Il giro di pista di Marco Bezzecchi in Olanda con la bandiera di Valentino Rossi ha mostrato quanto il Circus sia ancora legato al Dottore.
Ci sono immagini che rimangono stampate nel cervello per parecchio tempo. Ogni stagione della MotoGP ci regala degli scatti che è difficile poi da dimenticare. La scorsa poi è stata piena di momenti così, anche perché a regalarceli è stato un certo Valentino Rossi, che in Austria, dopo la pausa estiva, ha annunciato al mondo il suo addio al Motomondiale a fine stagione. Già il lungo bandierone con il suo volto e un enorme grazie, pensato dai tifosi al Red Bull Ring ha fatto capire che non sarebbe stato un addio semplice quello del Dottore. E nelle tappe successive se n’è avuta la conferma.
A Misano e a Valencia, è stato un lungo addio per Valentino Rossi, che ha suscitato commozione in tutto il mondo. Tanto che, spenti i motori, all’inizio del nuovo anno è sorto l’allarme: ne risentirà la MotoGP dell’assenza del 9 volte campione del mondo? In pista sarà la stessa cosa? ma soprattutto, il pubblico continuerà a venire in massa alle gare nonostante il campione di Tavullia si sia ritirato?
Valentino Rossi e quel tifo che non si spegne
I dati della prima parte di 2022 confermano che qualche calo c’è stato, ma in generale il pubblico si è presentato nei circuiti soprattutto perché, dopo due stagioni condizionate dal Covid, c’era voglia di tornare a vedere dal vivo le moto. A preoccupare è stato soprattutto il Mugello, dove però ha inciso anche il meteo e il caro prezzi. Ma per il resto il “sistema” Motomondiale ha retto all’urto dell’addio di Valentino Rossi.
L’immagine più iconica l’ha realizzata questo weekend ad Assen Marco Bezzecchi, che per celebrare il primo podio in carriera in MotoGP, durante il giro d’onore, ha sventolato un bandierone giallo con il numero del suo “boss”, quello che lo ha lanciato nel gotha del motociclismo. Con il riminese che ha ricevuto un’ovazione per tutto il tempo proprio per questa cosa. Ma poco prima anche Pecco Bagnaia aveva festeggiato il ritorno alla vittoria sotto una tribuna tutta colorata di giallo, ossia fan di Valentino giunti comunque in circuito per tifare i suoi “figliocci”.
Che vuol dire? Che nonostante tutto, i tifosi del Dottore non sono occasionali, come qualcuno pensava. Sono lì comunque a celebrare un rito, quello della motociclismo, che per anni li ha accompagnati nei weekend. Ora, grazie a Valentino Rossi, non ne possono fare a meno. Anche perché forse la mancanza è talmente forte che non è possibile oggi farne a meno. Ma a noi piace pensare che sia stato proprio il campione di Tavullia a trasmettere questa passione smodata per il motociclismo. E che continueranno a farlo negli anni, magari proprio grazie all’aiuto del loro beniamino, che sfornerà con la su Academy dei nuovi talenti per cui potranno tifare. E che continueranno a celebrarlo in pista, proprio come fatto in Olanda.