La casa di Borgo Panigale punta al top anche nel mondo elettrico. Ducati debutterà con la sua MotoE nel 2023. Ecco le caratteristiche del bolide silenzioso.
La Ducati è da anni al vertice della classifica costruttori della MotoGP. Nel Motomondiale la Desmosedici ha scritto recenti e gloriose pagine di storia, vincendo gli ultimi due riconoscimenti iridati. Dopo il trionfo inimitabile con Casey Stoner, la Rossa è tornata a fare la voce grossa con Andrea Dovizioso. Quest’ultimo in coppia con Danilo Petrucci hanno riportato al trionfo la Ducati nel 2020. Il Dovi non ha raggiunto Casey, ma è comunque diventato un icona del marchio. Lo scorso anno i vertici della squadra hanno scelto di premiare la coppia Pramac, Pecco Bagnaia e Jack Miller, per riconfermarsi campioni.
Dopo due annate dove la Ducati ha dimostrato di essere la moto migliore del lotto, l’azienda con sede a Borgo Panigale ha ampliato gli obiettivi. Nel mirino il Mondiale: Gigi Dall’Igna ha svelato il suo compito. Nel 2022 la squadra corse ufficiale insegue la conferma nei costruttori, oltra al titolo piloti con Pecco Bagnaia in MotoGP e, parallelamente, si muove per il debutto dell’avveniristico bolide elettrico in MotoE. Nel 2023 vi sarà spazio per una moto innovativa.
La Dorna ha stabilito due condizioni indispensabili. La moto avrebbe dovuto pesare meno di 257 kg a avrebbe dovuto completare una distanza di gara di almeno sette giri. I tecnici italiani hanno sviluppato una moto elettrica che pesa appena 225 chili, di cui 110 dipendono dalla batteria. Il bolide conta su valori di potenza e coppia massime rispettivamente di 110 kW (150 CV) e 140 Nm, quindi gli ingegneri hanno preferito puntare alla leggerezza piuttosto che solo sulla potenza.
Le prestazioni sono di tutto rispetto, come potrete apprezzare nel filmato del test in basso. La moto raggiunge i 275 km/h. Il pacco batteria offre una capacità di 18 kWh con presa di ricarica da 20 kW integrata nel codone. All’interno di quest’ultimo sono presenti 1.152 celle di forma cilindrica del tipo “21700”. Una tecnologia estrema che è nata dall’esperienza del gruppo nelle gare automobilistiche. L’intero sistema è basato su una tensione di 800V, a pacco batteria completamente carico, per sviluppare al massimo il rendimento del powertrain elettrico. La Ducati MotoE può essere caricata quasi contestualmente al suo ingresso al box e per ricaricarla fino all’80% della sua autonomia sono necessari circa 45 minuti.
MotoE, attesa crescente per Ducati
La casa di Borgo Panigale ha sviluppato una moto alla spina così leggera, anche grazie all’ausilio della fibra di carbonio. Il retrotreno è composto da un forcellone in alluminio dal peso di 4,8 kg con una geometria analoga a quella presente sulla Desmosedici impegnata in MotoGP. Il comparto sospensioni impiega all’avantreno una forcella pressurizzata Öhlins NPX 25/30 con steli rovesciati dal diametro di 43 mm derivata dal componente in uso sulla Superleggera V4, mentre al retrotreno è presente un ammortizzatore Öhlins TTX36 completamente regolabile. L’impianto frenante è fornito da Brembo ed è dimensionato per le richieste specifiche della Ducati MotoE.
Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding, ha presentato la Ducati MotoE con queste parole: “Non ci vediamo come una fabbrica di motociclette, ma come un generatore di illusioni, ci vediamo come qualcuno che offre intrattenimento e quasi magia. Ci godiamo la vita. La bellezza è importante per gli esseri umani, abbiamo un ruolo con la società per promuovere il bellezza”. La moto è, oggettivamente, molto interessante anche nel design. Il look è futuristico con soluzioni che nascono dall’immensa esperienza del gruppo.
“E’ la sorella della MotoGP. Non è la migliore batteria o il miglior motore, ma l’integrazione lo è”, ha spiegato l’AD di Ducati. In fabbrica sperano che il progetto sia vincente e che arrivi al grande pubblico. “Il concetto, come sempre, è sviluppare la tecnologia e portarla in piazza”, ha confermato il boss della Ducati ai microfoni di Marca. Stabilire già una data è complicato perché, allo stesso tempo, a Bologna stanno sperimentando idrogeno o combustibili carbon neutral. Il progetto potrebbe raggiungere la produzione nei prossimi cinque o dieci anni. La tecnologia viaggia ad una velocità impressionante, intanto, il tester Michele Pirro è raggiante per le performance della moto elettrica.
“La prima volta che l’ho guidata ero emozionato. Mi aspettavo fosse diversa per via del peso, le sensazioni sono simili a una MotoGP o una Superbike. Ha più capacità in curva. È la dimostrazione che Ducati è coinvolta nell’innovazione ed eccellenza per essere al top in tutto ciò che fa”, ha analizzato il ducatista. Il progetto della casa di Borgo Panigale si propone di diventare la migliore motocicletta elettrica del mondo. La Ducati ha lanciato la sfida agli altri produttori. “Alcuni elementi potrebbero essere come quelli della MotoGP, ma sono solo di alto livello”, ha chiosato un orgoglioso Claudio Domenicali.