Il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall’Igna, è consapevole di poter perdere un team satellite fra due anni.
Ducati è l’unico costruttore a poter schierare sulla griglia della classe regina otto prototipi, dopo l’ingresso in orbita di Gresini Racing e Mooney VR46 dall’inizio di questa stagione. Una condizione assai diversa da quella che si ritroverà a vivere Yamaha, dal momento che nella stagione 2023 non avrà nessun team satellite dopo che Razlan Razali ha deciso di spostare armi e bagagli in Aprilia.
Una decisione che ha un po’ spiazzato i vertici di Iwata, in primis Lin jarvis, che contava di rinnovare con il team RNF, nonostante i risultati raccolti finora da Andrea Dovizioso e Darryn Binder siano piuttosto deludenti. Il manager malese ha così preferito affidarsi alla Casa di Noale, ha dato fiducia a Massimo Rivola e alla RS-GP, una moto che attualmente è tra le più ambite in griglia. Lasciando così Yamaha senza squadra cliente per il prossimo anno.
Dall’Igna rischia di perdere un team satellite
Nel 2023 Yamaha scenderà in pista solo con le M1 di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, con l’evoluzione che sarà concentrata solo sulle due moto. Ma Lin Jarvis va alla ricerca di una squadra satellite già per il 2024, cosa non facile visto che VR46, da tempo nel mirino della Casa di iwata, è legata a Ducati per un triennio e non sarà facile convincere a rescindere il contratto con un anno di anticipo. Del resto Luca Marini e Marco Bezzecchi hanno trovato un ottimo feeling con la Desmosedici e il cambio costruttore sarebbe un rischio.
Ma Gigi Dall’Igna conosce il rischio di poter perdere un team a breve termine. Del resto vive una situazione anomala, con ben tre team satelliti. “Al momento abbiamo un contratto con il team VR46 e siamo abbastanza contenti della collaborazione con loro”, ha dichiarato in una intervista a Speedweek.com. “Riteniamo che la squadra VR46 sia abbastanza soddisfatta dei risultati attuali. Ma non si può mai sapere… Sarà insolito anche per me non vedere in campo un team privato Yamaha nel 2023”.
Del resto anche Carmelo Ezpeleta ha sempre sottolineato il desiderio di voler vedere un team satellite per ogni costruttore. Con l’uscita di Suzuki il suo progetto richiederà più tempo, ma intanto c’è l’urgenza di trovare un team privato per la Yamaha in tempi brevi.