Tarda ad arrivare l’ufficialità sul futuro di Joan Mir: intanto il manager apre a uno scenario impensabile finora.
Il tempo passa e non c’è ancora traccia della firma di Joan Mir con la Honda. Da tempo l’operazione viene data per sicura, però non si sta concretizzando.
Il due volte campione del mondo potrebbe essere un’ideale innesto per il team ufficiale giapponese, dato che il talento non gli manca ed è sempre stato uno abbastanza costante nei risultati. Non ha l’esplosività e la velocità pura di Marc Marquez, ma ha il potenziale per fare bene ovunque.
Avrebbe voluto rimanere in Suzuki ed era a un passo dal rinnovo del contratto, ma la casa di Hamamatsu ha deciso di lasciare la MotoGP a fine 2022. Nonostante qualche voce su un possibile passaggio in Ducati, smentito dallo stesso team italiano, è sempre stata la Honda la prima opzione per futuro del maiorchino. Ma perché non si firma?
MotoGP, Joan Mir in Honda? Parla il manager Paco Sanchez
Paco Sanchez in un’intervista concessa al canale YouTube TR MotoGP ha risposto in merito ai ritardi nel definire il futuro di Mir in Honda: “Bisogna fare certe domande a Puig. Non so perché rimandi la decisione. Non credo che sia Acosta il motivo, non è pronto per la MotoGP”.
Il manager di Joan, comunque, ribadisce che il pilota maiorchino non teme il fatto di dover condividere il box con Marquez ma c’è anche il rischio di rimanere fuori dalla griglia MotoGP: “Non ha paura di nulla. Sa che Marc guida la Honda da tanti anni, ma sa anche che o firmerà per HRC oppure rimarrà a casa. Non esiste un piano B”.
Sanchez ammette di aver parlato anche con altre squadre prima di concentrarsi unicamente sulla pista Honda: “Prima dell’addio di Suzuki avevo parlato con Jarvis, ma mi ha confermato che Morbidelli ha un contratto anche per l’anno prossimo. Dopo ho parlato con Ciabatti e mi ha detto che non c’era interesse verso Joan perché Ducati ha un’altra filosofia”.
Il manager di Mir spera di giungere al più presto a un’intesa contrattuale con HRC: “Le condizioni economiche di Joan non sono quelle di un rookie, lui è un campione del mondo. Honda è la casa numero 1 del mondo, ma può capitare un momento complicato. Credo che a decidere sia un gruppo di persone che sta valutando tutto”.
Sarebbe davvero un peccato se il maiorchino non riuscisse a trovare una sistemazione in MotoGP per il 2023. Si tratterebbe di qualcosa di clamoroso, speriamo che non si verifichi tale scenario perché Mir merita di essere in griglia.