Charles Leclerc ha parlato nel giovedì di Spielberg, in attesa che si torni in pista per le prime prove libere. Ecco le sue sensazioni.
Il Gran Premio d’Austria potrà dirci molto delle residue ambizioni mondiali di Charles Leclerc e della Ferrari, con il monegasco che è stato letteralmente scippato della vittoria a Silverstone a causa di una strategia suicida. In quel di Silverstone abbiamo visto anche una brutta scena, con Mattia Binotto che è andato ad incontrare il suo pilota appena sceso dalla vettura, mostrandogli l’indice ed intimandogli di calmarsi.
Un fenomeno del genere andrebbe sicuramente preservato, ma quanto è accaduto sin qui fa pensare ben altro. Anche a Monte-Carlo la strategia non ha favorito il monegasco, che nella sua gara di casa aveva conquistato la pole position dominando la prima parte di gara sul bagnato, gestendo il tutto da campione vero e senza commettere errori.
Leclerc ora non avrà un compito facile, e la speranza è che dall’Austria in poi tutto funzioni alla perfezione. Sul tracciato di Spielberg, la Red Bull e Max Verstappen sono i grandi favoriti, con la marea orange che è pronta a spingere il proprio pupillo alla vittoria. La grand efficienza aerodinamica potrebbe dare una bella mano alla RB18, ma la Ferrari vuole essere della partita.
In Gran Bretagna, il Cavallino ha interrotto il digiuno di vittorie che perdurava dal 10 aprile, giorno in cui lo stesso Charles dominò la scena in Australia, facendo il vuoto in classifica mondiale ed approfittando alla grande dei problemi tecnici che stavano colpendo a ripetizione la Red Bull di Verstappen.
Tuttavia, la Ferrari è poi riuscita a rimangiarsi tutto il vantaggio a causa di guasti tecnici ed errori di strategia, regalando buona parte del mondiale al campione in carica. Charles, con una squadra del genere alle sue spalle, dovrà sperare davvero in un miracolo per cercare di riaprire i giochi, visto che il gap dall’olandese è di 43 lunghezze.
Dal 2018 in avanti, Verstappen ha vinto per ben quattro volte nel bel mezzo delle montagne della Stiria, due delle quali lo scorso anno, quando sembrò chiudere definitivamente il mondiale prima del contatto con la Mercedes di Lewis Hamilton avvenuto a Silverstone.
Charles ha ottenuto una splendida pole position nel 2019, anno in cui dominò la corsa per poi essere sverniciato proprio da Super Max a pochi giri dalla fine, a causa dell’eccessivo degrado delle gomme che mise alle corde il monegasco. L’anno dopo, il ferrarista ha regalato emozioni nel primo atto della stagione 2020, chiudendo al secondo posto dietro a Valtteri Bottas, con una monoposto che forse non valeva neanche la zona punti.
Leclerc, ecco il suo commento prima di entrare in pista
Da Silverstone, il giovedì è tornato il Media Day, come avveniva sino allo scorso anno, con i piloti che incontrano regolarmente i giornalisti nel paddock e la conferenza stampa che è stata anticipata rispetto alla prima parte di stagione, nella quale veniva tenuta al venerdì mattina. Charles Leclerc ha parlato alla stampa di quanto accaduto a Silverstone e dei suoi obiettivi per l’Austria, dove vuole riportare al top la Ferrari.
L’ultimo successo della Scuderia modenese in Stiria risale al 2003, quando Michael Schumacher vinse una gara pazzesca nonostante l’incendio sviluppatosi sulla sua Rossa durante il rifornimento. Charles ha tutte le carte in regola per riportare davanti a tutti la vettura di Maranello, ma da ora in poi non è più ammesso neanche il minimo errore. Una nuova vittoria di Max Verstappen e della Red Bull metterebbe la parola fine al mondiale.
Ecco le parole di Leclerc: “Abbiamo bisogno di assicurarci che questo tipo di cose non capitino troppo spesso in stagione, da parte mia è stata difficile da digerire la somma delle delusioni delle ultime cinque gare, più che altro. I problemi di affidabilità e tutto quello che mi è capitato negli ultimi cinque GP non mi hanno permesso di andare a podio“.
“Non è facile per me, ma sono motivato come prima, questo non cambia. Il mio approccio a questo weekend è quello di estrema fiducia perché abbiamo la possibilità disputare un gran fine settimana, e guardando al lungo periodo, credo al titolo come prima. Io sento il supporto del team, non è svanito nelle ultime gare. All’interno della squadra stiamo lavorando per migliorare il più possibile in pista e a livello operativo“.
In seguito, il monegasco ha anche affrontato il discorso relativo ai ruoli nella squadra: “Dopo la gara di Silverstone Binotto era incazzato con me perché ero troppo deluso a seguito del risultato, e lui tentava di risollevarmi il morale. Questo è il motivo per cui mi ha puntato il dito addosso dopo la gara, penso che lui fosse frustrato dal fatto di vedermi sconsolato dopo una grande corsa. D’altra parte però era una reazione comprensibile, lui ha capito la mia delusione per essere finito quarto in una gara in cui ero primo. Giochi di squadra e prima e seconda guida tra me e Carlos? Non sta a me deciderlo, potete chiederlo a Mattia per avere una risposta“.