Dramma sfiorato in F1, ecco l’assurda manovra della medical car (VIDEO)

L’auto di sicurezza che assiste, eventualmente, i piloti F1 vittimi di incidenti, stava per ribaltarsi nella chicane Vale di Silverstone. Le immagini sono raccapriccianti.

Una scena che mai dovrebbe essere sponsorizzata dai canali social della Formula 1 è stata persino accompagnata da faccine e dalla scritta “a side wheelie!”, ovvero, letteralmente, una impennata laterale. L’Aston Martin DBX è finita su due ruote, semplicemente per aver spinto più del dovuto in curva. In ogni caso si è dimostrata un’auto poco sicura, nel momento in cui c’è da prestare soccorso e spingere il piede sul gas. È bastato ben poco per perdere aderenza. Per chi non lo sapesse, a bordo di queste vetture c’è sempre un pilota professionista che conosce bene le piste sui cui si svolge il campionato di F1.

F1 (ANSA)
F1 (ANSA)

Il sabato di Silverstone è stato caratterizzato da condizioni di bagnato. Sull’asfalto viscido la vettura inglese, che funge da medical car, si è ritrovata a rischio cappottamento. Il SUV di lusso della casa di Gaydon presenta un motore V8 biturbo di origine Mercedes-AMG da 707 cavalli. Il nome completo dell’auto è DBX707 ed è, per l’appunto, un chiaro riferimento alla cavalleria, accompagnata dalla bellezza di 900 Nm di coppia. Un’auto da prestazioni record, nonostante il peso. Elegante e molto spaziosa negli interni per rispondere alle esigenze di una clientela pretenziosa. L’Aston Martin ha dichiarato l’incredibile velocità di punta di 310 km/m e uno scatto da 0 a 100 orari in 3,3 secondi. Un mostro di potenza, ma come raccontava un noto spot della Pirelli, “la potenza non è nulla senza il controllo”.

Come potrete osservare nelle immagini in basso, la vettura è tutt’altro che stabile in caso di ingresso di curva brioso. I tecnici della casa hanno elaborato alcuni concetti presenti sulle auto sportiva del prestigioso marchio, facente capo al boss Lawrence Stroll, proprietario anche del team di F1. Nella parte frontale del SUV, la mascherina è stata allargata del 27% per offrire un maggiore apporto d’aria al motore. Vistose le minigonne sotto porta e lo spoiler a becco a cui si accordano i sottili fanali. I quattro terminali di scarico donano al posteriore quel tocco di sportività, che lascia l’osservatore abbastanza perplesso. L’auto ha forme classiche, chiaramente l’intento non è quello di trasmettere l’aggressività di un design tagliente come quello della Lamborghini Urus, ma al tempo stesso collide con uno stile pesante, quasi già datato.

L’auto presenta anche un estrattore aerodinamico ampliato, tutte caratteristiche aerodinamiche estreme per limitare la portanza. Ogni cosa è studiata per cercare di far funzionare un concept poco funzionale ad una guida sportiva. La trazione integrale stabilisce, solitamente, una prevalenza alle ruote posteriori, dove l’auto presenta un nuovo differenziale autobloccante a controllo elettronico, ma in caso di aderenza molto bassa può smistare fino al 100% della coppia motrice all’avantreno. I risultati sono visibili, in negativo, in basso in condizioni di bagnato e con un’andatura allegra. È così che un safety si trasforma in un unsafety car, in un mondo sempre più condizionato dalle mode e dalla ricerca spasmodica di compromessi. L’Aston Martin ha ottenuto la possibilità di soppiantare auto ben più consone al lavoro da affrontare in pista, non senza polemiche.

F1, le lamentele dei piloti

La DBX è lunga oltre cinque metri e larga più di due. Un passo di 306 cm e un peso in ordine di marcia di 2245 kg. E’ risultato evidente in un test a Silverstone in condizioni di asfalto viscido che l’auto non può affrontare in modo brioso determinate chicane. Cambi di direzione e curva a 90° non rappresentano il suo campo naturale, ma allo stesso tempo non lo sono neanche le condizioni di fuoristrada vero. Un’auto da quasi 200.000 euro che non è né carne né pesce, come si suole dire.

Il pilota della medical car di F1, Bruno Correia, si è guadagnato il plauso dei fan quando ha fatto un’impennata laterale su due ruote in pista. I canali social hanno riproposto il filmato che, intanto, era già diventato virale, ripreso dagli appassionati sulle tribune. Le reazioni online sono state molto critiche per la DBX. Il passaggio dalla Mercedes all’AM ha portato a tante critiche dei piloti della griglia. In molti hanno espresso alcune critiche sulla velocità della safety car. Max Verstappen e George Russell hanno manifestato il loro pensiero in modo anche abbastanza esplicito sulla Vantage. La SC della casa di Gaydon andrebbe ad una velocità troppo bassa per comandare il gruppo di monoposto F1.

C’è così poca aderenza e anche la safety car guidava così lentamente, era come una tartaruga. Incredibile. Per percorrere 140 [km/h] sul rettilineo posteriore, non c’era un’auto danneggiata, quindi non capisco perché dobbiamo guidare così lentamente. Dobbiamo indagare”. Commenti del genere non hanno creato un buon ritorno di immagine per l’Aston Martin. Verstappen, invece, ha ammesso di sentire la mancanza della vecchia auto di sicurezza. “Sicuramente la safety car Mercedes è più veloce per via dell’aerodinamica, perché questa Aston Martin è davvero lenta. Ha sicuramente bisogno di più grip, perché le nostre gomme erano fredde come una pietra. È piuttosto terribile il modo in cui stiamo guidando dietro la safety car in questo momento”, ha tuonato il campione del mondo. Lawrence Stroll non starà, certamente, facendo i salti di gioia, considerate anche le prestazioni scadenti del suo team, nonostante l’ingaggio di Vettel, nella massima categoria del Motorsport.

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