Sergio Perez, al secondo anno in Red Bull, ha appena rinnovato il proprio contratto. Horner, uno dei boss migliori in F1, tiene il punto.
La F1 è un mondo che sa realizzare i sogni di tanti giovani piloti che si affacciano al mondo dell’automobilismo, ma che può rendersi anche molto crudele in certi casi. Essendoci solo venti posti disponibili, sovente avvengono dei veri e propri licenziamenti, come accaduto nel caso del nostro Antonio Giovinazzi lo scorso anno, al quale l’Alfa Romeo Racing ha deciso di non rinnovare il contratto.
In Red Bull, la politica sui giovani piloti ha mietuto tantissime vittime, anche se i risultati non sono mancati. Helmut Marko, Super-consulente del team di Milton Keynes e responsabile della “Cantera”, è famoso per le sue crude scelte sui propri ragazzi, con tante possibili stelle che sono state allontanate dalla sua accademia per far spazio ad altri.
Gli esempi più importanti sono quelli di Brendon Hartley, Sébastien Buemi, Daniil Kvyat, ma anche Daniel Ricciardo, che dopo l’arrivo in Red Bull sembrava l’uomo del futuro, prima che si decidesse di puntare tutto su Max Verstappen. C’è da dire che con l’olandese oggi e con Sebastian Vettel un decennio fa, il dottor Marko non ha di certo commesso errori, ed ora può godersi il suo fenomeno che si sta involando verso il bis iridato in F1.
Al suo fianco c’è oggi Sergio Perez, subentrato a Pierre Gasly ed Alexander Albon, due piloti che hanno provato a tenere il passo di Verstappen, evidentemente senza successo. Il messicano è arrivato alla corte di Christian Horner lo scorso anno, rimediando un distacco di oltre 200 punti in classifica da Super Max nell’anno d’esordio.
Pochi podi ed una sola vittoria a Baku non sono stati sufficienti per permettere alla sua squadra di battere la Mercedes tra i costruttori, ma è comunque arrivato il rinnovo contrattuale per il 2022. Quanto mostrato nelle prime gare di quest’anno ha invece convinto Horner e Marko, portandolo a firmare un rinnovo biennale che scadrà al termine del 2024. Tuttavia, in Red Bull, non ci si può adagiare sugli allori.
F1, Horner mette pressione a Perez
La Red Bull non è di certo il team più accomodante della F1. Per guidare da queste parti devi essere un mastino, e gli errori non sono troppo graditi. Il rinnovo biennale di Sergio Perez ha chiuso la porta ad un ritorno nella casamadre per Pierre Gasly, che ha così firmato un altro contratto con l’AlphaTauri.
Tuttavia, Christian Horner ha parlato in un’intervista concessa a “Cambridge Union“, rammentando a Perez che deve svolgere il suo compito alla perfezione: “Avendo fatto quella scelta con Sergio per gli anni a venire, il posto non è disponibile a meno che non si liberi improvvisamente per qualsiasi motivo. Ma per qualcuno come Pierre Gasly o Alexander Albon, deve essere incredibilmente frustrante“.
“Stiamo cercando di aiutarli a restare nel Circus, così abbiamo ancora l’opportunità di guardare al loro talento e vedere come si sviluppa. Sergio ormai non è più tra i più giovani. Ha 32 anni e potrebbe essere solo l’ultimo contratto ha firmato. Crediamo molto nei giovani e investiamo nei ragazzi del kart“, afferma Horner.
“Stiamo cercando di identificarli in base al talento puro e supportare questi piloti. È un programma difficile. Devono continuare ad avere successo in classi diverse perché se non lo fanno saranno espulsi prima di poter entrare in F1. Abbiamo avuto dei grandi successi, pensa Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo, Max Verstappen, Carlos Sainz e Pierre Gasly. Se la Red Bull non avesse investito in loro, sarebbero mai arrivati in questa categoria? Forse, ma perché il motorsport è uno sport così costoso, era impossibile per tutte le loro famiglie finanziarlo. È bello dare una possibilità ai giovani di oggi“.