La Haas lo ha estromesso dalla F1, ma Mazepin non si arrende: ha chiaro il suo obiettivo per il futuro.
La guerra avviata dalla Russia contro l’Ucraina ha condizionato la carriera di Nikita Mazepin in Formula 1. Poco dopo lo scoppio del conflitto, la Haas lo ha licenziato e al contempo ha rotto anche l’importante contratto con lo sponsor Uralkali.
Il pilota russo era arrivato in F1 grazie al supporto economico del padre Dmitry, azionista di Uralkali. L’inizio della guerra ha interrotto tutto prima che partisse il campionato e lui si è ritrovato senza sedile, sostituito da Kevin Magnussen.
Va detto che nel Circus nessuno si è strappato per i capelli per la mancata presenza di Mazepin, però al ragazzo è sicuramente dispiaciuto non avere un’altra occasione di correre nel campionato che ha sempre sognato. La stagione di debutto era stata molto negativa e lui aveva voglia di dimostrare di essere migliore di quanto si è visto nel 2021.
Essere estromesso dal proprio posto di lavoro per ragioni che nulla hanno a che vedere con lo sport non è affatto piacevole. Lui, come tanti altri sportivi russi, non c’entrano nulla con la guerra scatenata da Vladimir Putin.
Mazepin, no alla Indycar: sogna ancora la F1
Anche se ha dovuto lasciare la Formula 1, Mazepin vuole ancora tornare a gareggiare. In queste settimane si è parlato dell’ipotesi di un passaggio in IndyCar Series, il principale campionato automobilistico presente negli Stati Uniti.
Tuttavia, il driver russo ha voglia ancora di correre in F1 e questo rimane il suo sogno: “Ho fiducia che in futuro sia possibile fare ritorno – ha detto al quotidiano Sport-Express – e per questo mi sto mantenendo in buona forma fisica. Se si presenterà una sfida, sarò pronto. All’IndyCar non sono interessato. Non so cosa mi riserverà il futuro, ma ho sempre sognato la F1. Avendola provata, non ho dubbi su ciò che potrei fare con una vettura competitiva”.
Niente USA, almeno nell’immediato. Nikita spera di avere un’altra chance nel Circus, dove la FIA gli permetterebbe di correre a patto di non esibire nessun simbolo della Russia. Se un team lo vuole e lui accetta la condizione stabilita dalla Federazione, lui può regolarmente gareggiare nel campionato.
Non risultano esserci, al momento, scuderie interessate al suo ingaggio. La sua annata da rookie non ha certamente impressionato e pertanto è difficile immaginare un suo rientro in Formula 1. Mazepin, però, non esclude di poterci fare ritorno in altra veste: “Un giorno penso che potrei entrarci come uomo d’affari, ma ora non ho fretta”.
In attesa di valutare eventuali future occasioni al volante, il driver russo ha avviato una causa legale contro la Haas per il mancato pagamento delle ultime mensilità dello stipendio. Vuole che il team americano gli versi i soldi che erano previsti. Vedremo come finirà questa vicenda.