Dalla Red Bull torna a parlare il consulente Marko, che in tv ha parlato di un particolare segreto del suo team per il GP d’Austria.
Dopo Silverstone, la Formula 1 approda sul circuito del Red Bull Ring per il GP d’Austria. Si tratta di uno dei tracciati più corti del Mondiale e che, nonostante le varie modifiche avvenute nel tempo, il layout della pista vera e propria è rimasto praticamente invariato anche con il passare degli anni. Una pista che, a vederla nel suo sviluppo, non presenta delle criticità particolari ma in realtà, visto che è sviluppata alle pendici di una montagna, ha comunque delle insidie che i piloti non devono per nulla sottovalutare quando la affrontano.
Lungo 4.318 m, il Red Bull Ring è situato tra le Alpi ad una altezza di 660 metri ed è un mix di salite e discese, con pendenze fino al 12%. Pista dunque veloce, severa per il motore e che presenta delle frenate violente. Vista la lunghezza, sono ravvicinate e questo rende difficile il raffreddamento dei freni, anche per la presenza di aria leggermente rarefatta. I piloti dovranno percorrere 71 giri, per un totale di oltre 306 km. E sarà un vero stress per le monoposto.
Qui la Ferrari ha ottenuto più punti e podi di tutti, ma non è la casa che ha ottenuto più vittorie. Anzi. La verità è che negli ultimi anni, da quanto si è tornati in Austria, la Rossa è andata in sofferenza. L’ultimo successo è datato 2003 con Michael Schumacher. Poi è stato un dominio Mercedes-Red Bull, con Max Verstappen che negli ultimi anni ha fatto la voce grossa con 4 successi. Proprio qui nelle scorsa stagioni Hamilton e la sua “compagnia” ha spesso vissuto weekend difficili con diversi problemi al motore, forse dovuti all’altezza del tracciato.
Marko e il segreto del successo Red Bull
Il Gran Premio d’Austria è però importante per Red Bull perché dopo Silverstone è l’altra gara di casa. Inoltre il circuito è stato teatro della prima vittoria motorizzata Honda nel 2019 e quindi ha un valore speciale per la scuderia, oltre che per la casa giapponese.
E a svelare un segreto del team anglo-austriaco è stato uno che di solito non sa stare zitto, ossia Helmut Marko. Un uomo fondamentale all’interno del box Red Bull, che non usa mezzi termini quando si tratta di parlare dei suoi piloti (ultimo caso vedi Sergio Perez), ma capace anche di alimentare polemiche con gli avversari, spesso irritati dal suo atteggiamento di superiorità. E poi è uno che nei confronti della FIA non le manda certamente a dire, quando serve. Insomma uno che quando c’è da parlare, fa sempre rumore.
Alla domanda sul perché Verstappen e la Red Bull siano così forti in Austria, Marko a Servus Tv ha rivelato che sta tutto nel “turbocompressore speciale” della Honda, che funziona particolarmente bene in quota, e proprio sul Red Bull Ring, sviluppato a quota collinare, dà il suo meglio. “È il motore il segreto. E la Honda ha un turbocompressore speciale, che ha un piccolo ma decisivo vantaggio in quota. E anche questo è stato molto importante per noi. Lì abbiamo festeggiato la nostra prima vittoria con il motore Honda. Questo è stato abbastanza cruciale per la cooperazione e soprattutto per l’accordo fino al 2025”.
E proprio in Austria Marko si aspetta che i valori in campo tornino quelli di prima, con la Red Bull davanti a Ferrari e soprattutto Mercedes, che ha meravigliato a Silverstone: “Presumo che sarà di nuovo molto più difficile per loro. Devono alzare la macchina. Nessun problema, sono solo più lenti. La cosa difficile è che ci sono curve molto veloci, curve molto strette, devi frenare due volte da ben oltre i 300 km/h, e trovare il giusto set-up tra grip meccanico e aerodinamico è la cosa fondamentale. Ma come ho detto, Max è il quattro volte vincitore del record qui ed è anche particolarmente motivato. E soprattutto con questa base di fan olandesi sullo sfondo, sarà elettrizzante per lui”.