Il Gran Premio d’Olanda della Moto3 ha visto trionfare Ayumu Sasaki, seguito da Guevara e Garcia. Cade ancora Dennis Foggia.
Trionfo per Ayumu Sasaki nel Gran Premio d’Olanda della Moto3, dopo una gara molto combattuta e ricca di colpi di scena. Impressionante la rimonta di Sergio Garcia, che ha concluso sul podio dopo essere partito diciottesimo, chiudendo subito dietro ad Izan Guevara. Ancora fuori Dennis Foggia, caduto a cinque giri dalla fine ed ormai fuori dalla lotta per il mondiale a metà stagione.
Quarta posizione per Ayumu Suzuki, con l’unica moto del Leopard Racing che è riuscita a concludere la gara dopo l’ennesimo errore di Foggia. Quinto posto per Xavier Artigas, davanti ad un Daniel Holgado che non ha mai avuto il passo per giocarsi la vittoria e le prime posizioni. Nono un deludente Deniz Oncu, mentre il primo italiano è Riccardo Rossi che ha concluso la gara in undicesima piazza. Solo quindicesimo Andrea Migno, che aveva vinto il primo appuntamento stagionale della Moto3, per poi calare durante l’anno.
Moto3, Foggia scivola a pochi giri dalla fine
La gara della Moto3 parte dopo una qualifica, come al solito, molto tirata, che ha visto prevalere Ayumu Sasaki. Il giapponese ha preceduto il connazionale Ayumu Suzuki, mentre il terzo posto è appannaggio del rimontante, in termini di classifica mondiale, Izan Guevara, proveniente dal dominio totale imposto al Sachsenring. Quinto tempo per Dennis Foggia, mentre il leader iridato Sergio Garcia è solo diciottesimo.
Molto bene al via David Munoz, che dal quarto posto sale al secondo, mentre Foggia mantiene la propria posizione. Difficile la qualifica per Andrea Migno, protagonista anche di una brutta caduta. Il vincitore del Gran Premio del Qatar non è andato oltre il quindicesimo posto, mentre Suzuki si prende la vetta della corsa sin dai primi metri.
Guevara prende il terzo posto, mentre il giovanissimo Munoz non vuole mollare il gruppone di testa restando con i primi. Foggia è quinto, ma deve dimostrare sicuramente quello che ha fatto vedere per tutto il week-end per sperare di rientrare in lotta mondiale. Il rider del Leopard Racing è stato tra i più veloci nelle libere, dopo un Gran Premio di Germania piuttosto complicato.
Garcia, dalle retrovie, è letteralmente scatenato e dopo due giri è già nono, alle spalle di Jaume Masia. Guevara si prende il comando delle operazioni, con il chiaro obiettivo di salire in testa al mondiale di Moto3. Ad oggi, la battaglia mondiale appare ristretta ai due piloti del GasGas Aspar, che da qualche gara a questa parte hanno iniziato a fare una differenza notevole rispetto alla concorrenza.
Sasaki riesce comunque a restare a contatto, sparando il nuovo record della pista per questa classe. Foggia, che ha optato per una gomma Dura al posteriore così come Garcia e Suzuki, resta a contatto con i primi, mentre uno scatenato Munoz tiene bene il passo dei migliori mantenendo la terza posizione.
Male Riccado Rossi che occupa le ultime piazze, mentre cade Scott Ogden. Grande rincorsa di Masia che rimonta fino al terzo posto, con Garcia addirittura sesto dopo essere scattato dal diciottesimo posto a causa di una qualifica terribile. Come d’incanto, Suzuki esce da un momento di difficoltà e si riporta nel gruppo di testa, salendo addirittura secondo.
Foggia mantiene la quinta piazza, ma viene poi scavalcato da Masia e poi va a scontare il long lap penalty per aver tagliato una curva, ritrovandosi con la gara del tutto compromessa. Probabilmente, a causa di questo imprevisto, il mondiale dell’italiano potrebbe terminare definitivamente oggi. Dennis, infatti, è addirittura tredicesimo.
Sasaki e Masia riescono ad infilare Suzuki, così come riesce a fare anche il velocissimo Munoz. I primi cinque iniziano a scavare il solco su coloro che inseguono, facendo una netta differenza sin dall’inizio della seconda parte di gara. Anche Migno, per aver tagliato l’ultima chicane, subisce lo stesso destino del connazionale, ma poco cambia visto che occupava già la quattordicesima piazza.
Foggia non vuole mollare nulla e recupera posizioni su posizioni, così come anche John McPhee che risale quarto. Commovente la rimonta del nostro Dennis che con la Dura al posteriore dimostra di avere quel ritmo che si era visto sin qui nel week-end, cosa che fa aumentare ancor di più la rabbia per la penalità scontata in precedenza.
A cinque giri dalla fine c’è il disastro per Foggia, che cade malamente dicendo addio al sogno mondiale. Guevara continua a comandare davanti a Sasazi e Masia, mentre Munoz rischia tantissimo nelle prime due curve, ma al contrario di Dennis riesce a mantenere il controllo della moto rientrando in pista, scendendo però settimo.
La sfida per la vittoria è entusiasmante, con Guevara che, al contrario del GP di Germania, qui ad Assen non è riuscito a fare quella differenza clamorosa imposta una settimana fa. Molto arrabbiato Foggia che rientra ai box, davvero un errore che non ci voleva in questo momento della stagione.
Guevara e Sasazi si sorpassano quasi ad ogni curva nel corso degli ultimi due giri, mentre Suzuki insegue da vicino con l’unica moto del Leopard Racing rimasta in pista. Guevara scivola indietro, passato da Suzuki e Masia, mentre Garcia è settimo. Anche Munoz riesce a scavalcare Izan, crollato all’ultimo giro in maniera quasi inspiegabile.
I primi tre fanno il vuoto, con Suzuki che supera Sasaki, mentre dietro c’è un crash tremendo, con Masia, McPhee e Munoz che si toccano uscendo fuori dai giochi. Sasaki ne approfitta e vola a vincere, seguito da Guevara, Garcia e Suzuki al termine di una corsa molto combattuta e che, come al solito, non ha risparmiato i colpi di scena. Prossimo appuntamento a Silverstone il 7 agosto.