In una intervista, arrivano parole importanti per Sergio Perez, compagno in Red Bull di un Max Verstappen da sempre “divoratore” di secondi piloti.
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Sergio Perez ha fatto il suo esordio in F1. era il 2011 quando il messicano cominciò la sua prima stagione a bordo di una Sauber, esperienza che in due stagioni lo portò subito alla grande occasione in McLaren, dove però il team dimostrò di non avere pazienza, dirottando il pilota alla Force India. Una esperienza durata sette anni, passando anche per Racing Point, con Sergio che sembrava davvero vivere in un limbo. Ed era strano, viste le grandi potenzialità mostrate ai suoi inizi.
La vittoria a Sakhir nel penultimo appuntamento del 2020, quando il suo futuro in F1 sembrava ormai molto nero, ha cambiato le cose. Infatti per Checo è arrivata la nuova chance in Red Bull, accanto a quel Max Verstappen “divoratore” di compagni di box che sembrava poter avere la meglio facilmente anche di lui. La realtà però è che finora Perez è stato forse uno dei migliori al fianco dell’olandese. E lo dicono i dati: in una stagione e mezza due vittorie, cinque secondi posti e quattro terzi posti.
Perez e gli elogi di gran capo Red Bull
Ad oggi, quando siamo arrivati a metà campionato 2022, il messicano è addirittura in seconda posizione nel Mondiale dietro a Verstappen. E con un successo prestigioso a Monaco che gli ha anche regalato la conferma nel team anglo-austriaco per altre due stagioni. Ma se Christian Horner ne ha sempre tessuto le lodi, chi di solito non ci è andato leggero con lui è il boss Helmut Marko, uno che non ha mai avuto peli sulla lingua e che ha sempre detto la sua.
Parlando di Verstappen, Marko ha parlato anche di coloro che hanno affiancato negli anni l’olandese. E proprio in questo frangente ha speso belle parole per Perez: “In realtà Max è diventato da solo il team leader della Red Bull – ha detto al The Red Bulletin -. Tutti quelli che fanno parte del team con lui hanno già perso in anticipo. Pierre Gasly, ad esempio, è un super pilota, ma nemmeno lui è riuscito a reggere la pressione. Max è veloce su ogni macchina”.
Ed ecco allora arrivare l’elogio: “Ecco perché è perfetto che Sergio Perez sia ora suo compagno di squadra. Checo non cerca di combattere, ma fa del suo meglio. Questo può portare alla vittoria, come la scorsa stagione a Baku – ha sottolineato Marko -. Quei due funzionano davvero bene insieme”.
Marko che poi non ha risparmiato elogi per il suo pupillo Verstappen, ma questo è quasi scontato: “Non mi piace fare paragoni, ma in termini di carattere, etica del lavoro, fiducia in se stessi e carisma direi che assomiglia a Ayrton Senna. Le qualifiche a Jeddah e Abu Dhabi l’anno scorso sono stati i momenti più impressionanti di Max che abbia mai visto. A Jeddah ha fatto bene fino all’ultima curva, sfortunatamente. Ma fino a quella uscita sembrava di un altro pianeta. Era tre-quattro decimi più veloce della concorrenza. L’ingegnere di pista avrebbe potuto rallentarlo, ma la Red Bull non è così e nemmeno Max”.