Il movimento intero della F1 si schiera contro i presunti appassionati, che a Spielberg hanno avuto pessimi comportamenti.
Una brutta figura, è quella che ci ha fatto parte del pubblico che domenica scorsa, sedeva sulle tribune del circuito di Spielberg, il famoso Red Bull Ring. Ma è tutto il movimento che fa un passo indietro, perché in Austria, ci sono stati nel week end, spiacevoli momenti di razzismo. Tra chi ha subito, c’è il pilota stesso, Lewis Hamilton, che da anni combatte il razzismo e per questo, per diverse stagioni ha addirittura chiesto alla Mercedes di poter condurre una monoposto nera.
Addirittura, parte del pubblico avrebbe quasi esultato quando il britannico è andato fuori pista, per inciso, rischiando anche di farsi molto male, come tutti i suoi colleghi quando a quella velocità escono dal circuito. Ovviamente, ad Hamilton è venuta voglia di commentare l’accaduto. L’inglese, lo ha fatto con gran eleganza: “Non dovremmo mai essere felici dell’infortunio o dell’incidente di qualcuno. Non sarebbe dovuto accadere a Silverstone, anche se ovviamente non è stato un incidente, e non sarebbe dovuto accadere qui”, ha detto il pilota Mercedes.
F1, il movimento prende subito le distanze
Sicuramente non poteva tacere la Formula 1, il movimento aveva quanto meno l’obbligo di far presente di sapere degli episodi razzisti accaduti in Austria. Questo, è quanto scritto nel comunicato diffuso a mezzo social, dalla F1: “Siamo stati informati che alcuni tifosi sono stati oggetto di commenti completamente inaccettabili da parte di altri al Gran Premio d’Austria. Prendiamo molto sul serio questi argomenti, ne abbiamo discusso con il promotore e la sicurezza dell’evento, e parleremo con coloro che hanno segnalato gli incidenti. Questo tipo di comportamento è inaccettabile e non sarà tollerato“.
Diversi e tutti da stigmatizzare, i comportamenti avuti da molti tifosi sulle tribune del Red Bull Ring, da quanto si evince anche sui social. Infatti, il caso è scoppiato al punto che in moltissimi hanno scritto dell’argomento sui propri social, tra cui una donna che ha parlato letteralmente di: “Non essersi sentita mai così poco sicura”, quanto al suo passaggio davanti alla marea orange, che dovrebbe essere quella dei tifosi di Verstappen. Che un po’ d’alcool fosse scorso tra i tifosi olandesi domenica, lo si era compreso ed immaginato, ma la ragazza per esempio, ha parlato che loro si sono comportati come se non avessero mai visto una donna. E questo, non è accettabile.
Molto peggio, quello che scrive un’altra ragazza. Guardate cosa racconta, cose da non credere: “Ero come fan di Hamilton nel mezzo dell’onda arancione, ieri un gruppo di cinque fan olandesi di Max mi ha sollevato il vestito e quando li ho affrontati mi hanno detto che nessun fan di Hamilton meritava di essere rispettato”. Tra le scuderie che hanno condannato l’accaduto, ovviamente in prima linea si è messa la Ferrari.
Gli uomini di Maranello, hanno visto la seconda rossa consecutiva superare il traguardo prima di tutte, con un magico Charles Leclerc a Spielberg. Sarà stato il suo portafortuna contro la sfiga che da un po’ lo perseguitava? Torniamo però alla Ferrari. Anche qui a mezzo social, gli italiani fanno sapere che: “Non c’è spazio per abusi verbali o fisici contro nessun gruppo di persone in questo sport. Siamo quindi d’accordo con la Formula 1 nell’affermare che questo comportamento è completamente inaccettabile“.