In casa Ferrari c’è un clima di estrema tensione per quanto sta accadendo tra Leclerc e Sainz. Ecco le comunicazioni con il muretto.
In Ferrari è il momento delle decisioni importanti, quelle che al pubblico appaiono scontate, ma che il muretto e la gestione di Mattia Binotto sembra voler far passare come complicate e quasi impossibili da prendere. La lotta tra Charles Leclerc e Carlos Sainz è ormai esplosa, con i due piloti separati da soli 12 punti in classifica mondiale, praticamente da un misero quarto posto.
I tanti problemi tecnici e le strategie suicide affibiate al monegasco hanno permesso al suo compagno di squadra di farsi sotto in classifica mondiale, in un duello fratricida che non fa sicuramente il bene della Scuderia modenese. Nella Sprint Race dell’Austria, dopo quanto accaduto a Silverstone, i due hanno continuato a darsi battaglia, con lo spagnolo che ha attaccato Leclerc dopo pochi giri, venendo rispedito in terza posizione poco dopo.
La Red Bull e Max Verstappen ringraziano e volano via, un peccato perché il ritmo della Ferrari era a livello di quello della RB18, anche se il campione del mondo ha avuto tutto il tempo per gestire la situazione. La Scuderia modenese è in difficoltà nella gestione della coppia dei piloti, anche se la situazione sembra molto facile da chiarire visti i valori in campo.
A fine gara, Sainz ha dichiarato in modo spavaldo: “Io sono partito bene. Ho fatto un paio di lotte all’inizio prima con Max in curva 3 e poi con Charles, di nuovo, in curva 3 un pochino più avanti nella gara. E’ stato divertente, ma va bene così. E’ stato divertente come devono essere le gare, forse ho surriscaldato un po’ le gomme, correndo dietro Charles quindi ho dovuto alzare un po’ il piede per recuperare e poi la gara è finita“.
Lo spagnolo ha risposto poi alla domanda relativamente ad un’eventuale cooperazione nella sfida contro Verstappen: “Vedremo, innanzitutto ci sarà bisogno di migliorare un po’ il passo perché Max è sembrato molto forte in partenza. All’inizio della gara piano piano cominciavamo ad avvicinarlo se seguire il suo passo. Domani la gara sarà più lunga e avremo mescole diverse. Quindi tutto può accadere, l’importante è che entrambi saremo in lotta e faremo del nostro meglio per cercare di battere Max“.
Dal canto suo, Leclerc non è andato per il sottile: “Ho avuto una breve sfida con Carlos per la seconda posizione, ma io volevo combattere contro Max per la vittoria. In gara dobbiamo partire bene e cercare di stargli subito addosso per cercare di vincere, ma non sarà facile perché sono molto veloci, anche se io mi trovo bene con la macchina. La sfida con Carlos è stata divertente, ma abbiamo perso davvero troppo tempo e questo non ce lo possiamo minimamente permettere se vogliamo la vittoria assoluta“.
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Il mondo dei social ha inveito contro la gestione di Mattia Binotto, che dopo essere stato elogiato per la costruzione di una macchina competitiva è finito nuovamente nell’occhio del ciclone. La Ferrari ha una vettura molto forte, ma non è possibile compromettere tutto per una sfida che nemmeno dovrebbe esistere tra Charles Leclerc e Carlos Sainz.
Lo spagnolo sarebbe dovuto essere un ottimo gregario, visto che la velocità non gli manca, ma tra l’essere un fenomeno ed un buon pilota c’è una bella differenza. La sensazione è che la Ferrari non stia aiutando Charles, quasi come se il mondiale non interessasse, almeno quello riservato ai piloti.
Leclerc, durante i primi giri, ha chiesto all’ingegnere di fargli sapere quando le gomme fossero pronte per spingere, e proprio in quel momento Sainz ha portato l’attacco. Dopo averlo respinto, il monegasco ha iniziato a fare la differenza, annichilendo nettamente il compagno di squadra che credeva di poterlo battere con facilità.
Sainz, nel frattempo, ha detto al suo ingegnere che Charles stava soffrendo, e la replica dal muretto è stata un semplice “Copy“, ovvero un’affermazione che indica che il tecnico aveva recepito il messaggio. La sensazione è che manchi del tutto la capacità decisionale, come si è visto a Silverstone durante gli ultimi giri quando Leclerc non è stato chiamato ai box.
Ma è possibile che una squadra gloriosa come quella italiana sia in mano a persone così poco capaci di prendere delle decisioni importanti come quella sulle gerarchie interne? I dubbi sono leciti, perché in questo 2022 di follie se ne sono viste fin troppo, quasi da portare a pensar male.
Ovviamente, non è nostra intenzione fomentare complotti o altro, ma è bene riflettere su quanto sta accadendo e su come la gestione di Mattia Binotto e le strategie di Inaki Rueda abbiano ormai quasi del tutto gettato al vento un campionato alla portata. Gli avversari scappano e se la ridono, con Helmut Marko, Super-consulente della Red Bull, che ha ringraziato il Cavallino per la lotta interna. Brutte figure che la Scuderia modenese non può permettersi, anche per una pure e semplice questione di orgoglio.