarato nell’Appendice 7 del regolamento sportivo di quest’anno.
Ovviamente, tutto ciò non è positivo per Red Bull e Ferrari, che perderanno ore di lavoro preziose visto che sono davanti a tutti nel mondiale 2022. C’è da dire che la squadra più colpita dall’azzeramento dell’ATR è l’Alfa Romeo Racing, poiché le prestazioni migliorate in questa stagione le hanno fatte salire di tre posizioni rispetto alla posizione in classifica a fine 2021, spazzando via così 48 “corse” in galleria del vento e 300 articoli CFD.
Ricordiamo, inoltre, che le frecce d’argento si presenteranno al via del Gran Premio di Gran Bretagna con numerose novità tecniche, nella speranza di continuare quanto buono fatto vedere a Montreal. In molte fasi della gara, Lewis Hamilton e George Russell erano in grado di girare sui tempi di Red Bull e Ferrari, cosa che sicuramente li fa ben sperare.