La Red Bull ha patito un’inattesa sconfitta sulla propria pista di casa, dove ha dominato la Ferrari di Charles Leclerc. Parte la riscossa.
In casa Red Bull ci si leccano le ferite dopo la sconfitta interna patita domenica scorsa al Gran Premio d’Austria. Era tutta pronta la festa per l’ennesima vittoria di Max Verstappen a Spielberg, ma a ricacciare indietro l’urlo di gioia dei tifosi orange ci ha pensato Charles Leclerc, che al volante di una Ferrari nettamente superiore ha trionfato senza lasciare scampo alla concorrenza.
Sergio Perez è stato addirittura costretto al ritiro, ma nel suo caso non c’entra l’affidabilità. Il messicano è stato fermato da un contatto con George Russell, e c’è da dire che tutto ciò ha dato modo alla Ferrari di tamponare i guai visto il contemporeneo ritiro di Carlos Sainz, perdendo meno punti nel mondiale costruttori.
Checo si è fermato per la terza volta nelle ultime due gare dopo il guasto al cambio del Canada, perdendo, di fatto, ogni residua velleità di lottare per il titolo mondiale. Il messicano ora dovrà sperare in un qualche miracolo se vorrà rientrare in lizza, ma la Red Bull ha ben chiare le gerarchie.
La RB18 è una gran macchina, ma all’estero sembrano credere che la Ferrari sia nettamente superiore. La Rossa ha guadagnato tantissimo in termini di velocità di punta con le modifiche apportate all’ala posteriore, le quali hanno ridotto il gran vantaggio del team di Milton Keynes sui rettilinei. Ora servirà migliorare l’affidabilità, che comunque tiene in allarme tantissimi team tranne la Mercedes, praticamente l’unica squadra a non essersi mai fermata per problemi meccanici durante questa annata. Le prossime gare daranno maggiori indicazioni.
Red Bull, ecco il piano di sviluppi
In casa Red Bull si parla già di ulteriori sviluppi, con il Budget Cap che ormai è passato in cavalleria, soprattutto dopo l’aumento del 3% concesso alle squadre, ufficialmente per motivi legati all’inflazione che ha colpito il mondo dell’economia, e che ha avuto anche un forte impatto sulle spese dei vari team.
Gli sviluppi partiranno sin dalla Francia, con la Red Bull che andrà a rivedere la parte inferiore del fondo. Il successivo, grande pacchetto di aggiornamenti che verrà portato sulla RB18 è previsto per il Gran Premio d’Olanda, in programma sulla pista di Zandvoort per il 4 di settembre. La gara verrà disputata a casa di Max Verstappen davanti alla platea orange, nella speranza che si ripeta il successo dello scorso anno.
Lo sviluppo riguarderà, secondo quanto riportato da “RacingNews365“, la zona delle pance, meglio chiamati sidepod nella F1 moderna. Come sempre accade, per gli appuntamenti di Spa-Francorchamps e Monza, le piste più veloci del mondiale, si studierà uno specifico pacchetto aerodinamico, incentrato sulla ricerca della massima top speed.
Il team di Milton Keynes sta studiando le soluzioni che meglio potrebbero adattarsi a queste piste, dove storicamente non si è mai adattata alla grande. A Monza, l’ultima vittoria degli uomini di Christian Horner risale al 2013 con Sebastian Vettel, e l’unica altra affermazione è del 2011, sempre grazie al quattro volte campione del mondo. Verstappen ha trionfato a Spa-Francorchamps lo scorso anno, in una gara che non si è mai disputata per via della pioggia.
In precedenza, solo Seb e Daniel Ricciardo avevano portato gli anglo-austriaci davanti a tutti in Belgio, nel 2011, 2013 e 2014. Quest’anno però, Adrian Newey ha cambiato la propria filosofia, decidendo di puntare maggiormente sull’efficienza aerodinamica, preferendo, dunque, puntare su delle velocità massime maggiori, a discapito del carico.
La Ferrari è infatti la vettura migliore in termini di percorrenza nelle curve medio-lente, e con l’ala posteriore porta tra Montreal e Silverstone sembra aver chiuso il gap anche sugli allunghi. A Maranello stanno lavorando bene, ma contro un avversario del genere è vietato rilassarsi ed occorre continuare a spingere.