La Mercedes, di fronte ad una scelta, ha sfavorito George Russell in Austria: ecco come mai è successo tutto questo.
Lavoro difficile, quello di team manager delle scuderie di Formula 1. I piloti da gestire, sono soltanto due, ma il che, li rende quasi protagonisti di uno sport individuale, anche se poi, non è così. Ogni pilota bada a sé ed ai suoi successi, ma tante volte, all’interno del team c’è da fare una scelta e quella scelta farà arrabbiare qualcuno. Non a caso, la scorsa settimana è stata quella dell’attacco di Sergio Perez che dice che Verstappen è il favorito della Red Bull.
Si fanno scelte in alcuni momenti, ma non è sempre come crede chi le “subisce”. Horner ha subito smentito le illazioni di Perez, poche settimane fa in Ferrari, fu spiegato che anche se Leclerc è il più vicino alla vittoria del campionato, fu deciso di far fermare solo Sainz per una questione di circostanze. Ed ora, ci è finita dentro anche la Mercedes.
George Russell è ancora trattato da ‘secondo’
Probabilmente, da qualche parte in F1, conta ancora il nome che porti scritto sul casco. Altrimenti, almeno stavolta, non si spiega la strategia della scuderia tedesca, con sede sportiva a Brackley. Ad oggi, nella famiglia Mercedes, non dovrebbe esserci un vero e proprio pilota primario, anche perché George Russell e Lewis Hamilton, sono quasi a pari punti in classifica, ma a dirla tutta, chi ne ha di più è il classe ’98.
Ne aveva ancora di più di distacco, Russell dal proprio compagno di scuderia, prima della Gara di Spielberg, dove, come detto, probabilmente per una volta si è data priorità al nome. Dopo gli incidenti alle Qualifiche infatti, la scuderia poteva montare solo un’ala posteriore, questa, è stata montata sulla vettura di Hamilton. A speedweek.com, di domande a tal proposito, ne sono arrivate tante, così che Mike Elliott, direttore tecnico del team, si è sentito in dovere di rispondere.
“È vero che avevamo solo un’ala dell’ultima versione disponibile, perché negli incidenti precedenti due si erano rotte”, ha spiegato Elliott. Il britannico però, deve qualche spiegazione in più e così, ammette: “La decisione di dare l’ultima delle nuove ali ad Hamilton si basa sulla considerazione che Lewis ha dovuto recuperare più posizioni perché è andato in nona posizione, ma Russell era in quarta. Pertanto, George ha ricevuto un’ala, che non era certamente l’ideale perché generava più carico aerodinamico di quanto sia necessario per la pista in Austria”. Menomale che gli aggiornamenti che faranno volare le Mercedes in Francia però, saranno a disposizione di entrambi i piloti. Anche perché stavolta, a Russell potrebbe venir voglia di farsi sentire.