Bagnaia ne ha per tutti e parla anche di Quartararo: che risposta ai critici

Pecco Bagnaia deve compiere uno step mentale per puntare al titolo mondiale, ma esclude di rivolgersi ad uno psicologo dello sport.

Pecco Bagnaia ha chiuso la prima parte della stagione 2022 al 4° posto con un distacco di 66 punti dal leader Fabio Quartararo. Tre vittorie nelle prime undici gare, ma anche quattro errori che pesano come un macigno sulla classifica e sulle speranze di correre per il titolo iridato. Sulla caduta in Catalunya, dove è stato atterrato alla partenza da Taka Nakagami, non ha nessuna colpa, ma sulle altre sì.

Bagnaia (ANSA)
Bagnaia (ANSA)

Il gap di 66 punti è presto spiegato se si contano gli zeri, perché la Ducati GP22 sta dimostrando di essere forse la moto più completa e affidabile in questo momento. Ma serve un pilota dal punto di vista mentale forte e solido, ciò che in realtà sta un po’ mancando al vice campione torinese. Lo zero nel GP di Le Mans la dice lunga sull’importanza del fattore psicologico, quando è caduto poco dopo il sorpasso di Enea Bastianini. Ma da questi errori bisognerà trarre le necessarie contromosse.

Pecco Bagnaia e lo step psicologico

In una intervista a Speedweek.com Pecco Bagnaia esclude di voler ricorrere in questo momento ad un psicologo dello sport, come hanno fatto diversi suoi colleghi, compresi Quartararo e Rins. Per adesso il pilota Ducati sente di potercela fare da solo, magari con il sostegno di amici, familiari e del suo team: “In questo momento non credo di aver bisogno di quell’aiuto. Ma se in futuro ci saranno problemi che non posso risolvere da solo, non lo escludo. Devi essere sempre aperto a tutto”.

Bagnaia ha la giusta dose di umiltà per ammettere che il diretto avversario per il titolo mondiale, Fabio Quartararo, ha effettivamente qualcosa in più. “Credo che la sincerità sia importante. E penso anche che Fabio sia un pilota più completo di me. Sto lavorando per stare meglio. Ma è chiaro che mi manca ancora qualcosa per essere un contendente al titolo al 100%. Fabio è attualmente l’unico pilota così costante e veloce. Se voglio vincere il titolo devo seguire questa strada”.

Le speranze iridate non sono tramontate, con nove gare ancora da disputare tutto può accadere. Inoltre l’obiettivo di Pecco è vincere quante più gare possibili e poi tirare le somme alla fine. “L’atteggiamento rimane sempre lo stesso… Non solo quest’anno, ma anche per il futuro. Perché dopo questa stagione ho ancora un contratto biennale con la Ducati e abbiamo lo stesso obiettivo”.

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