La Red Bull ha in mano entrambi i mondiali, con Max Verstappen in fuga tra i piloti. L’ex iridato segnala l’unico problema dei “bibitari”.
La domanda che tutti i tifosi della Ferrari si stanno ponendo in questi giorni è la seguente: il mondiale è ancora possibile o il sogno è già svanito? Considerando lo stato di forma della Red Bull e soprattutto di Max Verstappen, la risposta appare più che scontata. L’unica speranza a cui si attacca il Cavallino è Charles Leclerc, che tranne l’errore di Imola ha disputato una stagione maiuscola.
Il dato inquietante è però relativo al rapporto tra pole position e vittorie. Il campione del mondo è partito davanti a tutti solo in due occasioni, vincendo però ben sei gare. Per Leclerc è valido l’esatto contrario, viste le ben sei pole position ottenute, trasformate soltanto in due successi, ottenuti in Bahrain ed in Australia.
Il monegasco sta vendendo cara la pelle, ma la Red Bull sta sfruttando ogni piccola occasione, beffando la Ferrari grazie agli errori della Scuderia modenese. Su nove appuntamenti, la RB18 è stata chiaramente superiore dal punto di vista del passo solo ad Imola e Miami, mentre, spesso e volentieri, il Cavallino è stato davanti sulle altre piste, riuscendo però a buttar via tutto ciò che di buono veniva fatto al sabato.
Le giornate peggiori sono state quelle di Barcellona e Baku, dove Leclerc si trovava in testa, per poi ritirarsi a causa di problemi di affidabilità. Anche quanto accaduto a Monaco resta a dir poco clamoroso, vista l’errata strategia che è riuscita a compromettere la splendida doppietta ottenuta al sabato.
Nonostante le due vittorie, Charles ha addirittura meno podi di Carlos Sainz, che ne ha ottenuti cinque contro i quattro del compagno di squadra, il quale manca ormai dall’8 maggio su uno dei gradini più ambiti, quando chiuse secondo in quel di Miami. La situazione è ben definita, ed è chiaro che alla Rossa serve un evento davvero particolare per sperare di tornare in battaglia per il titolo.
Red Bull, Mika Hakkinen segnala l’unico punto debole
La nuova era della F1 ha riportato alla luce i problemi di affidabilità, che negli ultimi anni si verificavano assai di rado. La Red Bull ha sofferto molto nelle prime gare, ma in seguito è passato alla Ferrari lo scettro di monoposto meno solida del lotto. In Canada, tuttavia, la RB18 è tornata a soffrire, con la rottura del cambio che ha costretto al ko Sergio Perez, segnando la fine delle sue già flebili speranze di lottare con Max Verstappen.
Sulla questione si è espresso Mika Hakkinen, campione del mondo nel biennio 1998-1999 al volante della McLaren. La leggenda finlandese ha parlato nella sua rubrica su “Unibet“, dichiarando: “Non avevamo dubbi sul fatto che Max fosse in controllo del campionato prima del week-end di Montreal“.
“Il risultato del Gran Premio del Canada conferma che il pacchetto Red Bull è semplicemente troppo forte in questo momento della stagione. Loro hanno velocità in rettilineo, un buon bilanciamento e una vettura con cui Max può chiaramente primeggiare su ogni tipo di circuito. Montreal è il tipo di circuito in cui è necessario avere quasi tutto sulla macchina, come una buona confidenza in frenata e prestazioni a bassa velocità, ma anche una forte trazione per i rettilinei dove si può sorpassare, e la macchina di Max è sembrata brillante in tutti questi aspetti“.
“L’unico problema della Red Bull sembra essere l’affidabilità, ancora una volta abbiamo visto un problema in gara per Sergio Perez che si è dovuto fermare in anticipo. Questo deve aver reso nervoso il team in una giornata in cui Max aveva davvero bisogno di approfittare del fatto che il rivale per il titolo Charles Leclerc partisse dal fondo della griglia, quindi aver portato a casa la RB18 #1 in prima posizione sarà stato un sollievo per loro. L’affidabilità sembra essere l’unica cosa di cui Max, Checo e la squadra devono preoccuparsi, altrimenti per loro è abbastanza facile“.