La Red Bull e la Ferrari stanno battagliando sul filo del rasoio in questa stagione di F1. Christian Horner anticipa una problematica.
La stagione di F1 targato 2022 sta regalando tanto spettacolo, e c’è da dire che la Ferrari sta facendo di tutto per tenere aperti i conti. La Red Bull e Max Verstappen sembravano in grado di poter chiudere il campionato dopo la serie di vittorie consecutive, culminate con l’affermazione in Canada davanti a Carlos Sainz.
Nella settimana tra Silverstone e Spielberg invece, la Scuderia modenese ha risposto presente, con lo spagnolo che ha portato a casa il Gran Premio di Gran Bretagna, seguito da Charles Leclerc che ha vinto a casa Red Bull. Il gap è così calato da 49 a 38 punti in classifica, con la F1-75 che è ora tornata la macchina da battere.
C’è ovviamente da sistemare il nodo affidabilità, che ha costretto Carlitos allo stop anche domenica scorsa, impedendo alla Ferrari di portare a casa una facile doppietta. La power unit del Cavallino, il famoso Superfast di cui si parla sin dallo scorso anno, si sta dimostrando molto performante, ma allo stesso tempo fin troppo fragile.
Leclerc ha perso due vittorie sicure, in Spagna ed in Azerbaijan, a causa dell’esplosione dell’unità propulsiva, che in Austria lo ha risparmiato a discapito di Sainz. In tutto questo, Verstappen non si ritira dal Gran Premio d’Australia, e da quel momento in poi è finito fuori dal podio solo a Silverstone, dove è giunto settimo a causa di un problema al fondo.
Il campione del mondo della F1 sa perfettamente che l’avversaria è molto veloce, ma c’è da dire che il team di Milton Keynes si è dimostrato più squadra sino a questo momento. Nelle fasi più complesse, come sotto la pioggia di Monte-Carlo, il muretto dei “bibitari” è stato perfetto, mentre la Ferrari si è spesso persa in un bicchiere d’acqua.
Gli errori di strategia sono costati due vittorie al Cavallino ed al monegasco, che avrebbe seriamente potuto vincere quasi tutti gli appuntamenti se le cose fossero andate nel modo giusto. La Scuderia modenese ha tantissimi rimpianti, ma il tempo per recuperare non manca di certo visto quanto fatto vedere in Austria, dove la superiorità sulla concorrenza è stata piuttosto marcata.
Il prossimo Gran Premio è previsto per domenica prossima in Francia, su un tracciato che, almeno sulla carta, dovrebbe sorridere alla Rossa. Lo stesso discorso è valido per l’Ungheria, dove si scenderà in pista la settimana dopo. La Ferrari si giocherà davvero tutto prima della pausa estiva, ma al Paul Ricard ci saranno ben due variabili in più da considerare. Una è il caldo, che sarà fortissimo e che potrebbe mettere in crisi macchine e piloti. Anche quello dei track limits sarà un tema che terrà banco, anche alla luce di quanto avvenuto in Austria.
F1, Horner prevede guai con i track limits
Il Gran Premio d’Austria è stato bellissimo, così come la gran parte delle gare che queste nuove F1 ad effetto suolo ci hanno regalato. Al Red Bull Ring sono state tantissime le penalizzazioni, che hanno colpito Lando Norris, Pierre Gasly, Guanyu Zhou e Sebastian Vettel, puniti con cinque secondi aggiunti al pit-stop che sicuramente hanno influenzato i loro risultati finali.
Lewis Hamilton si è preso una bandiera bianco-nera, così come la gran parte dei piloti presenti in pista. Come abbiamo detto tante volte, tutto questo non ha alcun senso, dal momento che coloro che sono impegnati in pista hanno dovuto guidare prendendosi meno rischi per stare nelle regole.
Il tema dei limiti della pista viene più o meno chiacchierato a seconda della pista e delle decisioni dei commissari di pista, che a volte decidono di applicare regole più ferree. Viste le ampie via di fuga che ci sono al Paul Ricard, dove la ghiaia non esiste, Christian Horner prevede che ci saranno problemi anche al Gran Premio di Francia, come ha dichiarato in un’intervista concessa a “RacingNews365“.
“Una pista come quella del Red Bull Ring porta i piloti ad attaccare le curve, a sfruttare i limiti della pista e questo è un problema quando ci sono regole così dure. Il problema si ripeterà e sarà molto più grande in Francia, dove ci sono vie di fuga molto più larghe, che ti portano a sfruttare al massimo la pista anche ben oltre i cordoli. Ci sono ettari di asfalto accanto alla pista, i piloti vengono praticamente invitati ad andare larghi“.
Il team principal della Red Bull ha concluso dicendo che le regole sono molto discutibile, mentre Max Verstappen aveva detto che tutto ciò sembrava davvero uno scherzo e che non fosse accettabile per una categoria come la F1, dove il pilota dovrebbe andare sempre al massimo. Pierre Gasly, uno di coloro che sono stati penalizzati in Austria, ha invece accettato la sentenza dei commissari, affermando che le regole sono uguali per tutti e che lui ha sbagliato a non essere rimasto in pista. In Francia ci sarà da riflettere su tutto questo per evitare altri scivoloni.