La Ferrari è spalle al muro e dovrà pensare gara per gara. Per recuperare sulla Red Bull è necessaria una sfilza di vittorie.
Non ci sono alternative per la Ferrari: a Silverstone occorre vincere, e poi pensare, un passo alla volta, a tutte le altre gare. La classifica andrà messa da parte nel mese di luglio, nella consapevolezza che tutto si deciderà prima della pausa estiva. Il Cavallino deve, prima di tutto, interrompere il digiuno di successi, che perdura ormai dal 10 aprile, giorno della grande illusione di Melbourne quando Charles Leclerc dominò il Gran Premio d’Australia, facendo il vuoto in classifica.
In questi mesi si è capito che la Red Bull e Max Verstappen sono imbattibili allo stato attuale delle cose, ma anche per grandi demeriti della Scuderia modenese. Leclerc ha stampato quattro pole position consecutive tra Miami, Barcellona, Monte-Carlo e Baku, rimediando soltanto un secondo ed un quinto posto, alternati a due ritiri.
Questo significa che il monegasco ha ottenuto la miseria di 40 punti dall’8 maggio in poi, dopo averne portati a casa 71 su 78 nei primi tre appuntamenti. Il Gran Premio del Bahrain, quando la Ferrari piazzò una devastante doppietta completata da Carlos Sainz ed entrambe le RB18 furono costrette al ritiro, sembra lontano anni luce, pur essendo passati soltanto 97 giorni.
Il Cavallino ha ottenuto sei pole position su nove qualifiche, approfittandone solo in due occasioni, a Sakhir ed a Melbourne. In gara però, è accaduto di tutto e di più, come spesso successo anche alla Ducati di Pecco Bagnaia in MotoGP, che ad Assen è finalmente riuscito a concretizzare tornando a sperare in un sogno mondiale che appariva ormai già perso.
Per la Scuderia modenese la speranza è l’ultima a morire, ma ci sono tante cose da sistemare per riagguantare Verstappen. Prima di tutto c’è da essere coscienti del fatto che la Red Bull è superiore in tutte le fasi di gestione della gara, dalla strategia alla velocità dei pit-stop, cruccio ormai da troppi anni della casa italiana. Leclerc ha bisogno di un mezzo veloce ed affidabile, e le due cose non sono andate di pari passo sin qui.
Ferrari, a luglio si decide il mondiale
In un luglio 2022 che si preannuncia rovente, sia per le temperature che per le sfide che vedremo in pista, la Ferrari si giocherà le proprie residue speranze mondiali ed una credibilità che ad inizio anno era stata riacquistata, ma che lentamente si è andata sbriciolando tra rotture ed errori strategigi grossolani, quasi troppo importanti per una categoria come la F1, dove tutto deve girare alla perfezione per stare davanti a tutti.
La prima sfida è quella di domenica prossima, quando si correrà sul tracciato di Silverstone. Sia Ferrari, che Red Bull che Mercedes porteranno delle importanti novità tecniche, su una delle piste più difficili e tecniche del mondiale. Qui la Rossa ha vinto solo nel 2018 con Sebastian Vettel nel corso dell’era ibrida, mentre il team di Milton Keynes ebbe la meglio nel 2020 con Max Verstappen nel Gran Premio del 70esimo anniversario.
La settimana successiva ci sarà il Gran Premio d’Austria, a casa della Red Bull. La RB18 lì sarà la grande favorita, sia per le caratteristiche della pista che per i precedenti. Lo scorso anno, Verstappen fece suo sia il GP d’Austria che quello di Stiria, ma vinse anche nel 2018 e nel 2019, quando gli anglo-austriaci non erano di certo al top come oggi in termini prestazionali.
Questa tipologia di circuito si sposa alla perfezione con la macchina progettata da Adrian Newey, e per la Ferrari non sarà facile pensare di vincere, su una pista in cui l’ultimo successo risale al 2003 con Michael Schumacher. Due settimane dopo, il mondiale sarà di scena in Francia, sul tracciato del Paul Ricard.
Questo tracciato potrebbe essere molto congeniale al Cavallino, visti i molti tratti lenti che ben si sposano con il progetto italiano. Stesso discorso per il Gran Premio di Ungheria, in programma il prossimo 31 luglio, in back-to-back con l’evento di Le Castellet. Dunque, facendo un riepilogo, a Silverstone è prevista una situazione di discreta parità dal punto di vista delle performance, mentre in Austria è data per favorita la Red Bull, che passerà lo scettro alla Rossa per Francia ed Ungheria.
Come detto, in questo mese ci si giocherà il tutto per tutto, nella consapevolezza che non c’è più spazio per errori e regali alla concorrenza. Charles Leclerc non andrà più in penalità nelle prossime gare dopo aver smarcato le power unit in Canada, sacrificando un week-end per ottimizzare quelli che verranno.
Il monegasco, se ben assistito dalla squadra, ha tutte le carte in regola per continuare a sognare il mondiale, nella consapevolezza che l’impresa sarà molto ardua e contro un avversario a dir poco ostico. C’è grande attesa per Silverstone, visto che un successo a casa dei rivali darebbe una grande iniezione di fiducia a tutto l’ambiente e fungerebbe da motivazione ulteriore.