MotoGP, Yamaha alla ricerca di una svolta: ecco il loro piano

Il team manager Yamaha, Massimo Meregalli, preannuncia una possibile svolta nel box: una notizia che lascia attoniti i fan.

Yamaha potrebbe decidere di dare una svolta alla sua moto come non mai. In passato la filosofia di Iwata ha portato a piccoli cambiamenti di anno in anno. Del resto è nota la lentezza delle azienda giapponesi nell’apportare modifiche, specie in materia di motore. Ma la M1 2022 sembra davvero poco diversa da quella dello scorso anno e ha suscitato la rabbia del suo campione francese Fabio Quartararo.

Fabio Quartararo Yamaha (foto Ansa)
Fabio Quartararo (foto Ansa)

La trattativa per il rinnovo di contratto sembrava potesse fallire, con il pilota di Nizza che chiedeva maggiori garanzie tecniche e più velocità massima da sfruttare sui rettilinei. Impresa impossibile con il congelamento del motore richiesto dal regolamento. D’altro canto la Casa di Iwata ha assunto un ingegnere esterno come Luca Marmorini per lavorare sullo sviluppo del propulsore. Il motore del futuro potrebbe essere non una semplice evoluzione, ma una vera e propria rivoluzione.

Un nuovo motore per la Yamaha

A darne notizia sono alcune frasi pronunciate dal team manager Massimo Meregalli in una intervista concessa ai microfoni del sito ufficiale Motogp.com. Confermato l’arrivo dell’ex ingegnere di F1, potrebbero esserci sviluppi storici, con il passaggio dal motore quattro cilindri in linea ad un concept V4 a 90°. “Stiamo cercando di mettere a frutto la sua esperienza, che ha maturato in Formula 1 con la Ferrari e la Toyota e in MotoGP più recentemente con Aprilia”.

La domanda che tutti si chiedono è se ora la Yamaha passerà al V4, adeguandosi agli altri costruttori. Al momento solo Suzuki adotta il quattro cilindri in linea, ma alla fine di questo campionato lascerà la MotoGP lasciando il marchio dei diapason unico contendente con questo propulsore. “E’ un aspetto su cui gli ingegneri devono riflettere, ma non escludo nulla”, ha aggiunto il team manager Meregalli.

Una svolta che sicuramente richiederà tempo e non è detto possa essere possibile per il prossimo anno. Ma potrebbero lavorarci per il futuro, visto che richiede di ridisegnare l’intera moto, a cominciare da un telaio differente che possa ospitare il nuovo motore. “Quando si passa da una specifica che si conosce molto bene a una nuova di zecca, ci vuole molto tempo per fare esperienza. Prima di prendere questa decisione dovremo essere davvero sicuri”.

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