Ai microfoni di Sky Sport, il team principal Binotto conferma la crescita della Ferrari e nonostante l’affidabilità lancia la sfida a Red Bull.
Una sofferenza pura, ma al Red Bull Ring per la Ferrari arriva la seconda vittoria di fila. Di nuovo a casa loro, verrebbe da dire, un segnale importante per la Rossa, che ha finalmente cominciato a fare quello che doveva fare da tempo, ossia rubare punti a una Red Bull che comunque in mano a Max Verstappen sembra essere ancora al momento la più veloce, seppur di poco. La pole e la gara sprint sembravano aver confermato come quello austriaco fosse il circuito ideale per la scuderia anglo-austriaca, quindi la Ferrari doveva davvero inventarsi qualcosa. E alla fine qualcosa è andato decisamente meglio (per una volta) per il team italiano.
Già dalle prime battute si è capito che la Ferrari era più veloce, perché Verstappen non riusciva a fuggire da Leclerc, poi il degrado molto veloce delle gomme ha fatto il resto. La Rossa ha capito di avere la sua chance e ha costantemente mantenuto un vantaggio sulla Red Bull dell’olandese, superata di slancio a ogni pit stop. Il finale sembrava decisamente a favore della casa di Maranello, che poteva chiudere in controllo una doppietta quasi semplice. E invece, ancora una volta, è venuta fuori la fragilità in termini di affidabilità della Ferrari, con Carlos Sainz Jr costretto al ritiro per il motore (ancora un altro) in fumo.
Ma non solo. Perché dopo qualche tornata il brivido per Leclerc, alle prese con un problema molto pericoloso come quello del pedale dell’acceleratore al massimo anche in frenata. Tanta ansia per le ultime tornare, poi l’esplosione di gioia per il monegasco, che dopo cinque gara senza podio ha ritrovato la vittoria e finalmente ha tolto dei punti all’olandese, davanti ai suoi tifosi. La classifica ora dice 38 lunghezze tra Max e Charles, ma la Ferrari, nonostante tutto, può crederci.
Binotto lancia la riscossa Ferrari
“Penso che le cose positive siano tante – ha poi confessato Mattia Binotto ai microfoni di Sky Sport -. Innanzitutto la vittoria, Charles ha fatto una gara fantastica, e con questa sono due vittorie di fila e questo ci lascia ben sperare per le prossime. La squadra ha preparato bene la macchina, ottimo il pit stop, è tutto l’insieme che ha funzionato. E’ questa la parte positiva che ci deve far sorridere”.
Poi però per la Ferrari, come detto, ci sono anche le note dolenti rappresentate dalla rottura sulla monoposto di Sainz: “La doppietta era alla portata, dispiace, non ci siamo riusciti e questo dimostra che non siamo al riparo dai problemi di affidabilità – ha ammesso il team principal della Rossa -. Ora cercheremo di capire e troveremo soluzioni almeno per il breve termine”. E ha aggiunto: “Ci stiamo confrontando con problemi di affidabilità, ma era importante essere performanti su questo aspetto, visto che avremo i motori bloccati nello sviluppo per i prossimi anni. Sistemeremo i problemi di affidabilità, siamo stati sempre capaci di farlo. Ci arriveremo e la base è buona anche per le prossime stagioni“.
Di sicuro a Maranello però hanno anche da che sorridere per la superiorità dimostrata nei confronti di Red Bull in gara, ma Binotto anche qui ha detto: “Non ci aspettavamo questo, avevamo la sensazione dopo la gara Sprint di avere qualcosa di più ma non così tanto. Poi qualcosa può cambiare sempre, abbiamo visto meglio come utilizzare meglio le gomme”. Decisiva poi la tattica adottata dai due piloti Ferrari: “Leclerc ha capito di mettere sotto pressione subito Max, è stata la scelta giusta dovuta a un’analisi del team. E’ la dimostrazione che è stato fatto un buon lavoro. Volevamo differenziare le strategie ma hanno fatto subito quello che dovevano, mettere pressione a Max. Lo abbiamo portato fuori dalla finestra delle due soste, poi però l’amarezza per Sainz”.
Binotto che poi ha voluto ribadire il concetto: “Sono due vittorie di fila, la squadra lavora bene, dobbiamo mantenere la motivazione alta e continueremo per fare così anche nelle prossime gara. Come squadra, comprensione di gomme e tutto, ho visto una crescita. La nostra poi è una macchina bilanciata, che sa essere docile con le gomme, a volte meno bene, quest’anno le vetture però sono talmente vicine che può cambiare tutto in ogni circostanza. A volte siamo in vantaggio noi, a volte loro, noi dobbiamo lavorare per stare sempre davanti“.
Poi la confessione sul finale di Leclerc, alle prese anche lui con problemi sulla sua F1-75: “Ho smesso di guardare la gara, facevo tutt’altro e sentivo solo i tecnici che scandivano i giri alla fine”, ha detto ridendo per lo scampato pericolo.