La F1 è a Silverstone per la disputa del Gran Premio di Gran Bretagna, che si disputerà sotto una minaccia notevole domenica.
Sul tracciato di Silverstone sono terminate le prime prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna. Si è trattato del debutto assoluto delle F1 ad effetto suolo sulla pista dove, lo scorso anno, venne presentato il primo modello studiato dalla FIA relativamente ai nuovi regolamenti entrati in vigore pochi mesi fa.
Il miglior tempo se lo è presto Valtteri Bottas, che con l’Alfa Romeo Racing ha girato in 1’42”249 con gomma Intermedia. Va detto che il turno è stato a dir poco interlocutorio visto il maltempo, con la pioggia che ha iniziato a cadere nei primi minuti della sessione. Solo nel finale in pochi hanno rischiato la Slick, con Lewis Hamilton che è salito al secondo posto staccato di mezzo secondo dall’ex compagno di squadra.
Per la Red Bull e la Mercedes non è stata una buona notizia quella dell’arrivo della pioggia, visto che sono le due monoposto che insieme ad Alpine e Williams hanno portato il maggior quantitativo di novità tecniche. La F1 W13 è quella che ha girato di più, ma con queste condizioni è impossibile effettuare dei rilevamenti.
Solo dieci piloti hanno fatto segnare un tempo, con Max Verstappen che non ha praticamente girato. Terza la Ferrari di Carlos Sainz, mentre Charles Leclerc è quarto davanti alla Haas di Mick Schumacher. Anche Sergio Perez ha deciso di non rischiare con il bagnato, anche se per la qualifica dovrebbero esserci condizioni ben peggiori, mentre la gara sarà asciutta a meno di ribaltoni.
Piuttosto, c’è da segnalare un rischio non indifferente per la regolare disputa del Gran Premio di Gran Bretagna, al termine di una settimana molto turbolenta per la massima formula. Dopo le offese a sfondo razziale di Nelson Piquet ai danni di Hamilton e quanto accaduto tra Juri Vips e la Red Bull, ci si è messo anche una sorta di allarme di invasione pista per questo fine settimana.
F1, le autorità locali sono preoccupate per un’invasione
Nel mondo dello sport ricordiamo tante volte delle invasioni di campo, ed in F1 non sono mancati gli esempi. Nel 2000, nel corso del Gran Premio di Germania, un ex impiegato della Mercedes, licenziato da poco, entrò sul tracciato di Hockenheim interrompendo la fuga delle McLaren di Mika Hakkinen e David Coulthard. Per la cronaca, la vittoria andò alla Ferrari di Rubens Barrichello, al primo successo in carriera.
Anche a Silverstone accadde qualcosa del genere nel 2003, quando fu un prete ad irrompere sul rettilineo dell’Hangar Straights, costringendo la direzione gara a mandare in pista la Safety Car, come avvenuto in Germania tre anni prima. Anche in questo caso, la vittoria andò a Barrichello, in una delle sue più belle gare della carriera, ricca di sorpassi e basata su una rimonta spettacolare dopo una brutta partenza dalla pole position.
Il Gran Premio di Gran Bretagna, valido per il decimo appuntamento per la stagione di F1 targata 2022, è nuovamente sotto allarme invasioni. Le autorità locali hanno diffuso nelle ultime ore un comunicato che invita alla massima prudenza, avvertendo che le misure di sicurezza aumenteranno a dismisura.
Tom Thompson, ispettore a capo della sicurezza per questo particolare evento, ha cercato di invitare i manifestanti a non invadere il tracciato durante la gara:
“Abbiamo ricevuto informazioni attendibili riguardo ad un gruppo di manifestanti, che sta pianificando di disturbare l’evento e di invadere il tracciato nel giorno della gara. Faccio un appello diretto a questo gruppo e vi invito a non mettere a rischio la vostra incolumità, i piloti, i commissari, i volontari ed il pubblico“.
“Invadere la pista durante una gara del genere è molto pericoloso. Protestare è ovviamente un diritto di tutti e siamo felici di parlarne con voi per aiutarvi a facilitare una protesta pacifica presso il circuito, ma vi chiediamo solo di non creare una situazione che metta in pericolo la vostra vita“.