La diffusione dell’intervista integrale aggrava la posizione di Piquet. Oltre ad Hamilton, il brasiliano ha criticato pure Rosberg padre e figlio.
Ormai ha assunto i toni da “caso dell’estate” il discorso fatto da Nelson Piquet nel corso di una video intervista al sito brasiliano Metropoles lo scorso autunno e ora diffusa dal portale Grande Premio. L’epiteto con cui il 69enne definiva Hamilton ha evidentemente agitato gli animi del paddock della F1, soprattutto per la paura delle conseguenze di uno scandalo a sfondo razzista in un momento di rilancio dello sport.
Ma se fino a poche ore fa si sapeva soltanto che il tre volte iridato aveva chiamato il britannico “neguinho” dando il via ad un tam tam di prese di distanza, ora la vicenda si è fatta ancor più fosca, in quanto l’attacco non ha riguardato soltamente l’asso della Mercedes.
Piquet sempre più nei guai: le frasi choc
A precisa domanda sul campionato 1982 vinto da Rosberg, il suocero di Verstappen con il suo cane in braccio, ha replicato: “Com’era Keke come corridore? Faceva schifo. Valeva zero“.
Visibilmente imbarazzato il giornalista ha dapprima fatto silenzio per poi ammettere che certi commenti facevano sorridere.
Una considerazione che probabilmente l’ex driver di Rio de Janeiro nemmeno ha sentito visto che subito dopo ha aggiunto carico estendendo le denigrazioni al figlio Nico. “Si è aggiudicato un titolo, ma solo per via che il n******o stava faticando troppo per tenere il passo e non ce l’ha fatta“, ha sentenziato tra le risatine sue e dell’intervistatore che non sapeva più dove guardare, forse consapevole del caos che certi appunti avrebbero provocato.
Da avvocati del diavolo però ci viene da fare una riflessione. Passi il termine con la N, sempre e comunque da evitare e bandire dal proprio vocabolario, ma perché mai un pilota del calibro di Nelson non dovrebbe poter esprimere liberamente un parere su un suo rivale, sebbene non lusinghiero?
Attendiamo nei prossimi giorni la voce del campione 2016 il quale, notoriamente avvezzo ai social e alla tv, potrebbe avere voglia di dire la sua essendo stato tirato in ballo assieme al padre.