Il Gran Premio d’Austria di F1 partirà alle ore 15 e c’è il serio rischio che si disputi sotto la pioggia. Ecco le ultime previsioni meteo.
Il mondiale di F1 fa visita in Austria nella giornata odierna, ed alle ore 15 i semafori si spegneranno per l’undicesimo atto della stagione targata 2022. Questo significa che siamo arrivati al giro di boa e che mancano sempre meno gare alla fine del campionato, in barba a chi risponde ai problemi Ferrari affermando che la stagione è ancora lunghissima.
La Sprint Race di ieri ha portato alla luce l’ennesimo dominio della Red Bull di Max Verstappen, che ha letteralmente passeggiato approfittando della sfida fratricida tra Charles Leclerc e Carlos Sainz. Al via, il monegasco ha subito attaccato il campione del mondo in carica della F1, che però lo ha stretto aprendo la porta all’assalto dell’altra Ferrari, all’esterno della prima curva.
Così facendo, il nativo di Madrid ha poi puntato dritto la RB18 di Verstappen. Al solito, lo spagnolo ha peccato di poca aggressività, finendo troppo largo al tornantone Remus e venendo, poco dopo, ripassato da Leclerc stesso. A quel punto, la Red Bull e Super Max hanno fatto il loro mandando immediatamente in temperatura le gomme, cosa che ha consentito al campione del mondo di guadagnare due secondi sulle Ferrari in una manciata di giri.
In seguito, Sainz è andato deciso all’attacco di Leclerc, e tra i due si è assistito ad una battaglia dura e pura. Lo spagnolo è passato all’interno, ma Charles non ha mollato e gli ha permesso di prendere soltanto l’esterno in curva quattro. Da quel momento in poi, il monegasco ha gestito la seconda posizione, mostrando un ottimo passo.
Verstappen ha vinto con meno di due secondi di vantaggio, anche se è apparso sempre in gestione senza voler mai forzare troppo. In tutto ciò c’è però da considerare un aspetto, relativo alla lunghezza della Sprint Race. Si è corso sulla distanza di 23 giri, ovvero, quelli che corrispondono all’ultimo stint di un normale Gran Premio.
Questo significa che le vetture erano piuttosto scariche di carburante, cosa che favorisce la Ferrari. La Red Bull è invece quasi sempre superiore nella prima parte di gara, quella in cui il serbatoio è pieno con pista meno gommata. Ciò significa che quanto visto al sabato va preso con le pinze, perché la durata dell’evento è di ben 71 passaggi, e bisognerà fare di tutto per impedire al figlio di Jos di scappare nelle prime fasi.
Il passo gara messo in mostra da Leclerc fa ben sperare, ma c’è da augurarsi che le gerarchie siano state messe in chiaro per evitare altri duelli assurdi che non fanno di certo il gioco della Scuderia modenese. L’obiettivo, come dichiarato dal monegasco stesso, dev’essere quello di battere Verstappen e non di farsi la guerra in casa, eppure a Maranello sembrano far finta di niente.
F1, ecco le previsioni del meteo per la gara odierna
Il mondiale di F1 è tornato a correre in Austria dal 2014, e da allora non si è mai corso sul bagnato al Red Bull Ring. L’acqua ha pesantemente condizionato le qualifiche nel 2016 e soprattutto al Gran Premio di Stiria del 2020, ma alla domenica c’è sempre stato il sole ed anche un gran caldo.
Questa mattina, Charles Leclerc ha pubblicato una storia sul suo profilo Instagram che mostrava un acquazzone in atto nel paddock, che avrà sicuramente ripulito tutta la gommatura presente in pista, buona notizia per chi, come lui, scatterà dal lato più sporco. Al momento, sembra che il meteo stia andando in miglioramento, ma non sono esclusi altri scrosci nella prima parte di gara.
Secondo “Wheather.com“, la possibilità di pioggia è ora scesa al 31%. La gara di Formula 3 è stata disputata con il bagnato, e se dovesse piovere prima della partenza della F1 non è escluso che i piloti dovranno scendere in pista almeno con le Intermedie. Sono invece scongiurati acquazzoni dalle 15:30 in poi, quando la possibilità di acqua scende vicina allo 0%.
La Ferrari, tanto per dare una statistica, non vince una gara in cui sono state utilizzate gomme Rain dal Gran Premio di Gran Bretagna del 2011 con Fernando Alonso, esattamente 11 anni fa proprio oggi. In seguito, sono state ottenute tre pole position, proprio dallo spagnolo a Silverstone ed in Germania nel 2012 e da Carlos Sainz una settimana fa, ma per il resto non sono arrivati risultati di rilievo.
Il Cavallino non ha di certo bisogno di acqua, visto che in gara come Imola e Monte-Carlo il muretto ne ha combinate di cotte e di crude, andando in confusione come sovente accade. Max Verstappen, che parte dalla pole position, è probabilmente il migliore in queste condizioni, e la Red Bull ha il gran vantaggio di mandare subito in temperatura le gomme. Dunque, è bene, per la Ferrari, che si gareggi con l’asciutto, anche se in questo sport non è mai detta l’ultima parola. Manca ormai pochissimo alla partenza di una corsa che ci dirà moltissimo sul futuro di questa stagione.