Le news top della settimana ci permettono di trattare delle ultime novità del mondo auto e delle due ruote. MotoGP in fermento, il render della nuova Alfa Romeo Giulietta e il lavaggio di una sporchissima Ferrari Roma.
I video di Larry Kosilla rappresentano sempre un piacere per gli occhi di qualunque appassionato di motori. Il tecnico dell’officina di AMMO NYC è un maestro nel riportare all’antico splendori modelli di auto iconici, lasciati a marcire per anni nei garage. Stavolta il tecnico newyorkese ha messo le mani su una modernissima Ferrari Roma. L’auto ha percorso pochissimi chilometri, lasciata a per un periodo di sei mesi a prendere polvere, perché il proprietario ha avuto un lavoro da sbrigare all’estero. L’acquirente ha consegnato l’auto italiana, in colore green british racing, allo specialista n.1 della Grande Mela.
La GT di Maranello fu presentata nel 2019 dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e da John Elkann in persona, Presidente della Ferrari. Una vettura magnifica, con linee che riprendono alcuni modelli iconici della casa modenese, come la 250 GT Berlinetta e 250 GTL. La Roma è nata nel Centro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni. Quest’ultimo è stato, come al solito, straordinario nell’esaltare il DNA del Cavallino Rampante con linee pulite. Classicamente bella, l’auto italiana ha ereditato alcuni elementi distintivi delle Monza SP. Il motore è il V8 biturbo Ferrari F154 da 3855 cm³ disposto longitudinalmente in posizione anteriore-centrale, che garantisce una potenza di 620 CV erogati tra i 5750 e 7500 giri/min, con una coppia massima di 760 Nm disponibile tra i 3000 e 5750 giri/min.
L’auto presenta prestazioni da urlo. L’auto scatta da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e da 0 a 200 km/h in 9,3 secondi, raggiungendo una velocità massima di 320 km/h. La trasmissione Getrag, doppia frizione F1 a 8 rapporti, è la stessa della Ferrari SF90 Stradale. Una vettura che meriterebbe di essere trattata con i guanti. Kosilla non si è lasciato scappare l’opportunità di ripulire una vettura che è destinata a diventare un icona del marchio fondato da Enzo Ferrari. Lo specialista newyorkese ha iniziato a pulire la carrozzeria della coupé che si trovata in pessime condizioni. Potete osservare lo stato di degrado dell’auto nel video in questo articolo di approfondimenti. Non vi vogliamo svelare troppo dei diversi passaggi, ma il prima e dopo è assolutamente da togliere il fiato. La vettura è uscita nuova di zecca.
Prime vittime in MotoGP
La classe regina sta cambiando pelle in vista di un 2023 con diverse novità in pista. Il primo grande scossone è arrivato con l’annuncio dell’uscita di scena della Suzuki. La casa giapponese ha deciso di ritirarsi, lasciando spiazzati persino i tecnici della squadra. Un’altra novità riguarda l’accordo del team WithU RNF con l’Aprilia. Dopo quattro annate con la Yamaha, la squadra capitanata dal manager thailandese Razali, ha scelto di puntare sulle moto italiane. Dopo i fasti con podi e vittorie ad opera di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, la squadra negli ultimi due anni è scivolata nella parte bassa della classifica.
Il ritiro di Valentino Rossi è avvenuto proprio nel team satellite della casa di Iwata. Lo scorso anno, con l’uscita di scena del Dottore, ha detto addio anche il main sponsor Petronas. La squadra ha portato degli accorgimenti, passando ad altri sponsor, ma l’organizzazione interna non ha dato i frutti sperati. Andrea Dovizioso, diventato il più esperto della griglia, e Darryn Binder, al debutto assoluto in MotoGP, hanno fatto una tremenda fatica in sella alla M1 del team WithU RNF. Il Dovi non ha trovato il miglior feeling e il suo destino sembra ormai segnato. Razlan Razali non lo porterà con sé in Aprilia, mentre per il sudafricano non vi sono molte alternative.
Il più giovane dei fratelli Binder ha fatto un doppio salto di categoria. Non una brillante idea per un giovane che faceva fatica persino a vincere con regolarità in Moto3. I risultati in top class non sono ancora arrivati, con soli 10 punti conquistati sin qui. Il Dovi non ha fatto di meglio. Razali spera di dare una svolta ad un team sempre più allo sbando. La RS-GP potrebbe rappresentare una opportunità importante in vista del 2023. “So che adesso ci sono più piloti che moto disponibili. Di certo sono nella fascia più bassa della lista, non posso prendermi in giro – ha annunciato Darryn Binder a Speedweek.com – nella pausa estiva spero di capire cosa sta succedendo. Se non ci sarà possibilità in MotoGP, dovrò guardare quali opzioni ho in Moto2. Questa sarebbe la mia prossima priorità”. Cliccate qui per il resto dell’intervista e un approfondimento sul mercato piloti.
Il render della nuova Alfa Romeo Giulietta
Gli alfisti si stanno già sfregando le mani, in attesa di rivedere in strada una nuova Giulietta. La berlina media compatta di segmento C, prodotta dalla casa automobilistica italiana, è uscita fuori produzione nel 2020. Il marchio del Biscione sta attraversando un periodo di rinnovamento, tra esigenze passate e nuove tendenze green. Il brand, facente parte del Gruppo Stellantis, ha iniziato un percorso di rinascita, dopo un periodo molto difficile in termini di vendite. Gli appassionati del marchio di Arese, intanto, hanno ammirato la Stelvio e la Tonale. In arrivo, nel 2023, anche la Brennero. I vertici stanno pensando anche a modelli storici più vicini al DNA Alfa.
Il pensiero fisso è quello di lanciarsi, con convinzione e prepotenza, nell’universo green. Per molti anni FCA è rimasto lontano dalle auto alla spina, ma con la fusione con PSA, l’esigenza è diventata primaria e praticabile. Il numero uno di Alfa Romeo, Jean Philippe Imparato, ha annunciato recentemente che saranno lanciati nuovi modelli per puntare a trovare uno spazio importante a livello internazionale. Il Biscione vorrebbe recuperare una grossa fetta di clientela che si è trovata orfana di modelli top, come la Giulietta. In tanti attendono anche una nuova sportiva, come il Duetto, ma per gli italiani, MiTo e Giulietta hanno rappresentato un sogno.
La Giulietta, disegnata dal Centro Stile Alfa Romeo sotto la supervisione di Lorenzo Ramaciotti, riprendeva molti elementi sportivi presenti sulla esclusivissima 8C Competizione. Le forme tondeggianti e sinuose sono, marcatamente, Alfa. I fari posteriori sono un incrocio tra quelli tondeggianti della MiTo e quelli orizzontali della 147. Come la 147 che andò a sostituire, la berlina compatta venne realizzata sul nuovo telaio di base denominato Compact. La nuova Giulietta potrebbe essere modellata sulla piattaforma STLA Medium, con una versione Quadrifoglio, ma soprattutto una 100% elettrica. I puristi del marchio potrebbero storcere il naso al pensiero di una Giulietta alla spina, ma per tutti i marchi ormai il passaggio all’elettrico è un obbligo senza vie d’uscita.
L’Alfa non vuole rimanere indietro e dal 2025 dovrebbe presentare diverse vetture con batterie agli ioni di litio nel listino. La Giulietta, inoltre, potrebbe essere la prima auto del Biscione ad essere dotata di guida autonoma di livello 3. La tecnologia modernissima dovrebbe coinvolgere anche altri modelli della casa del Biscione, a partire dal prossimo anno. Cliccate qui per dare una occhiata al render della nuova Alfa Romeo Giulietta. L’auto presenta degli elementi distintivi, come i gruppi ottici, presenti anche sugli ultimi SUV del Biscione. Se tutto andrà come dovrebbe andare, ci saranno grandi opportunità di vedere questa nuova versione in strada.