Helmut Marko, Super-consulente di Red Bull F1, ha parlato del rapporto che c’era tra Verstappen e Sainz ai tempi della Toro Rosso.
Il debutto in F1 di Max Verstappen e Carlos Sainz avvenne nel medesimo anno, vale a dire il 2015. I due giovani talenti del vivaio Red Bull scesero in pista sulla Toro Rosso, junior team della squadra gestita da Christian Horner, che in passato aveva già lanciato Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo, all’epoca pilota di punta della casamadre.
I due furono protagonisti di una buona stagione, con Super Max che era ancora minorenne, avendo esordito a 17 anni e mezzo. Le schermaglie non mancarono, e molte volte a Sainz venne intimato di far passare Verstappen e viceversa per ragioni di ordini di squadra, non senza malcontenti da parte dei due piloti.
Il figlio di Jos e quello del due volte campione del mondo rally vennero quasi a contatto durante il Gran Premio d’Australia del 2016, quando l’olandese tentò un attacco piuttosto improbabile al compagno di squadra, finendo in testacoda e danneggiando la propria monoposto.
Attualmente, Super Max e Carlitos corrono per i due team di punta in F1, vale a dire la Red Bull e la Ferrari, le quali si stanno giocando il titolo mondiale. L’orange è già campione del mondo, mentre Sainz sta cercando di emerge ed in Gran Bretagna ha festeggiato la sua prima pole position in carriera, seguita anche dalla prima vittoria.
C’e da dire che da quel Gran Premio d’Australia del 2015 entrambi hanno fatto la loro strada, anche se in modi diversi. Verstappen è stato messo sulla Red Bull dal GP di Spagna del 2016, rimpiazzando Daniil Kvyat che fu retrocesso in Toro Rosso. L’olandese, da lì in poi, ha iniziato un percorso ricco di alti e bassi, con prestazioni da fenomeno alternate ad errori grossolani, ma alla fine lo strepitoso talento ha avuto la meglio.
Molto più difficile la gavetta di Carlitos, che a metà del 2017 aveva capito che le strade per la Red Bull si erano ormai chiuse del tutto. Lo spagnolo decise dunque di trasferirsi in Renault, dove gareggiò al fianco di Nico Hulkenberg per un anno e mezzo. In seguito, nel 2019, fu la volta del passaggio alla McLaren, affiancato da Lando Norris.
Grazie a questa giovane coppia, il team di Woking è letteralmente rinato dopo anni di purgatorio, con il nativo di Madrid che ottenne il suo primo podio in quella stagione, chiudendo terzo in Brasile dopo essere partito dall’ultima posizione. Le sue ottime prestazioni convinsero la Ferrari a puntare su di lui, silurando Sebastian Vettel per il 2021, con il passaggio a Maranello che fu annunciato durante il primo lockdown del 2020.
La stagione d’esordio di Sainz con la Scuderia modenese è stata eccezionale, e lo ha visto battere addirittura Charles Leclerc nel confronto interno alla squadra di Mattia Binotto. Il 2022 è stato invece ricco di alti e bassi, ma pian piano lo spagnolo si sta adattando alla F1-75 ed i risultati iniziano a vedersi.
F1, Helmut Marko rivela i problemi tra Verstappen e Sainz
Come detto, Max Verstappen e Carlos Sainz esordirono assieme in F1 sulla Toro Rosso, nell’ormai remoto 2015. Da quel momento in poi, di acqua sotto ai ponti ne è passata davvero tanta, e c’è da dire che i risultati si vedono tutti. Helmut Marko, colui che puntò su questa coppia di piloti, ha rivelato in un’intervista riportata da “AS” i forti contrasti che si verificarono tra i due.
“Max è un campione che ha ricevuto molti strumenti da suo padre, ed ora è molto più rilassato. Vincere un titolo ti regala più stabilità anche dal punto di vista mentale. Lui è un talento strepitoso in questa generazione e la cosa che mi piace di lui è il fatto di dire sempre ciò che pensa“.
Marko ha poi commentato la carriera di Sainz, che inizialmente era uno dei ragazzi di punta del programma Red Bull per l’approdo in F1: “Carlos era uno dei migliori piloti, quasi al livello di Max. Tuttavia, in Toro Rosso l’atmosfera era diventata davvero tossica, non vedevamo come avremmo potuto trattenere Carlos con noi“.
L’ex pilota austriaco ha speso qualche parola anche per Sebastian Vettel e Sergio Perez, ovvero il campione del mondo di ieri ed il gregario di lusso per l’epoca attuale: “Seb ha sfruttato al massimo tutte le potenzialità tecniche che gli abbiamo offerto in quel periodo. Era bravissimo a non sbagliare nulla, agiva alla perfezione ogni volta che andava in pista“.
“Checo ha guadagnato molta fiducia dopo la sua prima vittoria, ma poi ha incontrato Max e sono arrivati i primi dubbi, perché non è mai facile quando hai davanti un pilota come lui, un talento eccezionale. Poco a poco però, è riuscito a migliorare ed a credere nei propri mezzi. Non ho dubbi sul fatto che, senza di lui, Verstappen non sarebbe diventato campione lo scorso anno. Lavoriamo molto bene tutti insieme, siamo una gran bella squadra e vogliamo migliorare sempre di più per vincere ancora“.