Pecco Bagnaia ha eguagliato uno storico risultato di Valentino Rossi scrivendo un pezzo di storia della MotoGP. Ecco di cosa si tratta.
Il Gran Premio d’Olanda della MotoGP ha consegnato la terza vittoria stagionale a Pecco Bagnaia, che approfittando del ritiro di Fabio Quartararo ha riacceso una flebile speranza di titolo per questa stagione. Il torinese si era già imposto a Jerez de la Frontera ed al Mugello, ma i troppi errori commessi ed alcuni eventi sfortunati lo hanno relegato molto lontano in classifica mondiale.
Bagnaia ad Assen, su una delle piste più difficili dell’intera MotoGP, non a caso chiamata l’università delle due ruote, ha gestito alla grande ogni fase di gara, anche quando stavano cadendo delle insidiose goccioline di pioggia. La gioia di Pecco a fine corsa è stata incontenibile, quasi come se si fosse liberato di un grandissimo peso dopo quanto accaduto tra Barcellona ed il Sachsenring.
Effettivamente, anche dopo la pole position era apparso teso, quasi preoccupato in chiave gara visti gli ultimi precedenti. Pecco ha però risposto alla grandissima, e chissà che la sua maturazione non sia più vicina dopo aver preso ulteriore consapevolezza nei propri mezzi. La doppietta della Ducati serviva anche alla casa di Borgo Panigale, ed il ritiro di Quartararo, come detto, potrebbe riportare il rider torinese in lotta per il mondiale. Tuttavia, il gap resta di ben 66 punti, ma ricordiamo che in questo sport tutto è possibile e la stagione è ancora molto lunga.
MotoGP, Pecco Bagnaia come Valentino Rossi
In questa stagione, Pecco Bagnaia era già riuscito a superare una statistica che aveva raggiunto Valentino Rossi nella sua carriera in MotoGP. In particolare, il tutto era avvenuto in occasione del Gran Premio di Spagna, corso e vinto dopo aver ottenuto la pole position sul tracciato di Jerez de la Frontera.
Per l’alfiere della Ducati si trattava della prima affermazione stagionale e della quinta in MotoGP, ponendo fine ad un inizio di stagione terribile. Il rider torinese avevaottenuto la pole position, il giro veloce e la vittoria, ma ha anche condotto la gara dal primo all’ultimo giro, senza cedere mai la testa della corsa.
Questa è una cosa che avviene raramente nel mondo delle due ruote, e siamo molto più abituati a commentarla in F1. Si tratta del cosiddetto Grand Chelem, e con quello di Jerez de la Frontera era riuscito a superare Valentino Rossi per numero assoluto di quelli conquistati nella sua giovane carriera.
È stato infatti il quinto pilota nella storia della top class a ripetere un Grand Chelem, battendo piloti del calibro di Loris Capirossi, Valentino Rossi e Fabio Quartararo, che nella loro avventura ne hanno ottenuto solo uno. Davanti ci sono Dani Pedrosa con tre, Jorge Lorenzo con cinque, Marc Marquez con otto e Casey Stoner con ben nove.
Dopo il successo del Mugello, Bagnaia si è poi ripetuto ad Assen, con la terza vittoria stagionale, ed è qui che ha agguantato un altro primato del “Dottore” e di altre leggende di questa categoria. Con la vittoria nel Gran Premio d’Olanda, Pecco è entrato nella cerchia dei piloti che sono riusciti ad imporsi sulla stessa pista in tutte e tre le categorie.
Sul tracciato di Assen, il ducatista si era imposto nel 2016 in Moto3 e nel 2018 in Moto2, anno del suo titolo mondiale nella classe di mezzo. Su uno stesso tracciato, il record di colui che ha vinto più volte appartiene a Valentino Rossi, re in otto occasioni sulle piste di Jerez, Mugello, Catalunya, Assen, Sachsenring, Brno, Donington e Jacarepaguá.
Pedrosa è stato padrone a Le Mans, Catalunya, Brno, Sepang, e Valencia, mentre Marquez ci è riuscito al Mugello, Assen, Sachsenring, Misano e Motegi. Tre le affermazioni di Lorenzo in Qatar, Assen e Brno. Casey Stoner ce l’ha fatta una volta a Sepang, così come Andrea Dovizioso a Donington Park, Maverick Vinales a Philip Island e Marco Melandri proprio in Australia.