La Ferrari si giocherà tutto tra Francia ed Ungheria, e sulla F1-75 è pronto l’arrivo di una nuova grande novità per vincere di nuovo.
Quella che stiamo vedendo in questa torrida estate 2022 è una Ferrari d’attacco, che vuole chiudere il gap dalla Red Bull in classifica mondiale. Dopo un brillante inizio di stagione in cui Charles Leclerc era andato in fuga mondiale, il Cavallino si era perso in un bicchier d’acqua, cedendo la leadership iridata a Max Verstappen a causa di problemi di affidabilità e grossolani errori di strategia.
Le tattiche sono un problema che, almeno sulla carta, dovrebbe essere più facilmente risolvibile, in quanto è il fattore umano che può fare la differenza. In Austria, ad esempio, il muretto è stato perfetto, non abboccando alla sosta anticipata del campione del mondo, che si è dovuto inventare qualcosa visto l’eccessivo degrado delle gomme.
Più complesso è il guaio legato all’affidabilità della power unit Ferrari, che per ben tre volte ha già ceduto in gara in questa stagione. Il primo guasto si è verificato in Spagna, mentre Leclerc stava dominando la scena sul tracciato di Barcellona. La stessa cosa, e sempre quando Charles era in testa agevolmente, è capitata a Baku, per poi colpire Carlos Sainz in Austria.
Dopo il problema in Azerbaijan, il Cavallino non aveva patito guai in Canada ed in Gran Bretagna, completando le gare con entrambe le macchine. Proprio per questo motivo, c’era stata l’illusione generale che la F1-75 avesse risolto i propri inconvenienti tecnici, ma a Spielberg tutto si è ripresentato.
Sulla Rossa di Carlitos, come ben si evince dalle immagini, è davvero esploso tutto, ed in Francia arriverà, con ogni probabilità, la prima penalità in griglia. Leclerc l’ha già scontata a Montreal avendo deliberato la quarta unità, mentre per Sainz la situazione è ancora in divenire.
Da quanto si è appreso in questi giorni infatti, pare che la power unit che ha ceduto in Austria fosse la numero due e non quella successiva montata a Silverstone. La Scuderia modenese starebbe comunque valutando di andare in penalità per poter poi sfruttare praticamente due motori freschi sulle velocissime piste di Spa-Francorchamps e Monza che apriranno l’ultima parte di stagione.
Dopo la Francia c’è anche l’Ungheria, tracciato dove la F1-75 dovrebbe ripetere le performance di Monte-Carlo, ma con la speranza di portare a casa il bottino pesante in questa occasione. Il Cavallino sa che le gare vanno terminate se il campionato vuole restare un obiettivo, perché un altro ko di Leclerc significherebbe dire addio a tutte le speranze.
Da recuperare ci sono 38 punti, che visto il potenziale della Rossa sono poco e nulla. In una sola settimana, tra Silverstone e Red Bull Ring, Leclerc ha recuperato ben 11 punti a Verstappen, su due piste che in teoria avrebbero dovuto favorire l’olandese ed il team di Milton Keynes. In Francia, la riscossa Rossa deve proseguire.
Ferrari, nuova ala posteriore in Francia
La Ferrari, al contrario di Red Bull e Mercedes, ha optato per un particolare processo di sviluppo. Nelle prime undici gare, è arrivato solo un grande pacchetto di aggiornamenti a Barcellona, che ha decisamente sortito gli effetti sperati, concentrandosi poi su piccoli ma mirati interventi, in alcuni casi di micro-aerodinamica come il nuovo supporto degli specchietti arrivato a Silverstone.
Tra Montreal e Silverstone si è optato per una nuova ala posteriore, montata in Canada sulla monoposto di Charles Leclerc per favorirlo nella sua rimonta ed arrivata due settimane dopo anche sulla F1-75 di Carlos Sainz. L’obiettivo era quello di ridurre il gap in velocità di punta dalla Red Bull, in particolare a DRS aperto.
I risultati li abbiamo visti tutti in Austria, dove il monegasco ha sverniciato per ben tre volte Max Verstappen, cosa che prima non era mai capitata in stagione, se non nel duello in Bahrain dove però era in corso un continuo scambio di posizioni. Il Cavallino non ha alcuna intenzione di fermarsi, e stando a quanto riportato da Paolo Filisetti su “La Gazzetta dello Sport“, in Francia arriverà un ulteriore aggiornamento all’ala posteriore.
Il noto giornalista, esperto di tecnica, ha affermato che questo nuovo upgrade andrà a colmare l’esigua differenza rimasta sui rettilinei con la monoposto di Adrian Newey, andandola a pareggiare in termini di efficienza aerodinamica. I risultati maggiori di questo sviluppo li vedremo soprattutto nel settore centrale, dove è presente il rettilineo del Mistral, anche se va detto che in F1 viene utilizzata la versione con la Chicane che taglia in due l’allungo.
C’è da dire che la Scuderia modenese sta lavorando, almeno per ora, davvero molto bene sugli sviluppi, che in passato erano il vero punto debole del Cavallino. Sarà però fondamentale cercare di terminare sia l’appuntamento in Francia che quello in Ungheria, le quali potrebbero essere le gare più dure dell’anno dal punto di vista climatico. In seguito, ci sarà un mese di pausa, nel quale si lavorerà per migliorare l’affidabilità, in attesa che vengano portati, forse proprio in Belgio, gli aggiornamenti sull’ibrido.