Il mondiale di F1 targato 2022 sta vedendo il dominio della Red Bull, favorito anche dagli scivoloni della Ferrari. La Mercedes insegue.
Tutti si chiedono se il mondiale di F1 sia già terminato in favore di Max Verstappen. Ovviamente, se ci atteniamo alla matematica, tutto è ancora aperto. Charles Leclerc paga 49 punti di ritardo, ed è ancora padrone del suo destino, visto che al termine del campionato manca ancora ben oltre metà stagione.
La Red Bull è però in pieno controllo, con la Ferrari che manca all’appuntamento con la vittoria da ormai due mesi e mezzo. L’ultimo successo, ottenuto da Leclerc, risale al 10 aprile in Australia, quando ci fu una vera e propria alba rossa che andò ad illudere tutti i sostenitori del Cavallino.
Neanche il più pessimista avrebbe probabilmente immaginato uno scenario del genere, in cui la Ferrari ha pochissimi punti di vantaggio anche sulla Mercedes. George Russell, fantastico quarto nel mondiale, paga solo 15 lunghezze da Leclerc, nonostante una F1 W13 che spesso e volentieri è risultata di un secondo e mezzo più lenta rispetto alla Rossa, soprattutto in piste come Miami o Imola, ma anche Monaco.
Tutto ciò si spiega con i troppi guasti ed errori di strategia che hanno colpito la Rossa, ma ora è tempo di reagire su una pista storicamente difficile come quella di Silverstone. La Ferrari qui ha vinto solo una volta nel corso dell’era ibrida, in particolare nel 2018 con Sebastian Vettel.
Nel 2011 fu Fernando Alonso a battere le Red Bull, con il team di Milton Keynes che qui si è imposto nel 2020 con Verstappen, ma nel corso del Gran Premio de 70esimo anniversario e non in quello di Gran Bretagna. Il campione del mondo firmò una vera e propria impresa nell’interrompere la dittatura delle Mercedes, assolutamente inarrivabili in quel campionato.
La Rossa deve reagire, nella consapevolezza che sia Red Bull e Mercedes porteranno un pacchetto di aggiornamenti molto potente, nel tentativo di allungare ulteriormente nel caso degli anglo-austriaci, e di ridurre il gap per quanto riguarda il team di Brackley. Se ciò sarà sufficiente per rimontare sui due top team ce lo dirà la pista, ma è chiaro che la squadra di Toto Wolff non ha intenzione di mollare la presa.
F1, dalla Germania i verdetti sulle prestazioni
La nuova era della F1 ha visto Red Bull e Ferrari centrare dei progetti nettamente superiori rispetto alla concorrenza, inclusa la Mercedes che ha forse azzardato troppo, presentando una vettura estrema ma che, almeno sin qui, non ha di certo portato i risultati sperati.
C’è però da dire che il team di Brackley continua a sfruttare al meglio le sue opportunità. Lewis Hamilton e George Russell hanno conquistato ben 27 punti in Canada per il team di Brackley, per la quarta volta in questa stagione e per la seconda volta consecutiva. Erano due punti in più della Red Bull e solo due in meno della Ferrari a Montreal. “La nostra più grande risorsa è l’affidabilità“, ha elogiato il sette volte campione del mondo, che era felice del suo secondo podio dopo il Bahrain come non mai.
La Mercedes non ha ancora registrato un guasto. Red Bull già quattro, Ferrari già cinque. Ma il terzo e il quarto posto non sono motivo di festa per coloro che erano abituati a sbaragliare la concorrenza. Al massimo, c’è la soddisfazione di aver tirato fuori ancora una volta il meglio dal loro pacchetto. E il pacchetto non è ancora competitivo, anche se a Montreal a volte il ritmo era simile a quello dei primi.
Secondo quanto dichiarato da “Auto Motor und Sport“, la F1 W13 è ancora nettamente inferiore alle prime due, ma è chiaro che il miglioramento del porpoising possa fornire una bella mano. La Mercedes è una vettura che sfrutta una finestra di utilizzo molto piccola, ma quando riesce a centrarla i risultati possono arrivare, anche se Red Bull e Ferrari sono molto avanti. Tra i due top team, le performance si equivalgono ed i dettagli fanno la differenza quest’anno.