F1, Red Bull teme le nuove regole? La Ferrari potrebbe avvantaggiarsi

Il mondiale di F1 è vicino alle due gare che precedono la pausa estiva. Dal GP del Belgio, entrerà in vigore la nuova direttiva tecnica.

La F1 è ormai vicina alla pausa estiva, ma prima ci sono ben altre due gare da affrontare. Domenica sarà la volta del Gran Premio di Francia, che si disputerà al Paul Ricard. La pista non è di certo la più amata dai piloti, ma dal 2023 questo appuntamento potrebbe sparire dal calendario, così come il Gran Premio del Belgio che si corre a Spa-Francorchamps.

F1 Ferrari e Red Bull (LaPresse)
F1 Ferrari e Red Bull (LaPresse)

Dopo metà stagione, con undici gare disputate ed altrettante al termine, si può iniziare a tracciare un bilancio partendo dalle classifiche mondiali. Con 208 punti, Max Verstappen amministra 38 lunghezze di vantaggio su Charles Leclerc, che tra Silverstone e Spielberg ne ha però recuperate 11 riaprendo del tutto i giochi.

La Red Bull è in testa al mondiale costruttori con 359 punti, seguita a -56 dalla Ferrari. Dal Gran Premio del Canada in avanti, la Scuderia modenese ha iniziato a recuperare terreno, visto che dopo l’Azerbaijan era precipitata addirittura a -80 a seguito del doppio ritiro di Baku e la doppietta del team di Milton Keynes.

Le classifiche, vedendole senza aver seguito le gare, ci farebbero pensare ad una Red Bull superiore al Cavallino, che ha vinto quattro in quattro appuntamenti, contro le sette affermazioni dei rivali. In realtà, questo delta si spiega con i tanti errori di strategia commessi dalla Ferrari e con dei problemi di affidabilità capitati in momenti peggiori rispetto a quando gli stessi hanno colpito le monoposto di Adrian Newey.

Come diceva Enzo Ferrari, in F1 e nel motorsport in generale non esiste la sfortuna, ma solo l’opera dell’uomo, ma a favore del Cavallino si può spezzare una piccolissima lancia. In Spagna ed in Azerbaijan, Leclerc si è ritirato mentre era tranquillamente al comando, perdendo per due volte i 25 punti della vittoria e facendone guadagnare 7, in due occasioni, a Verstappen, che lo seguiva in seconda posizione ma a distanza siderale.

Super Max ha invece avuto la fortuna opposta, essendosi ritirato in Bahrain ed in Australia mentre occupava la seconda piazza, ovvero perdendo 18 punti in due occasioni e senza farne guadagnare a Leclerc, che si trovava già al comando. Per il resto, la Scuderia modenese non può appellarsi alla malasorte, ma solo ad i gravi errori che sono stati commessi.

Restano inaccettabili le strategie di Monte-Carlo e Silverstone, che hanno tolto a Leclerc due vittorie sicure, facendolo scendere, in entrambi i casi, al quarto posto, non permettendogli neanche di salire sul podio. C’è il serio rischio che tutti questi punti gettati al vento vengano rimpianti a fine anno, visto che nel Circus odierno ogni posizione guadagnata o persa può fare la differenza.

Fortunatamente per il Cavallino, in questa stagione è del tutto mancata la Mercedes, troppo lontana per pensare di rientrare in lotta per il mondiale, anche se la direttiva tecnica TD39 che entrerà in vigore dal Belgio potrebbe scombinare i piani delle squadre. Questa situazione è in continuo divenire e non sono affatto esclusi dei colpi di scena improvvisi.

F1, la Red Bull attacca l’ala anteriore della Mercedes

Come anticipato, la F1 vedrà il debutto delle nuove regole volte al controllo del porpoising e della flessibilità dei fondi a fine agosto, in occasione del Gran Premio del Belgio. Inizialmente, tutto ciò sarebbe dovuto diventare attivo a Silverstone, poi al Paul Ricard, ma in seguito si è deciso di spostare la questione a Spa-Francorchamps, per dare più tempo ai team di organizzarsi ed alla FIA stessa per affinare i controlli.

La Red Bull, nella figura di Christian Horner, si è subito opposta a questa decisione della Federazione Internazionale, dal momento che è chiaro che l’obiettivo è quello di rallentare proprio il team di Milton Keynes e la Ferrari, le squadre che meglio hanno lavorato sul fondo facendo una grande differenza rispetto agli altri, compresa la Mercedes.

La F1 W13 paga un netto ritardo rispetto agli altri due top team, anche se gli ultimi aggiornamenti l’hanno riavvicinata al vertice. Secondo quanto ha riportato “Auto Motor und Sport“, dal Belgio in avanti i controlli sul fondo saranno severissimi ed andranno a toccare il 75% della superficie, ma in tutto ciò c’è un qualcosa che sorprende.

La Red Bull appare il team più preoccupato da questa direttiva, così come si evince anche dalle parole di Max Verstappen, che ha definito inaccettabile il cambiamento delle regole a stagione in corso. In casa Ferrari invece, sembra esserci la massima tranquillità, giustifica dal grande potenziale della F1-75 che porta gli uomini di Maranello a pensare che anche la nuova direttiva tecnica non possa modificare i valori in campo.

In casa Red Bull c’è invece un tentativo opposto, ovvero l’attacco frontale ad alcune soluzioni della Mercedes. In particolare, è stata messa sotto la lente d’ingradimento l’ala anteriore della freccia d’argento, per via della sua eccessiva flessibilità. Le lotte politiche sono sempre esistite in questo sport, ma l’impressione è che ora tutti i limiti siano stati ormai superati.

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