Il Direttore Generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, ha chiarito il vero obiettivo della Rossa nel 2022. Pecco Bagnaia sarà all’altezza del compito?
La Ducati non si nasconde e, dopo un inizio di annata sotto tono, non vuole porsi limiti nella seconda parte di stagione. La Rossa di Borgo Panigale ha l’opportunità di vincere gare in successione post summer break, avendo, ancora una volta, la migliore moto del lotto. La squadra comanda la classifica costruttori con ampio margine su tutti gli inseguitori, Yamaha in primis. La Ducati dispone di una flotta in pista, con ben 8 moto. La GP22 si è dimostrata un bolide difficile da battere, persino sui tracciati non favorevoli storicamente come Assen.
Il problema della Ducati è sempre la prima guida. Da anni manca un pilota in grado di fare la differenza sin dalle prime battute. Nel 2022 Pecco avrebbe dovuto dimostrare di sapere reggere la pressione. Il comandante torinese si è, però, lamentato dello scarso feeling con la moto e ha tuonato di non essere un tester. Il pilota avrebbe desiderato una moto già pronta all’azione, ma si è ritrovato per le mani un mezzo da sviluppare a piccoli passi, a differenza di Enea Bastianini sulla GP21. Troppi errori hanno condizionato la prima parte di campionato di Pecco che ha fatto degli evidenti passi indietro rispetto allo scorso anno. L’italiano aveva chiuso la scorsa annata con quattro successi negli ultimi sei appuntamenti.
Bagnaia avrebbe dovuto lottare per le vittorie sin dalle prime tappe della stagione, per non ripetere l’errore del 2021. Purtroppo, il centauro ha perso una marea di punti, ritrovandosi nella stessa situazione dello scorso anno. Ora sarà costretto a recuperare ben 66 punti dal leader Quartararo. L’aspetto su cui occorre porre l’attenzione è che il torinese, oltre ad essere dietro al campione del mondo in carica della Yamaha e ad Aleix Espargaró dell’Aprilia, è costretto ad inseguire anche Johann Zarco del team Ducati Pramac. Pecco ha un punto in più, invece, di Enea Bastianini del team Gresini. Pecco avrebbe dovuto essere il primo competitor di Fabio Quartararo per la corona iridata 2022, ma non ha retto la pressione. Alberto Puig, stoccata alla Ducati: volano parole grosse!
Quattro ritiri in undici gare. Tre vittorie, ma anche quattro gare giù dal podio. Una altalena di risultati che non hanno lasciato soddisfatto il management della Ducati. Il suo compagno di squadra, Jack Miller, ha marcato 15 punti in meno di Bagnaia, 91, ed è già stato silurato in KTM nel 2023. La situazione per Bagnaia è degenerata nel Gran Premio di Germania. Il venticinquenne è scivolato, dopo pochi chilometri, e ha dato la colpa alla gomma posteriore della Desmosedici GP-22. Un atteggiamento non proprio maturo, soprattutto per l’evidente frustrazione manifestata ai box. Un pizzico di sfortuna, come con l’incidente con Nakagami, lo ha colpito in un momento fondamentale della stagione.
Scivolato ad oltre 90 punti da Quartararo, prima del Gran Premio d’Olanda, il torinese era sembrato già tagliato fuori, salvo miracoli, dalla lotta al titolo invocata dal team. Il primo miracolo è arrivato, grazie ad un errore clamoroso di Fabio Quartararo. Il francese, sempre impeccabile in sella alla sua M1, ha fatto un errore nelle prime battute, coinvolgendo nel crash anche il suo rivale alla corona, Aleix Espargaró. Il nativo di Nizza dovrà scontare anche una penalità in Inghilterra, in occasione della prossima tappa del mondiale. Pecco ha vinto ad Assen, sfatando un piccolo tabù per la Rossa di Borgo Panigale. Dopo la pausa estiva, però, non dovrebbe più fermarsi per riaprire i giochi.
Ducati, ora o mai più
In caso di doppio zero di Quartararo, il pilota della Yamaha continuerebbe ad essere davanti all’italiano. L’altalena di risultati di Bagnaia lo hanno allontanato dal vertice, tra gare anonime e rovinose cadute. Si ripete sempre lo stesso copione con un errore improvviso di Pecco nei GP, in lotta nelle prime posizioni, nel tentativo di allungare sugli inseguitori. Per questo motivo, in questa delicata stagione, non è mai arrivato secondo o terzo.
Qualche volta PB63 dovrebbe accontentarsi di qualche punticino in meno, per non perdere contattato dalla vetta in classifica. Nuvola rossa o Gofree, inoltre, non ha ancora il miglior feeling con la moto. Sulla GP-21 sembrava in perfetta sintonia, ma sulla moto di quest’anno ha già commesso diversi errori. Ducati ha conquistato otto pole position in 11, con tre vittorie celebrate da Pecco Bagnaia e altre tre da Enea Bastianini alla Desmosedici GP-21. La squadra si avvia a vincere il terzo campionato costruttori consecutivo, ma Gigi Dall’Igna non ha nessuna intenzione di mollare il sogno del mondiale piloti.
In un’intervista a Speedweek, il Direttore Generale di Ducati Corse ha dichiarato: “La situazione non è come vorremmo che fosse. Ad essere onesti, non abbiamo assunto molti top rider. Abbiamo costruito e promosso noi stessi la maggior parte dei piloti nei team dei clienti, questo è diverso da prima. Fondamentalmente, non è il nostro obiettivo avere molti piloti. Quando inizi una carriera in MotoGP con un giovane pilota, non sai cosa succederà. Ma alla fine siamo abbastanza contenti dei risultati raggiunti dai nostri talenti. Questa è la realtà. Abbiamo più di un top rider al momento. Questo è sempre stato il nostro obiettivo. I molti piloti non sono il vero problema”.
In passato solo Casey Stoner ha festeggiato un titolo nel 2007 in Ducati. Dall’Igna ha dichiarato: “La cosa più importante è avere una moto competitiva – il reporter ha aggiunto che vincere il campionato piloti però è ancora più importante – si questa è la cosa più importante, giusto. Ma normalmente devi prima costruire la moto giusta prima di poter vincere il campionato piloti. Non sai mai cosa accadrà. Il nostro obiettivo è provare tutto fino all’ultima gara. Lo faremo, senza dubbio”. Un messaggio chiarissimo per un tecnico che vorrebbe togliersi la soddisfazione di aggiudicarsi entrambi i riconoscimenti iridati nel 2022. Il lavoro portato avanti dal geniale ingegnere italiano è sotto gli occhi di tutti. La Rossa è il mezzo più desiderato dai piloti della MotoGP. Ora occorre mettere a terra un potenziale vastissimo, conquistando entrambi i mondiali.