La F1 si avvicina all’appuntamento di Silverstone, con una novità che ha il sapore del passato. Ecco cosa cambierà in Gran Bretagna.
Il mondiale di F1 si avvicina al giro di boa, che avverà dopo il Gran Premio d’Austria. Prima di quella tappa c’è però il GP di Gran Bretagna, previsto per domenica prossima sullo storico impianto di Silverstone. La sfida è ovviamente tra Red Bull e Ferrari, anche se Christian Horner, boss del team di Milton Keynes, pensa che anche la Mercedes possa essere della partita.
La squadra diretta da Toto Wolff, così come gli anglo-austriaci, porterà molti aggiornamenti sulla F1 W13, nella speranza di continuare il percorso di crescita iniziato a Montreal. Nel Gran Premio del Canada, Lewis Hamilton e George Russell hanno girato, per diverse fasi di gara, sui tempi del tandem di testa, composto da Max Verstappen e Carlos Sainz.
Lo stint finale è stato molto indicativo, con Charles Leclerc che non è riuscito ad agguantare le frecce d’argento, restando anche a distanza dopo aver superato le Alpine di Esteban Ocon e Fernando Alonso con due splendide manovre al tornante del Casinò. Sarà vera gloria per il team di Brackley? Silvestone potrebbe darci risposte interessanti, anche per via della presenza di un asfalto liscio che andrà a prevenire il porpoising.
Dalla prossima gara entreranno in vigore anche i controlli sulla nuova direttiva tecnica della FIA, introdotta a Montreal proprio per limitare il fenomeno del “pompaggio”. Su tale direttiva c’è molta incertezza, visto che alcuni credono che andrà ad avvantaggiare la Mercedes, mentre altri pensano l’esatto opposto.
All’interno del paddock c’è molto malcontento, visto che l’idea di cambiare le regole in corsa non è di certo cosa gradita, specialmente a Red Bull e Ferrari che in questi mesi hanno acquisito un vantaggio tecnico notevole rispetto alle frecce d’argento. Uno dei temi sarà anche l’affidabilità, con Sergio Perez vittima di un guasto al cambio che lo ha costretto al ritiro in Canada, mentre le Rosse hanno perso punti pesantissimi per i problemi alla power unit sia in Spagna che in Azerbaijan.
F1, la conferenza stampa torna al giovedì
La F1 torna suoi suoi passi e tornerà ad un vecchio format dal Gran Premio di Silverstone. La conferenza stampa dei piloti infatti, si disputerà nuovamente al giovedì, mentre nella prima parte di stagione era stata portata al venerdì mattina, con le sessioni di prove libere spostate al pomeriggio.
Il nuovo (o vecchio) format sarà simile a quello utilizzato nel 2019, con gruppi di cinque piloti che si alterneranno in sala conferenze per un totale di circa 55 minuti disponibili per i giornalisti per fare domande ai protagonisti del mondiale di F1. Non cambia nulla, invece, per quanto riguarda la press conference dei team principal, che continuerà a tenersi al sabato mattina, prima della terza ed ultima sessione di prove libere.
Anche il format delle prove libere resta invariato, con i due turni del venerdì che scatteranno dopo pranzo, seguendo quanto fatto sin qui in questo campionato. Ricordiamo che le sessioni hanno una durata di un’ora ciascuno, come deliberato sin dall’anno scorso, al contrario dell’ora e mezza concessa al venerdì sino al 2020.
C’è da dire che l’aver accorciato di mezz’ora ciascuna le sessioni della prima giornata di lavoro ha sicuramente migliorato lo spettacolo. I piloti sono costretti ad andare in pista sin da subito ed a girare con costanza, mentre in passato i tempi morti erano fin troppi, con i tracciati che restavano deserti anche per 20-25 minuti, soprattutto all’inizio dei turni.
Su una pista come quella di Silverstone, lo spettacolo non mancherò di certo. C’è attesa anche per il Gran Premio d’Austria, dove si disputerà, sabato prossimo, la seconda Sprint Race stagionale dopo quella di Imola. La terza è prevista invece per il Gran Premio del Brasile, unica pista dove è stata confermata in questa stagione la “garetta” del sabato rispetto allo scorso anno.