F1, nel 2023 cambierà tutto: nuova rivoluzione sulle monoposto

La F1 ad effetto suolo subirà ulteriori modifiche nella prossima stagione. Ecco dove cambieranno le monoposto del Circus tra pochi mesi.

Come ormai è ben chiaro, la F1 ha affrontato la rivoluzione regolamentare più grande della sua storia in questa stagione. Il Circus si è totalmente reinventato, nel tentativo di cambiare una situazione di monotonia venutasi a creare con il dominio Mercedes. La Red Bull, proprio prima della rivoluzione tecnica, era riuscita a vincere il mondiale piloti con Max Verstappen, che proprio all’ultimissima gara dello scorso ciclo regolamentari ha tolto al team di Brackley l’imbattibilità, sconfiggendo Lewis Hamilton.

F1 (ANSA)
F1 (ANSA)

Le nuove regole erano state presentate nell’ottobre del 2019, ed il primo obiettivo era quello di farle esordire nel 2021, ma la situazione legata al Covid-19 ha poi sconvolto del tutto i piani di squadre ed organizzatori. C’è da dire che su queste nuove vetture, sin dal loro debutto, ci sono stati pareri decisamente contrastanti. C’è chi le gradisce e che crede che abbiano migliorato lo spettacolo, mentre altri le hanno totalmente bocciate.

Rispetto allo scorso anno c’è da dire che abbiamo visto un’impressionante diversità progettuale, con idee originali ed altre comunque interessanti. Va detto che, come avviene di solito, due-tre vetture hanno fatto scuola, in particolar modo la Red Bull già copiata da Aston Martin e Williams nella zona delle pance. Man mano, andando avanti nel tempo, saranno sempre di più le vetture che si somiglieranno, ma c’era da aspettarselo.

Le F1 ad effetto suolo hanno comunque il problema del peso. La monoposto, senza pilota e senza carburante, pesa ben 798 kg (con la Red Bull che, ad esempio, è circa 10 kg sopra il peso minimo), ed anche altre squadre lo hanno superato nettamente. Questo significa che ad inizio gara, con pilota e carburante al massimo, arrivano anche ben oltre i 900.

La monoposto della massima formula deve essere agile e scattante, e non può reggersi su quelle misure. Va detto che le prestazioni sono comunque eccellenti, perché i tempi non sono poi così troppo lontani rispetto alla vecchia generazione, ma il problema del peso e delle misure è ormai noto da troppi anni.

Invece che intervenire in quella direzione, sembra che all’organizzazione non interessi poco o nulla. In realtà, ci sarebbe da sistemare questa problematica, per permettere anche una maggior frequenza dei duelli. Come abbiamo visto, con queste auto è più facile stare vicini nei tratti misti, ma c’è da dire che senza il DRS il sorpasso è una vera e propria utopia.

Uno degli obiettivi era proprio quello di permettere i sorpassi senza il dispositivo dell’ala posteriore mobile da aprire in caso di attacco, ma si è visto sin da Imola che la cosa non era fattibile. Uno dei grandi problemi di queste auto è il porpoising, ovvero il saltellamento in rettilineo che tanto ha dato fastidio alle squadre. La cosa sembra stia andando in fase di risoluzione, ma la FIA vuole vederci chiaro per il futuro.

F1, ecco come cambieranno le nuove macchine

La Federazione Internazionale ha deciso che le nuove F1 andranno modificate nel 2023, vale a dire la seconda stagione di questo ciclo tecnico. La prima modifica, secondo quanto riportato da “Motorsport.com” entrerà in vigore dal Gran Premio del Belgio di fine agosto, quando sarà finalmente attiva la TD39, la nuova direttiva tecnica sui fondi della quale tanto si è parlato in questi mesi.

Non sarà più permesso agli skid block di rientrare nella tavola del fondo, cosa che andava a limitarne il consumo durante l’attività in pista, e questa è una cosa che potrebbe danneggiare e non poco Ferrari e Red Bull. Il cambiamento più grande riguarderà però la progettazione delle F1 targate 2023, ovvero quelle che verranno svelate dalle squadre tra qualche mese.

Sembra però, che quello che verrà modificato è stato imposto dalla FIA e che non ci sia stata comunione tra le parti, ovvero tra le varie squadre che hanno partecipato alle tante riunioni tenutesi per discutere di futuro. Le parti che cambieranno il prossimo anno saranno fondamentalmente tre.

Il bordo di uscita laterale del marciapiede andrà rialzato di circa 25 mm in confronto a questa stagione, mentre il canale Venturi andrà sollevato nella zona tra fondo e diffusore, quindi a fine vettura. Questa è la parte della macchina dove nasce il maggior numero del carico aerodinamico, per cui si potrebbe trattare di un cambiamento non di pochissimo conto, specialmente per chi conta molto sul far lavorare bene quella zona per andar forte.

Sarà concesso l’utilizzo di una paratia verticale nella zona del profilo estrattore, ma sempre con l’obiettivo di combattere i saltellamenti. Tutto ciò che sta accadendo è ovviamente nocivo per il lato sportivo, perché il porpoising sta man mano svanendo ed è chiaro che l’unico obiettivo è quello di rallentare Ferrari e Red Bull.

I due top team hanno lavorato meglio degli altri, scombinando i piani degli organizzatori che pensavano di poter godersi un mondiale equilibrato, con almeno tre o quattro squadre in battaglia per il titolo. I prossimi mesi saranno infuocati e già dal Belgio potremo saggiare le prime novità tecniche.

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