In una intervista, il direttore sportivo Ducati Ciabatti mostra ancora tutta la sua fiducia per un 2022 che sembra partito non bene.
Dopo Assen, la MotoGP e tutto il Motomondiale vanno in vacanza fino al 7 agosto, quando si prenderà a Silverstone con il GP di Gran Bretagna. E ovviamente in queste settimane c’è tempo non solo per pensare meglio al mercato piloti, con diverse scuderie ancora in cerca della line-up del 2023, ma anche su quanto fatto finora. La metà della stagione è stata raggiunta e ovviamente è tempo di bilanci nei vari team. E chi va a casa con una insufficienza è sicuramente la Ducati.
Non per numero di vittorie (6 in 11 gare), ma la Rossa di Borgo Panigale ha deluso perché a inizio stagione era data da tutti come la moto favorita e invece ora si trova a inseguire una Yamaha M1 che sembra funzionare solo con un pilota, seppur fenomenale, come Fabio Quartararo. La Ducati ha al suo arco 8 moto, ma per ora solo Enea Bastianini e Pecco Bagnaia sono sembrati poter fare qualcosa in più. Quest’ultimo in particolare, per quanto visto nel 2021, sembrava il favorito. Ma sono tanti i fattori che hanno portato il pilota ufficiale della Rossa a 66 punti dalla vetta.
Ciabatti crede nella rimonta Ducati
La vittoria di Assen di Bagnaia, con il contemporaneo ritiro di Quartararo ha riacceso le seppur ancora flebili speranze della Ducati. E se il pilota si è detto capace di poter recuperare lo svantaggio, lo stesso concetto lo ha ribadito anche dal box della Rossa il ds Paolo Ciabatti: “Pecco ha vinto in modo fantastico, Quartararo è caduto e ha preso zero punti: il distacco con il francese ora è di 66 punti, prima di Assen era di 91, in ogni caso sono tanti ma si può fare”, ha detto a PaddockGP.
Guai allora a pensare che il campionato MotoGP sia già chiuso, con la riconferma a campione di Quartararo: “Considereremo chiuso il campionato solo quando non avremo più la possibilità aritmetica di lottare per la vittoria – ha ribadito Ciabatti -. Le cadute della Bagnaia in Spagna e Germania hanno pesato molto, anche perché eravamo competitivi su tutti i circuiti. Abbiamo avuto qualche problema nelle prime gare della stagione per problemi di gioventù della nuova moto, ma mancano nove gare e mancano tanti punti, il campionato è ancora aperto“.
Nel mirino delle critiche nelle ultime settimane è finito anche Bagnaia, reo di qualche caduta di troppo e per molti ritenuto non all’altezza di lottare per il Mondiale. Ma il ds è chiaro sul suo pilota: “Bagnaia è un pilota molto talentuoso, ma è anche un ragazzo dotato di capacità di introspezione e autocritica, caratteristiche che lo hanno portato a trovare la forza per ricominciare a vincere con la squadra. L’incidente tra Quartararo e Aleix Espargaró ha chiaramente facilitato le cose, ma Pecco ha gestito molto bene la gara, finendo davanti a Bezzecchi, che è stata l’altra bella sorpresa di questo weekend”.
Nelle ultime sei gare Bagnaia ha alternato vittorie e cadute. Ed è proprio su questo aspetto che si deve migliorare per rincorrere Fabio Quartararo e Aleix Espargarò: “Credo che la costanza sia ciò che conta oggi. Se guardi la classifica, e se guardi Fabio e Aleix, aggiungono punti in tutti i Gran Premi, sono tra i pochi che non hanno fatto zero fino ad Assen e stanno facendo un lavoro incredibile”. ma manca qualcosa ed è un vero leader. Infatti Ciabatti ricorda: “Abbiamo vinto sei gare su undici, siamo stati in pole otto volte su undici gare, c’è sempre una Ducati in prima fila, sempre una Ducati sul podio e siamo ai vertici del campionato costruttori”. Sì, ma in quello piloti la Rossa non c’è. Ma a Borgo Panigale ci stanno lavorando. Perché il sogno di tornare a eccellere anche tra i piloti dopo 15 anni più forte che mai.